Fermare la riforma del MES significa mettere i bastoni tra le ruote del “pilota automatico” che, dal Trattato di Maastricht ad oggi, ha posto la regia degli interessi dei grandi capitali finanziari sulle scelte economiche, sociali ed ecologiche di ogni Paese dell’Unione Europea; significa contrastare attivamente il processo di trasformazione oligarchica e tecnocratica delle istituzioni pubbliche europee, riaprendo la discussione sulla necessità di istituzioni democratiche a livello sovranazionale; significa aprire la strada alla possibilità di un’altra Europa, che metta al centro non i profitti delle multinazionali, ma i diritti fondamentali delle persone, le esigenze sociali ed ecologiche delle collettività.
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