articoli

Dal 17 al 25 luglio 2021 la mostra Cassandra a Genova

Da vent’anni il gruppo Progetto Comunicazione, insieme a una rete di fotografi e giornalisti, realizza mostre multimediali che raccontino grandi temi del presente, lungo il doppio binario dell’informazione e dell’emozione. Il lavoro di partenza, quello di documentazione e controinformazione sulle idee e i fatti del luglio 2001 a Genova, si è allargato in cerchi concentrici anno dopo anno, mostra dopo mostra, per esplorare il mondo dell’economia, le guerre, le migrazioni, le censure, i beni comuni, i valori della Costituzione.

Cassandra, la mostra realizzata nel 2011 e riallestita nel 2021, parla di economia e lavoro, repressione e guerra, diritto allo studio, alla cittadinanza, alla salute, delle lotte per la difesa e la cura dell’ambiente. Il filo che collega questi temi resta la lungimiranza, la capacità di visione del movimento altermondialista che nel 2001 riempì di contenuti e valori le giornate di Genova, contrapponendo al G8 dei potenti un’agenda alternativa, con al centro i diritti, la giustizia sociale, la pace. Quel movimento fu violentemente e scientemente represso, ma abbiamo oggi davanti agli occhi le sue profezie divenute realtà: i disastri prodotti dal neoliberismo, dalla finanza selvaggia e dalla globalizzazione, lo scialo dei beni di tutti per il profitto di pochi, i valori civili, etici e religiosi fatti merce di scambio e leva di guerra, le minacce insite nel sistema che la pandemia ha tragicamente messo in evidenza.

La mostra Cassandra riprende le idee del 2001, raccontando storie del nostro tempo in quattro aree tematiche: economia e lavoro; società; guerra e repressione; beni comuni. Una quinta sezione della mostra è dedicata al luglio genovese di vent’anni fa.

I materiali esposti sono soprattutto fotografici, grazie al contributo di tantissimi autori e alla collaborazione di grandi agenzie. Ma ci sono anche video, fumetti, vignette, statue, distribuiti lungo tutto il percorso della mostra.

E naturalmente i testi, alcuni originali del 2011, la maggior parte scritti oggi per tentare di capire come stiamo vivendo, che cosa ci attende.

Economia e lavoro

Francesco Cito e Justin Jin raccontano nei loro reportage due storie di lavoro lontane e diverse: da un lato gli antichi mestieri legati alla terra e al mare in Sardegna, dall’altro le spietate logiche di produzione in una fabbrica cinese.

Una raccolta fotografica multiautore di grande formato mostra ritratti di lavoratori.

Su un monitor scorrono le immagini sul lavoro minorile scattate in tutto il mondo da Fernando Moleres.

I testi di questa sezione sono degli economisti Massimo Amato e Andrea Di Stefano, sulla situazione economica e finanziaria; della giornalista Alessandra Fava, che ha intervistato Luca Franza, delegato CGIL-Filt presso la Compagnia Unica del Porto di Genova; di Maurizio Landini, segretario generale della Cgil.

Società

Con un reportage da Lampedusa di Massimo Di Nonno, e le immagini del viaggio nel deserto africano del giornalista Fabrizio Gatti, Cassandra tocca il tema dei migranti, con i commenti di Erri De Luca e Carlotta Sami.

Un altro grande tema sociale messo a fuoco è quello del diritto all’istruzione, con un testo di Raffaele Mantegazza e un’antologia fotografica multiautore sui bambini nelle scuole del mondo.

Ma si parla anche di donne, con i dati sui femminicidi, fotografie di grande formato e i testi di Nadia De Mond, e di salute, con un testo di Vittorio Agnoletto che mette in parallelo la battaglia di vent’anni fa contro il monopolio dei farmaci anti Aids e quella contemporanea per un uso democratico dei vaccini anti Covid.

Guerra e repressione

In questa sezione della mostra, i disegni di Fernando Botero ispirati alle torture di Abu Ghraib, il reportage di Fernando Moleres sulle carceri minorili in Sierra Leone e l’identificazione delle vittime di Srebrenica nel racconto fotografico di Ivo Saglietti.

Hanno scritto: Piero Maestri, sui conflitti di inizio millennio; Gino Strada, sul rifiuto di ogni guerra; Riccardo Noury, sulla guerra contro i Paesi poveri combattuta con l’arma della pandemia.

Beni comuni

Due mostre antologiche, con le immagini dei fotografi dell’agenzia Prospekt. La prima racconta il pianeta che non ce la fa più, e reagisce alle offese ambientali con la desertificazione e i disastri climatici, dalla Russia al Giappone.

La seconda è un lavoro collettivo sull’acqua, bene comune del mondo.

Con i testi di Marco Bersani, Ezio Bertok, Claudio Jampaglia, Alex Zanotelli.

Inoltre, un album di foto e video racconta dieci anni di World Social Forum, da Porto Alegre a Dakar, con un commento di Anna Pizzo e Luigi Sullo.

Completa la sezione il video “Il tempo della musica, il tempo dell’acqua” con le musiche di Fred Frith e Tony Rusconi e le immagini dei grandi fiumi del pianeta.

Genova

Vent’anni dopo, le immagini del luglio 2001 a Genova (ma anche quelle del marzo 2001 a Napoli) e il punto su verità e giustizia affidato ai testi di Vittorio Agnoletto, Alessandra Fava, Lorenzo Guadagnucci e Riccardo Noury.

alter-mondialismo, G8 Genova, Genova Social Forum, Mostra Cassandra
Articolo precedente
Nel nome del figlio – Björn Larsson
Articolo successivo
Dimmi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.