Il 24 settembre la Corte suprema spagnola ha approvato all’unanimità l’esumazione dei resti di Francisco Franco dalla Valle de los Caídos, il monumento costruito vicino a Madrid per commemorare le vittime della Guerra Civile per togliere ai sostenitori del dittatore un luogo in cui celebrarne il regime.
Nel mausoleo eretto alle porte di Madrid, voluto da Franco dopo la vittoria nella Guerra Civile del 1939 e realizzato tra il 1940 ed il 1958 facendo ricorso al lavoro forzato dei detenuti politici, sono sepolte altre 33.831 persone, secondo un censimento ufficiale realizzato dal governo del premier socialista Josè Luis Zapatero.
Pablo Iglesias ha scritto su FB: “L’esumazione di Franco costituisce un passo importante nella riparazione di una vergogna che abbiamo sopportato per 40 anni. Una conquista che dobbiamo ai parenti delle vittime della dittatura. Continueremo a lottare per la memoria, la verità e la giustizia”.
Izquierd Unida, “soddisfatta” dalla decisione della Corte suprema su Franco, osserva con cautela che “è un passo che non dovrebbe allentare le risposte ancora insufficienti alle richieste delle vittime”.
Leggi le dichiarazioni (in spagnolo) della deputata Eva García Sempere e di Esther López Barceló di Memoria Democrática (IU).