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Il fuoco del Newroz

di Elena
Coniglio

Il 19 marzo in tutta la Turchia, centinaia di migliaia di persone hanno chiesto pace, giustizia e libertà in occasione dei festeggiamenti del Newroz, il capodanno curdo, celebrato in tutta la Turchia e nel mondo dalle comunità della diaspora. La festa segna l’arrivo della primavera, la rinascita. E politicamente rinnova simbolicamente la lotta del popolo curdo, in lotta da oltre quarant’anni.
Per l’occasione, militanti e alleati dell’HDP, il Partito Democratico dei Popoli, si sono riuniti nel distretto di Fatih, raggiungendo la Piazza Yenikapı, affacciata sul Mar di Marmara. Pervin Buldan, co-presidente del partito dell’HDP ha parlato dal palco indirizzandosi ai manifestanti affermando “il 14 maggio rappresenta un’opportunità per noi… sarà una pietra miliare”.

Le elezioni ormai prossime lasciano intravedere un futuro concreto e possibile, la coalizione di Erdoğan1 rispetto all’opposizione è data in svantaggio di dieci punti secondo i sondaggi, e ciò nonostante quella di Istanbul è stata una festa a metà. Non solo per la piazza e il palco coperti di nero a simboleggiare l’enorme perdita di vite umane durante il terremoto del 6 febbraio, ma anche a causa dei numerosi arresti scattati durante la giornata. Come annunciato dal governo, circa 224 persone sono state infatti messe agli arresti durante la grande manifestazione, con l’accusa di aver tentato di affiggere cartelli e striscioni fuorilegge, scandendo slogan illegali per creare disordini2.
Un atto governativo che si allinea con quanto già perseguito con continui atti di forza sin dal 2015. Una sequenza di arresti, tra i quali quello di Selahattin Demirtaş, ex co-presidente e leader dell’HDP, fino ad attacchi armati come nel caso non troppo lontano di Izmir, dove nel 2021 perse la vita una giovane donna, Deniz Poyraz, uccisa a colpi di arma da fuoco in un attacco agli uffici del partito3.
Proprio in vista delle elezioni, fin dai primi mesi di quest’anno, sempre da parte dell’AKP, il partito ultraconservatore di Erdoğan, si è assistito inoltre a un inasprimento ulteriore nei confronti delle diverse forze di opposizione. Ekrem Imamoğlu, sindaco di Istanbul ed esponente del partito di opposizione moderata, il CHP – partito repubblicano dal quale è stato scelto il candidato della ‘Tavola dei sei’ Kemal Kılıçdaroğlu – è stato incarcerato con il divieto di ricoprire cariche elettive sulla base di un commento fatto ai media, condanna che per Human Rights Watch è a tutti gli effetti un assalto politicamente calcolato anche in vista delle elezioni e che viola fondamentali diritti dell’uomo oltreché il normale andamento del processo democratico toccando l’interesse di milioni di elettori.
La prigione, come detto, è toccata anche a parlamentari dell’HDP, principale bersaglio politico di quella che è una vera e propria persecuzione. Dopo che il 31 marzo 2021 l’Alta Corte turca ha inviato un atto d’accusa chiedendo che il Partito Democratico dei Popoli filo-curdo fosse infatti bandito per motivi procedurali, come se non bastasse, il 5 gennaio 2023 giunge la decisione sul congelamento dei conti del partito da parte della Corte Costituzionale di Ankara, che ne blocca anche la quota di fondi pubblici per la campagna elettorale. In ultimo, l’11 aprile, a un mese dalle elezioni, i co-presidenti Pervin Buldar e Mithat Sancar, verranno ascoltati contro la sospensione dei finanziamenti e il tentativo di scioglimento, anche se da un momento all’altro resta possibile una pronuncia sfavorevole.
Una repressione accanita alla quale il partito ha comunque reagito il 15 marzo scorso in occasione del MYK, il Consiglio Direttivo Centrale, decidendo di entrare sotto il cappello del Green Left Party per potersi presentare alle elezioni di maggio, così come riportato dal Duvar Gazete4.

Sappiamo che la coalizione di opposizione, lo schieramento anti-Erdoğan ‘Alleanza della Nazione’ ha escluso il partito espressione della sinistra democratica, femminista ed ecologista del paese, l’HDP appunto, che costituisce la terza forza politica parlamentare che raccolse il 10% dei voti nelle precedenti elezioni e che rischia ad oggi di essere dissolta con la forza. Nonostante le ostilità nei confronti del partito, espresse soprattutto dal Good Party, neonata formazione dell’ex primo ministro Ahmet Davutoğlu, dell’AKP, confluito nella coalizione dei sei, e che gli si oppone fortemente, l’HDP ha dimostrato invece apertura nei confronti di Kılıçdaroğlu, cercando delle soluzioni alle immediate tensioni interne alla coalizione.
Secondo gli osservatori sarà proprio l’HDP a svolgere un ruolo chiave nel determinare la sconfitta o la vittoria dell’opposizione e il coinvolgimento dei suoi elettori coincide con una questione che ormai è della massima importanza. Qualcuno si chiede inoltre se l’AKP, il partito di Erdoğan potrà sfruttare il ruolo di Öcalan, come fece durante le elezioni amministrative del 2019 quando chiese al leader di scrivere una lettera nella quale chiedeva all’HDP di mantenersi neutrale per scoraggiare il popolo curdo nel sostegno all’alleanza all’opposizione, che invece scelse di appoggiarla facendola vincere nelle città più importanti5.

Pensando a questi fatti, alla violenza oppressiva esercitata nei confronti di partiti ed esponenti di opposizione in un momento così decisivo, un passaggio di un messaggio storico di Abdullah Öcalan, apparso sul web in concomitanza con le celebrazioni del capodanno, in merito alla connessione tra la celebrazione di questo giorno particolare e la resistenza curda, pare particolarmente significativo “…il Newroz sarà il punto di svolta in cui la resistenza diviene più profonda e si sviluppa, mentre la nostra lotta per l’indipendenza e la libertà raggiunge proporzioni gigantesche.”
Forse qui, in queste parole, nel concetto della ‘profondità della resistenza’, ben al di là delle sole analisi e dei sondaggi, che si salda alle immagini del capodanno, alle ferme richieste di dimissioni dell’attuale governo, a quelle di scarcerazione di tutti i prigionieri politici, si può cogliere, anche se apparentemente sfuggente, il calore e la forza di un fuoco sempre acceso, la spinta di libertà del popolo curdo.

Elena Coniglio

  1. https://www.reuters.com/world/middle-east/polls-show-erdogan-lags-opposition-by-more-than-10-points-ahead-may-vote-2023-03-13/.[]
  2. http://www.istanbul.gov.tr/basin-aciklamasi-2023-20.[]
  3. https://anfenglish.com/news/hdp-member-deniz-poyraz-murdered-in-Izmir-one-year-ago-commemorated-60634.[]
  4. https://www.duvarenglish.com/hdp-to-enter-elections-under-green-left-party-over-closure-risk-news-62025.[]
  5. https://www.al-monitor.com/originals/2023/03/erdogans-challenger-faces-delicate-balancing-act-win-over-turkeys-kurds.[]
curdi, Turchia
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