sovranismo
Bundesverfassungsgericht, ombelico del sovranismo o volano per un’Europa solidale?
Il partito di Paragone scombussola la nebulosa “sovranista”
Il senatore Gianluigi Paragone, espulso dai 5 Stelle, annuncia la formazione di un nuovo partito. Si inserisce in un contesto di piccole formazioni “sovraniste” ma con il vantaggio di un leader riconosciuto per il suo ruolo mediatico. Avrà successo? A chi potrà togliere voti?
Il farsi storia delle utopie
di Giovanni Russo Spena – Dopo anni di ruolo ancillare della politica rispetto ai poteri economici e finanziari, fortunatamente annotiamo che, in un ” corpo a corpo” aspro con i poteri dominanti, si stanno manifestando , in Italia, in Francia, in Germania ( e dovremmo analizzare con attenzione le nuove e i nuovi eletti al Congresso statunitense, una nuova generazione cresciuta, senza che i mass media se ne accorgessero, riparlando di socialismo ), forme di resistenza , una articolata e molecolare opposizione sociale . La novità è che essa è assolutamente priva di rappresentanza politica. In Italia, mi pare, è la Costituzione che sta svolgendo il ruolo di punto di riferimento ideale e politico, di aggregazione, di ” spirito di scissione”, inteso come punto di vista ” altro”…
L’abbraccio mortale tra sinistra progressista e sovranismo nazionalista xenofobo
di Riccardo Petrella – Fra i numerosi segni della crisi strutturale di valori ed identitaria della sinistra progressista v’è, da alcuni anni, il suo (nuovo) ripiego sulla sponda del sovranismo nazionalista. Lungi dall’essere salvatore sul piano dell’esistenza politica, esso si traduce in un abbraccio mortale. Lo stato sovrano nazionale nel contesto di un’economia capitalista è stato raramente un vettore di “liberazione del popolo” e dei “popoli”. Molto più sovente “il popolo sovrano” (a partire dal XIX secolo), è stato imprigionato dalla borghesia autodefinitasi “nazionale” per costruire il “proprio Stato” ed assicurarsi la “propria sovranità” in lotta e competizione con le altre borghesie anch’esse definitesi “nazionali”…
Contro le sinistre “codiste”
di Emiliano Brancaccio (Stralci dell’intervento di Emiliano Brancaccio alla conferenza GUE/NGL tenuta a Napoli il 25 settembre 2018.)-
Pochi mesi fa alcuni giornalisti molto noti in Italia, che potremmo definire “liberali”, parteciparono a una serie di dibattiti con il leader di CasaPound, tenuti proprio nelle sedi dell’organizzazione neofascista. Enrico Mentana è la più nota delle illustri firme del giornalismo italiano che hanno preso parte a quelle iniziative.
Le motivazioni di Mentana e degli altri giornalisti liberali si possono riassumere nella celebre massima attribuita a Voltaire, peraltro apocrifa: “non condivido nulla di ciò che dici ma sono disposto a morire purché tu possa dirlo”.
Cattivi contro buoni sul deficit: e noi?
di Cosimo Fiori –
La classica categoria della profezia che si auto-avvera viene d’aiuto anche per spiegare le vicende immediatamente successive alla scelta del governo di aumentare il deficit di previsione. Da mesi la grande stampa va ripetendo che l’Italia e il suo governo sono un pericolo; che tale pericolo avrebbe causato la fuga dei capitali e l’aumento dello spread; poi il Governo annuncia la sua decisione, e lo spread in effetti riprende a salire. Gli operatori di mercato fanno quello che si aspettano che facciano tutti gli altri, cercando di prevenirli…
Che “razza” di Europa
di Stefano Galieni – C’è un elemento inquietante che attraversa in maniera omogenea la crescita in Europa di movimenti, forze politiche, in alcuni paesi ormai anche divenute di governo e che per altri versi hanno fra loro profonde diversità e raccolgono consenso in paesi profondamente diversi fra di loro. Paesi in forte e costante crisi economica accanto ad altri che ne sono stati colpiti solo in parte o ne hanno addirittura beneficiato, regioni proiettate in una prospettiva apparentemente (ma solo tale) luminosa di “mercato globale” di cui conquistare settori o mantenere il controllo di settori produttivi importanti e altre in condizioni di arretratezza e di crescita esponenziale delle diseguaglianze…
Un altro sovranismo è solo subalterno
di Pasquale Voza – Di fronte all’egemonia politico-culturale e alle forze di governo delle destre (tale è da intendersi decisamente il senso e il contesto del cosiddetto governo giallo-verde) si delineano presunte alternative che tendono a riprendere…
Nostra patria è il mondo intero
di Giovanni Russo Spena – “L’Italia agli Italiani”, “protezione etnica”: questi messaggi infami, come le conferenze organizzative di Bannon in Europa, che sta organizzando un processo di “trumpizzazione”, ci richiamano a un percorso classico (chi ricorda Weimar?): il cosiddetto “populismo sovranista” è una riedizione contemporanea del vecchio “nazionalismo”. In tutto il mondo si chiama “nazionalismo”…