di Michele de Palma –
Senza polemica. Si parte per un nuovo giorno di lotta al corona virus.
Il presidente del consiglio ieri sera ha firmato un nuovo DPCM chiedendo a tutti di stare a casa, si può muovere solo chi ha comprovate esigenze di lavoro.
È dall’inizio di questa triste storia che si continua con gli slogan e non con direttive precise. La lotta al coronavirus non è possibile solo con gli # perché altrimenti si genera confusione.
Ad oggi chi sta a casa dal lavoro non ha ancora gli ammortizzatori utili, quindi è necessario che il governo faccia un provvedimento immediato di generalizzazione di una “cassa speciale”.
Ad oggi siamo noi e i delegati a mani nude con le imprese a lottare per far rispettare le distanze e le prescrizioni sanitarie.
Un provvedimento sui comportamenti delle imprese per il comportamento in fabbrica è necessario.
Un governo che dice rimanere a casa e uscire per il lavoro deve dare le indicazioni e prescrizioni per entrambi.
Per quel che ci riguarda oggi più di ieri faremo rispettare le prescrizioni anche chiamando gli organi competenti ed è necessario rallentare la produzione, ridurre la mobilità dei lavoratori.
Non si può fermare tutto ma si può rallentare.
Quando pensiamo di fermarci pensiamo a tutti quelli che stanno tenendo in piedi il Paese con il loro lavoro a partire dai medici.
La Fiom è operativa nonostante tutto è nelle modalità previste dalle istituzioni. Rispettiamo le indicazioni delle autorità ma è ora che le autorità decidano assumendosi la responsabilità.
Noi ci assumiamo la nostra: lavorare in sicurezza a partire dai metalmeccanici che stanno facendo la manutenzione negli ospedali.