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MES, Confindustria prende, noi paghiamo

di R.M.

Confindustria fa politica, purtroppo, molto più di altri. Basta leggere i giornali che “sponsorizzano”. Sul MES è aperta una partita pesantissima in particolare per l’Italia. Ora l’idea di Confindustria, oltre quella di prendersi i fondi residui del PNRR, è trasformare il MES in un prestito per le imprese. Naturalmente pagato dallo Stato. E cioè dai cittadini con i tagli. Aggiungo che Giorgetti sta trattando. C’è pressing per la firma italiana alla “riforma” del MES. Il governo sembra intenzionato a ridurre la quota a prestito del PNRR. In attesa che magari maturi questo piano in cui potrebbe andare d’accordo con Confindustria. Che, bontà sua, trova assurdo che non si scorporino gli investimenti dal nuovo patto di stabilità in arrivo (che è un assurdo in sé). D’altronde c’è chi nel PNRR aveva messo addirittura lo stadio di Firenze. La linea del PD? Più Europa e stadi? Sindacati? Non vedo azioni particolari. D’altronde il concertone del primo maggio non ha certo fermato le “misure” del contemporaneo consiglio dei ministri, pro imprese (che godono del taglio al cuneo pagato da noi invece che alzare i salari) e pro precarietà.

Nel frattempo è stato riattivato il patto di stabilità, con norme capestro per i Paesi più indebitati, cioè noi. Ma anche la Francia, dove bisogna “aiutare” Macron contro le piazze in subbuglio. E poi la BCE alzerà ancora i tassi.

La doppia guerra va avanti. Quella di classe rovesciata dei dominanti contro i dominati.

Quella per “regolare i conti” tra dominati.

L’Europa è un campo principale. Sarebbe ora di cominciare a “giocare” anche noi.

R.M.

Nel 2019 transform! italia ha lanciato un Appello per una discussione democratica e per il rigetto dell’attuale proposta (sul MES) e ha pubblicato nel 2020 la brochure No MES, che raccoglie gli articoli pubblicati dal sito su questo tema. Vi invitiamo a leggerli o rileggerli.

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