La cronaca spesso offre intrecci significativi tra eventi (apparentemente) lontani tra di loro che offrono lo spunto per interrogativi che riguardano il nostro presente ed il nostro futuro.
Da settimane si susseguono articoli sulla rete e sulla carta stampata attorno alle prestazioni di ChatGPT1, l’applicazione Chatbot in grado di interloquire con linguaggio naturale con prestazioni di grande complessità di cui su questa rivista abbiamo già avuto modo di parlare,2, appartiene alle applicazioni sul piano della mediazione linguistica detti Large Language Models (LLM) che da alcuni anni stanno rivoluzionando le tecnologie di deep Learning nel contesto più ampio della cosiddetta ‘Generative A.I.3; essa è la parte dell’intelligenza artificiale in grado di generare tutti i tipi di dati, inclusi audio, codice, immagini, testo, simulazioni, oggetti 3D, video e così via. Prende ispirazione dai dati esistenti, ma genera anche risultati nuovi e inaspettati. Come abbiamo avuto di sottolineare si basa sulla capacità di analizzare uno sterminato campionario degli ‘oggetti’ che il dispositivo è chiamato a riprodurre. Un nuovo campo applicativo che esalta le prestazioni dei dispositivi di Intelligenza Artificiale in generale e rinfocola quindi il confronto sulle conseguenze di quell’insieme di tecnologie in tutti i campi della società.
Nelle ultime ore ha fatto irruzione sulla scena mediatica il catastrofico terremoto che ha colpito Siria e Turchia, le cui conseguenze, come ogni evento sismico, dipendono oltre che dalla propria energia dalle condizioni sociali e strutturali della presenza umana nel territorio colpito. In questo caso si aggiungono le conseguenze di oltre dieci anni di guerra civile siriana, in cui si incrociano le faglie del confronto geopolitico globale. L’evento sismico è il prodotto della dinamica prodotta da tre placche tettoniche che lì si incontrano e collidono. Ancora una volta una regione del globo, a rischio sismico altissimo, arriva all’evento nelle condizioni peggiori.
Il nesso tra i due eventi se vogliamo è banale, al crescere delle prestazioni, della complessità dei dispositivi in grado di trattare e produrre informazione, non corrisponde la loro diffusione ed utilizzo nelle condizioni concrete della riproduzione sociale. La razionalità del sistema di produzione capitalistico cresce verticalmente mentre orizzontalmente si diffondono le contraddizioni, le diseguaglianze ed i conflitti. Una contraddizione di ordine generale che si manifesta platealmente quando si passa nel campo del cambiamento climatico, dove a fronte di una capacità crescente di analizzarne cause e dinamiche progressive regionali e globali si esprime l’incapacità di rallentare in modo significativo il riscaldamento globale attraverso una azione concorde e coordinata a livello globale.
L’irrazionalità di un sistema, che produce sistemi di razionalità artificiale sempre più potenti, raggiunge il massimo grado in questa congiuntura storica che viene correttamente definita come permacrisis, intreccio di crisi globali, climatica e ambientale, pandemica e sanitaria, economica, sociale e finanziaria, geopolitica e bellica.
Laddove il sistema interconnesso delle tecnologie del digitale si sviluppa ed opera, esso trasforma intimamente i rapporti sociali, esso definisce altresì nuove gerarchie tra sistemi economici, nazioni e regioni del globo; le sue linee di connessione e comunicazione si estendono comunque in modo pervasivo sino ai telefoni satellitari sui barchini dei migranti in mezzo al mediterraneo o ai cellulari con cui essi restano in contatto con le loro comunità di origine. L’osservazione delle condizioni concrete si coniuga necessariamente con uno sforzo di analisi, il cui rischio principale non è tanto quello di essere marginalizzato semmai è quello di essere sussunto nel processo di riproduzione del rapporto sociale che analizza e critica; il sistema è autoriflessivo, esso fa della riflessione su sé stesso una reale forza produttiva. Il dato l’informazione la conoscenza, naturale prodotto del rapporto sociale, vengono mercificati e come tali riprodotti nel processo di valorizzazione, in forme piegate ad esso. Se la conoscenza per sua natura si valorizza quanto più viene condivisa, essa è un bene non esclusivo e non rivale (un bene è “rivale” quando l’uso da parte di un soggetto impedisce l’uso da parte di un altro soggetto), assume invece nel processo di valorizzazione una forma esclusiva, certo non senza generare conflitti e tendenze contrarie, laddove si riconosce nell’accentuarne l’esclusività, le forme di appropriazione privata, un ostacolo allo sviluppo economico, tuttavia sempre questo avviene all’interno dei confini imposti dalla competizione sul mercato, competizione oggi polarizzata dal contro tra Stati Uniti e Cina, che proprio sul terreno delle tecnologie digitali e dell’Intelligenza Artificiale trova il suo principale ambito di scontro.
Le nuove forme di mediazione linguistica prodotte dai LLMs si proiettano nel campo dei social networks dove si è operata la digitalizzazione delle conversazioni, dello scambio di informazione messa a disposizione di qualsiasi soggetto persona, gruppo o istituzione; si allarga e si trasforma il circuito che attrae sempre nuovi bisogni relazionali, informativi e cognitivi offrendo nuovo alimento a quei servizi a cui il bisogno si rivolge. La parcellizzazione dei flussi, dei servizi, dei pacchetti di informazione, le prestazioni allegate come le campagne pubblicitarie, definiscono la struttura della mercificazione, le unità a cui riferire una oggettività nel mondo delle merci, unità di valore, di costi di produzione e prezzi di vendita, del tutto particolari rispetto ai tradizionali prodotti e processi produttivi. Ne è indubbio il valore d’uso che ne legittima il valore di scambio. Certo quanto più è complesso e dinamico il sistema, quanto più è vario l’accesso, il modo del consumo, quanto più nell’apparente libertà del consumatore, tanto si conferma la regia dall’alto dei comportamenti collettivo, questa variabilità, questo sproporzionato rapporto di forza rendono difficile anche al lavoro teorico riconoscere la natura e la forma del processo di valorizzazione di estrazione del profitto. D’altra parte la trasformazione del mondo delle merci è correlata strettamente a mutazioni antropologiche nei bisogni, nelle relazioni e nelle manifestazioni delle persone, dell’individuo sociale; una buona analisi materialista può aiutare nella comprensione di realtà più fluide rispetto ai paradigmi del passato legati non tanto alla materialità dei processi sociali quanto alla fisicità degli oggetti-merce; i valori d’uso sono bastardi da trattare.
Il mondo delle relazioni, della conoscenza e delle relazioni mercificato otre ad essere fonte di straordinari profitti per la sua complessità ed estensione costituisce una straordinario occasione di controllo e comando, su ambedue gli aspetti – quello più strettamente economico e quello più affine e interno alla politica- sono terreni di scontro tra i grandi soggetti d impresa ed i poteri statuali, nelle loro diverse espressioni proprie di ogni regime politico e formazione social; quindi competizione interna stato-oligopoli e competizione esterna tra i principali sistemi.
E’ quasi superfluo citare l’uso delle tecnologie digitali negli apparati militari come ‘intelligenza’ delle reti, dei sistemi e dei singoli dispositivi d’arma, ne abbiamo apia dimostrazione nella guerre in corso e nei confronti che giungono al limite, ma non superano il confine dell’apertura delle ostilità, nel contesto comunque di una condizione condivisa di ‘belligeranza globale’.
Nei governi si genera la duplice necessità di tenere sotto controllo lo sviluppo tecnologie digitali, dell’Intelligenza Artificiale in particolare -dei poteri che su questo sviluppo si producono-e assieme di valorizzarlo nella competizione geopolitica e sul mercato mondiale delle merci e dei servizi. he di questo abbiamo già discusso analizzando in particolare la situazione della Cina, dell’Unione europea e degli Stati Uniti; a questi ultimi facciamo riferimento per sottolineare l’importanza di due provvedimenti.
Il primo è il documento ‘The Blueprint for an AI Bill of Rights: Making Automated Systems Work for the American People’4, il secondo è la creazione della ‘National Artificial Intelligence Research Resource Task Force’5 – NAIRR. Il primo prodotto dall’ Office of Science and Technology Policy (OSTP) propone cinque principi in base ai quali regolare tutte le attività legate alle tecnologie ai sistemi, ai dispositivi di intelligenza artificiale.; in buona sostanze si rendere sicuri i sistemi ovvero di proteggere i cittadini, la società dalle prestazioni invasive di queste tecnologie 6.
L’istituzione invece del NAIRR risponde alla necessità di socializzare maggiormente lo sviluppo e l’utilizzo delle tecnologie di Intelligenza Artificiale, la cui creazione diffusione è oggi nelle mani di un pugno di società, laddove -come nel caso dei Open AI che ha creato GPT_3 e Chat GPT acquistata da Microsoft- i grandi oligopoli assorbono le società più piccole a cui si deve la creazione di nuove tecnologie ovvero rafforzare e democratizzare.
Il rapporto finale della Task Force NAIRR presenta una tabella di marcia e un piano di implementazione per un’infrastruttura informatica nazionale volta a superare il divario di accesso, raccogliendo i benefici di una maggiore capacità di ricerca, di prospettive ed esperienze più diverse applicate allo sviluppo del futuro della tecnologia AI e del suo ruolo nella nostra società.
L’ambito in cui opera la NAIRR è National AI Initiative7 punto di connessione di tutte le iniziative destinate a potenziare il ruolo degli Usa nel campo dell’Intelligenza Artificiale, il contesto e le premesse sono definite è il National AI Initiative Act of 20208.
Dalla lettura di questi documenti si si ricava un panorama delle preoccupazioni, degli orizzonti e dei provvedimenti di carattere strategico da parte del governo Uso rispetto all’A.I. che di per sé è una misura della trasformazione indotta a tutti i livelli della società dall’introduzione di queste tecnologie; troviamo un analogo come abbiamo già rilevato in Cina ed Europa, a cui dobbiamo aggiungere l’India, il cui sviluppo non è paragonabile a quello della Cina -anche per ragioni che in un altro articolo di questo numero della rivista appaiono chiaramente- che tuttavia possiede ampie risorse per crescere e contare9 che varrà la pena approfondire per il ruolo strategico che il paese gioca nel confronto geopolitico globale e nel suo contesto specifico, Asia e Indopacifico.
La manifestazione dell’irrazionalità del modo di produzione capitalistico -ovvero da un altro punto di vista della sua specifica razionalità e ragion d’essere- che emerge dal confronto tra la realtà della formazione sociale globale e lo sviluppo tecnologico al suo interno, richiede a sua volta di fare i conti con la complessità di questa formazione sociale10. Complessità che si esprime a tutti i livelli della formazione che sono richiesti per essere compresa –con i limiti inevitabili della conoscenza possibile– e -va sottolineato- globalmente e storicamente. Tale complessità la ritroviamo poi nelle singole formazioni sociali su scala regionale, dove i caratteri regionali, se non locali, sono delle sezioni , delle partizione del complesso globale. Su ambedue i livelli ci dovremo confrontare, approfondire l’analisi, per comprendere le dinamiche per dirne alcune, quando si tratta dell’Unione Europa o parti di essa, della Russia o della stessa Italia.
Roberto Rosso
- vedi ad esempio su La Repubblica https://ricerca.repubblica.it/ricerca/repubblica?query=chatgpt&view=repubblica&ref=HRHS [↩]
- https://transform-italia.it/chat-gpt-cosa-ne-avrebbe-pensato-antonio-caronia/ https://transform-italia.it/il-testo-la-parola-la-conoscenza-ed-i-pappagalli-stocastici/ [↩]
- https://www.agendadigitale.eu/cultura-digitale/chatgpt-la-rivoluzione-della-generative-ai-e-solo-allinizio-i-nodi-da-affrontare-subito/ [↩]
- https://www.whitehouse.gov/ostp/ai-bill-of-rights/ [↩]
- https://www.nsf.gov/cise/national-ai.jsp https://www.ai.gov/nairrtf/ [↩]
- https://www.whitehouse.gov/ostp/ai-bill-of-rights/#applying https://www.whitehouse.gov/ostp/ai-bill-of-rights/algorithmic-discrimination-protections-2/ https://www.whitehouse.gov/ostp/ai-bill-of-rights/data-privacy-2/ https://www.whitehouse.gov/ostp/ai-bill-of-rights/safe-and-effective-systems-3/ https://www.whitehouse.gov/ostp/ai-bill-of-rights/human-alternatives-consideration-and-fallback/ [↩]
- https://www.ai.gov/ [↩]
- https://www.congress.gov/bill/116th-congress/house-bill/6216 [↩]
- https://indiaai.gov.in/ https://oecd.ai/en/dashboards/countries/India https://www.sundayguardianlive.com/business/can-india-emerge-global-leader-ai-2023 [↩]
- https://transform-italia.it/complessita-trasformazione-sociale-tra-guerra-e-crisi-climatica/ https://transform-italia.it/tutta-la-complessita-del-mondo-tra-radicalita-mediazioni-ed-accomodamenti/ [↩]