la nostra rete

A distanza, ma uniti come mai

di Raffaella
Bolini

Pubblichiamo una lettera aperta lettera del Forum Civico Europeo, la rete di oltre 100 associazioni di tutta Europa dell’est, dell’ovest e dei Balcani.

Cari attivisti ed attiviste, care associazioni del Forum Civico Europeo,

Stiamo tutti vivendo una situazione inedita e impressionante.

L’intero pianeta sta affrontando la stessa emergenza e l’Europa è diventata, dopo la Cina, il centro del contagio del Covid-19.

Ogni istituzione, governo, comunità, ognuno di noi è chiamato ad agire con il massimo di responsabilità collettiva e individuale.

Dobbiamo cambiare la nostra vita per proteggere noi stessi e gli altri. E per consentire al sistema sanitario di prendersi cura delle persone al meglio delle sue capacità.

In Italia, la cittadinanza è confinata in casa da più di una settimana. In Repubblica Ceca, Francia, Germania, Spagna misure simili si stanno realizzando in questi giorni. Molti altri paesi si aggiungeranno, e provvedimenti drastici si stanno prendendo in tutta Europa.

Siamo orgogliosi di come stiamo reagendo, nei modi possibili, con e per la popolazione.

In diversi paesi, le nostre associazioni aderenti sono state già obbligate a chiudere i loro centri, le loro attività sociali e culturali, la realizzazione di progetti, i loro uffici e le loro sedi.

Sappiamo che molti hanno trovato modi creativi per essere comunque utili alle loro comunità, per offrire strumenti sociali e culturali contro l’isolamento, per fornire attraverso il volontariato sostegno ai più deboli e ai più vulnerabili – che spesso sono i più poveri.

Possiamo essere collettivamente essere orgogliosi di ciò. In questo momento ci sentiamo uniti più che mai, anche se a distanza. Sappiamo che “solidarietà per tutti” è il messaggio che deve essere trasmesso in tutte le nostre comunità, se vogliamo che il domani sia migliore di ieri.

Fateci sapere quello che state facendo, fateci sapere ciò che state chiedendo alle istituzioni, condividete le vostre sfide e difficoltà, e le cose belle di cui siete attori e testimoni: faremo il possibile per comunicare e dare l’allerta per l’aiuto che chiedete.

Vogliamo che l’Unione Europea sia un attore fondamentale per organizzare la solidarietà nella crisi.

Il Forum Civico Europeo lavorerà per far conoscere le azioni dei nostri aderenti in relazione alla crisi attuale. E per sostenere le loro richieste alle istituzioni europee.

La Unione Europea deve essere un attore attivo e forte per affrontare la crisi sanitaria, sociale ed economica, che i paesi devono tutti pagare, pur in condizioni molto diverse uno dall’altro. La solidarietà all’interno di ciascun paese non è sufficiente. E’ cruciale organizzare la solidarietà fra gli stati membri.

I proclamati valori europei sono messi alla prova: passiamo bene il test.

Il costo della crisi sarà alto, in termini di vite umane, di sofferenze umane e sociali. I nostri proclamati valori europei sono messi alla priva. L’esito del test dipende da come le nostre società, le persone e le istituzioni, in ogni paese e a livello europeo, affronteranno la situazione che colpisce la parte più vulnerabile della nostra società.

Allo stesso tempo, la scommessa è ancora più ampia: la gran parte degli attori economici, incluso il terzo settore e l’economia sociale, dovrà affrontare problemi di sostenibilità causati dall’isolamento, e ciò colpirà decine di milioni di lavoratori in Europa. Nessuno di loro deve pagare il costo della crisi oggi o domani, in nessun paese.

Abbiamo sentito che le regole e i vincoli, che sono stati ostacolo alla spesa pubblica e agli investimenti pubblici, saranno messi da parte. Dobbiamo vederlo diventare realtà senza ulteriori ritardi, nella realizzazione delle politiche pubbliche necessarie a proteggere la salute pubblica e a compensare immediatamente la perdita di reddito da lavoro.

Abbandonare l’individualismo e la competizione distruttiva: la sicurezza sociale ed ambientale deve essere la priorità

Molte persone, dopo decenni di crescente individualismo e competizione generalizzata, stanno riscoprendo i legami profondi fra responsabilità individuale e sociale, l’assoluto bisogno di servizi pubblici protetti dalle regole di mercato, di politiche mirate alla coesione sociale, alla cura e alla solidarietà – gli elementi che fondano una democrazia che garantisce le persone.

La crisi sanitaria e sociale in cui siamo entrata ci offre una triste, critica ma cruciale opportunità per cambiare il dogma economico che ha governato il progetto europeo negli ultimi decenni, per riconquistare consenso e fiducia fra la cittadinanza, per uscire dalla crisi con una visione nuova e quindi con nuove politiche, mirate a create attivamente sicurezza umana, sociale, ambientale e inclusione per tutti e per tutte.

Ciò che abbiamo espresso negli ultimi anni con il nostro motto “MEGA: fare l’Europa grande per tutti”.

I nostri primi pensieri, nella crisi.

Tutti i nostri ringraziamenti vanno agli operatori della sanità pubblica che in tanti paesi stanno lottando senza sosta per prendersi cura di tutti, e ai lavoratori dei servizi essenziali, e alle persone che stanno mettendosi a rischio per rispondere ai bisogni delle persone.

I nostri pensieri e la nostra attiva solidarietà a chi sta perdendo i propri cari, alle persone più vulnerabili, ai lavoratori precari, ai senzatetto, ai migranti e ai richiedenti asilo, a tutte le persone costrette in spazi collettivi private della possibilità di proteggersi al meglio dal contagio.

Siamo sicuri che ciascuno di noi farà il possibile, per non lasciare nessuno solo nella crisi.

E ciò che diciamo per la Unione Europea e i paesi vicini vale per tutto il pianeta. Globalizziamo il bene comune. Ora!

Auguriamo a tutti e tutte noi coraggio, speranza e energia positiva. Dobbiamo rispettare la distanza oggi. Ma supereremo la crisi uniti come mai.

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