Brexit

La strategia divisiva di Johnson

articoli
da Londra – In queste settimane il governo conservatore di Boris Johnson si è ritrovato con il tragico primato mondiale di gestire il Paese con il più alto livello di…

La Scozia e la Brexit

articoli
di Peter McColl – L’attuale situazione in Scozia è molto fluida. Tuttavia sembra chiaro che gran parte di ciò che accadrà è soggetto al consolidamento di una serie di situazioni…

Tra la Grexit e la Brexit

articoli
iniziamo con questo articolo la pubblicazione di un saggio di Alessandro Tedde sulla strategia costituzionale europea della sinistra ​1. Grexit before and behind Brexit​: il complesso scenario antecedente la IX…

Elezioni di dicembre e capponi di Natale

articoli
dal nostro corrispondente da Londra, Enrico Sartor Alla fine la direzione del Labour Party ha deciso di votare a favore della proposta dei Tories di andare a elezioni politiche anticipate,…

La Sinistra Irlandese e la Brexit

articoli
da Dublino Darragh Golden –  Se Brexit ci insegna qualcosa è che la questione dell’integrazione Europea e l’appartenenza all’Unione Europea sono divisive quanto complesse. Certamente, la frase ‘Brexit significa Brexit’ avrà…

Times are changing

articoli

di Paola Boffo –

Pare che Jeremy Corbyn sia stato colpito da un uovo, lanciato da un contestatore mentre il leader laburista stava visitando la Muslim Welfare House, nel nord di Londra. Il responsabile del gesto è probabilmente un cittadino pro-Brexit. Corbyn aveva infatti annunciato, lo scorso 25 febbraio, di voler sostenere un secondo referendum per evitare di essere costretti ad un pessimo accordo…

Divorati dalla Brexit?

editoriali

di Tony Simpson – Siamo sull’orlo dell’abisso della Brexit. Tra poche settimane, per come stanno le cose, l’Unione europea perderà 65 milioni di cittadini, più del dieci per cento della sua popolazione. Successivamente, a maggio, sarà eletto un nuovo Parlamento europeo, che dovrà poi approvare una nuova Commissione. La Gran Bretagna sarà rappresentata nel nuovo Parlamento? Per renderlo possibile si dovrebbe concordare un’estensione di due anni rispetto ai tempi indicati nell’art. 50 del Trattato dell’Unione Europea, che altrimenti scadranno alla fine di marzo. In alternativa, il governo britannico dovrebbe unilateralmente revocare la notifica del ritiro dall’Unione. Entrambe le opzioni sono legalmente possibili. Ma c’è la volontà politica di evitare la separazione dall’Unione?

Iniziativa Cittadinanza Europea: manifesto

Brexit: per una cittadinanza europea permanente

focus

Proprio in questi giorni è stata lanciata questa campagna per il mantenimento dei diritti sociali dei cittadini europei residenti in Inghilterra e vice versa che ospitiamo e sosteniamo. Si tratta di una Iniziativa Cittadini Europei che prevede una sottoscrizione…

di Tony Simpson (*)- C’è una grande assente nel dibattito che anima i negoziati sulla Brexit dopo che il Regno Unito ha deciso il 23 giugno 2016, con il 51,89% devi voti favorevoli, di lasciare l’Unione Europea: la cittadinanza europea e, di conseguenza, il futuro dei diritti fondamentali di circa cinque milioni di persone.

Il Contratto a-sociale: frontespizio del Contratto Sociale

Il Contratto a-sociale

articoli

di Paola Boffo – Il 29 marzo 2017 il Regno Unito ha notificato al Consiglio europeo l’intenzione di lasciare l’Unione europea, conformemente all’articolo 50 del trattato sull’Unione europea. Da quel momento si è avviato il negoziato per la Brexit, che si dovrà concludere con la definizione di un accordo di recesso. La totalità del diritto primario e derivato dell’Unione cesserà di applicarsi al Regno Unito alle ore 00.00 del 30 marzo 2019 (la “data del recesso”). A partire da quel momento il Regno Unito sarà un paese terzo…

Citoyens!: passaporti

Citoyens!

editoriali

di Francesca Lacaita – Ci fu un periodo, tra il 2003 e il 2004, quando militavo nel Movimento Federalista Europeo, in cui raccoglievo le firme perché fosse inclusa nel Trattato costituzionale allora in discussione, la “cittadinanza europea di residenza”, l’estensione cioè anche ai cittadini di paesi terzi residenti in paesi UE dei diritti di cittadinanza europea istituita nel 1993 con il Trattato di Maastricht: il diritto di circolare e soggiornare liberamente nei territori dell’Unione; di votare e di essere eletti alle elezioni comunali ed europee nello stato in cui si risiede; di ottenere la tutela diplomatica e consolare di qualsiasi stato membro della UE in un paese terzo dove non sia rappresentato lo stato di provenienza; di inviare petizioni al Parlamento Europeo e di rivolgersi al Mediatore Europeo.