Colgo volentieri l’invito a scrivere a commento dell’appello ROSSOVERDE anche perché contemporaneamente, a dettarne una sorta di chiamata ad agire presto e insieme, nasce alla Camera il nuovo gruppo ManifestA. Un gruppo che si presenta determinato ad agire in connessione a pratiche di movimento, composta da giovani donne cresciute sulle strade del conflitto ecologico e sociale e che si propongono di portare nelle aule istituzionali le tante voci di chi non ha neppure la forza di gridare quanto sono grandi le diseguaglianze da colmare o di che ancora prova ad urlare e a praticare il cambiamento.
Quando anni addietro ero una militante e dirigente del partito della Rifondazione Comunista facemmo, come spesso ricorda Roberto Musacchio, un inserto di Liberazione che chiamammo l’Insostenibile.
Oggi, ancor di più di allora, questo tema si fa carico di significato: il capitalismo globale è del tutto insostenibile per i crimini ecologici che porta al pianeta, per l’allargarsi delle discriminazioni e povertà, per l’assenza di democrazia reale. Ma l’altra insostenibilità è quella iscritta nelle politiche ipocrite e ciniche di coloro che invocano la sostenibilità o la resilienza delle buone pratiche mentre avallano e dispongono provvedimenti che minacciano la giustizia ecologica e l’uguaglianza sociale.
L’appello su questi punti è chiarissimo: occorre un passo diverso che possa incidere sul quadro mondiale. Perciò invoca uno sguardo rossoverde.
Mi piace pensare che sia possibile. Mi piace pensare che abbiamo una speranza.
Sto leggendo in questi giorni per la preparazione di Pezzettini, la Festa della lettura di AltraMente , associazione che abita territori urbani per produrre rigenerazione sociale, tanti libri per adolescenti e giovani adulti , libri per lo più dispotici dove il domani è popolato da alieni che si impadroniscono della Terra e dei suoi abitanti con un processo di omologazione delle menti. Storie che stordiscono e che sembrano chiamare alle loro responsabilità i Grandi che hanno colpevolmente portato distruzione e impoverimento aprendo la strada alle invasioni pandemiche e colonizzatrici degli esseri umani e dell’ambiente. Non a caso solo le ragazze e i ragazzi sembrano poter possedere la chiave per riaprire una nuova era.
Perciò, anche con l’animo timoroso di andare incontro a un nuovo fallimento, voglio dare fiducia all’appello, invitando tutte e tutti coloro che ci si ritrovano a cambiare sguardo e passo, senza nostalgia di un passato che non è più riproponibile, conservando spirito inquieto e ribelle che sento essere ingredienti preziosi per una ……rivoluzione rossoverde.
Patrizia Sentinelli