Romania: la guerra dei due “Occidenti”
di Franco
Ferrari
La ripetizione del primo turno delle elezioni presidenziali in Romania ha confermato l’ascesa dell’estrema destra. Il candidato rappresentante di quest’area, George-Nicolae Simion, leader dell’Alleanza per l’unione dei romeni (AUR) ha raccolto 3.862.761 voti, pari al 40,96%. I due principali candidati centristi, Nicusor Dan, sindaco di Bucarest e Crin Antonescu, del Partito Nazional-Liberale in rappresentanza della coalizione governativa in carica che comprende anche i socialdemocratici, si sono giocati il ballottaggio collocandosi in un fazzoletto tra il 20 e il 21%. Ha prevalso Dan, che non aveva il sostegno di nessuna forza politica significativa. Sulla carta la somma dei voti del secondo e del terzo arrivato sarebbero sufficienti per sconfiggere Simion ma…
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