Mese: Novembre 2018

Un poco di rosa in Tunisia?

Andrea Amato (Presidente IMED-Istituto per il Mediterraneo) –

Il Governo tunisino, su impulso del Presidente della Repubblica, ma anche perché sollecitato dalle recenti manifestazioni delle donne, ha approvato una proposta di legge per la parità di diritti tra uomini e donne nella successione, che modifica le norme d’impianto coranico, attualmente in vigore, che nemmeno l’illuminato governo di Bourghiba aveva osato scalzare. Ora, la proposta passa all’Assemblea Nazionale. Se questa dovesse approvarla – e, in principio, non potrebbe non farlo, nel rispetto della Costituzione e delle Convenzioni Internazionali sulla parità di diritti e sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione, ratificate, senza più riserve, dallo Stato tunisino – sarebbe la prima volta dell’adozione di una norma del genere in un paese arabo. L’uso del condizionale è, purtroppo, d’obbligo, non solo perché il partito di Ennahda, nonostante i tentativi di mostrare all’opinione pubblica un cambiamento di pelle rispetto al duro integralismo islamico degli anni passati, ha già dichiarato la sua opposizione, ma anche perché i voti necessari a bocciare la proposta potrebbero , in modo più o meno esplicito, venire in soccorso dalle fila di altri partiti, soprattutto da deputati maschi che, pur non essendo integralisti islamici e, talvolta, nemmeno musulmani praticanti, non riescono a scrollarsi di dosso i retaggi di una cultura arcaica e patriarcale.

Report dell’Assemblea nazionale di Non una di meno

Dal sito di Non una di meno riprendiamo il testo del Report dell’assemblea nazionale del 24-25 novembre –

Da ormai 3 anni il movimento femminista e transfemminista in Italia e nel mondo è potente e in costante trasformazione.
Esprime radicalità condivisa, autonomia e radicamento nei territori e si afferma come spazio di costruzione di alternativa e motore di conflitto permanente e intersezionale contro la violenza.

La fase politica attuale è segnata da un’avanzata autoritaria e reazionaria e dalla saldatura…

Il DDL Pillon non è una bella lettura!

focus

di Barbara Pettine – Il 1° agosto di quest’anno, mentre le famiglie italiane si concedevano qualche giorno di ferie o si lamentavano per non riuscire a farsene nemmeno uno, è stato depositato in Senato il disegno di legge 735 recante il titolo “Norme in materia di affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità”, primo firmatario il senatore Simone Pillon neoeletto per la Lega nella circoscrizione della Lombardia, sodale del ministro Fontana e dello stesso Salvini, nonché promotore dei family day e della teoria del complotto dell’ideologia di genere. Ovviamente nessuno ne parla, la notizia non è di quelle che fa scalpore, ma qualcuna, più attenta ai diritti delle donne, comincia a preoccuparsi ed ecco che a settembre comincia a circolare via social un appello di DI.RE rete di donne…

Ribell-issime

focus

di Rosa Rinaldi – Sono arrivata in piazza, prima delle 14.00, i gruppi andavano formandosi intorno ai luoghi cui ci si era dato appuntamento. Ho girovagato tra capannelli e incontri fortuiti di compagne che, come nel mio caso con Amalia non si vedevano da tempo. Tutte “armate” di ombrelli e cerate, per quella pioggia che andava e veniva preoccupate che quel cielo grigio andasse a detrimento della partecipazione. Ci guardavamo attorno e quasi con fare scaramantico apro il mio ombrello fucsia e mi faccio fotografare. Intanto il grande camion veniva “addobbato” a lato della piazza. Mano a mano la piazza si riempie, inizia a formarsi il corteo e mi sposto all’inizio di via Cavour da dove il corteo si dispiegherà. Voglio fare un po’ di foto alla testa del corteo, al grande camion, agli striscioni alle mie compagne. La testa del corteo viene anticipata dalla musica e dagli slogan che arrivano potenti attraverso gli altoparlanti. Inizio subito a scattare foto con il mio cellulare, incontro sguardi, cartelli, corpi, striscioni…

Per un’Europa femminista

editoriali

Nicoletta Pirotta (IFE Italia e Gruppo di lavoro “Libertà delle donne nel XXI secolo) –

Il 19 ed il 20 novembre scorsi si é tenuto a Bruxelles, presso il Parlamento europeo, il convegno “Per un’Europa femminista. Un confronto internazionale di donne. Autodeterminazione, migranti, lavoro, beni comuni, reddito”.
Al seguente link si possono trovare Il programma e la diretta streaming delle due giornate:
http://libertadonne21sec.altervista.org/
Organizzato dal gruppo parlamentare del GUE/NGL ( Sinistra Unita Europea e Sinistra Verde Nordica), in particolare dall’europarlamentare Eleonora Forenza, in stretto rapporto con il gruppo di lavoro femminista “Libertà delle donne nel XXI secolo”, l’incontro di Bruxelles sta dentro il percorso di riflessione e confronto iniziato nell’ottobre del 2017 con il convegno internazionale “La libertà delle donne nel XXI secolo: parole e pratiche oltre i fondamentalismi” tenutosi a Roma presso la casa Internazionale delle Donne .

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La disuguaglianza si impara a scuola

di Vittoria Gallina (già pubblicato in greenreport.it, con il titolo “In Italia la disuguaglianza s’impara a scuola: il background della famiglia resta fondamentale”) – L’ultima edizione di Education at a Glance1, il rapporto che l’Ocse rilascia a cadenza annuale, è uno strumento prezioso non solo per gli addetti ai lavori, ma per tutti quelli che studiano i cambiamenti in atto nel mondo…

Qualcosa si muove

Mentre la Francia è scossa dalle mobilitazioni sociali e Macron e Merkel cercano di “salvarsi insieme” a sinistra qualcosa si muove.
In allegato pubblichiamo un documento di molte sinistre francesi contro Macron e un altro documento di sindacati francesi e tedeschi sull’Europa.

Faire reculer Emmanuel Macron, président des riches, et proposer des mesures pour la transition écologique

L’Europe que nous voulons

Water diplomacy: Council adopts conclusions

On 19 November 2019, the Council adopted conclusions on water diplomacy. The Council recalls that water is a prerequisite for human survival and dignity and a fundamental basis for the resilience of both societies and the environment. Water is vital for human nutrition and health, and essential for ecosystem management, agriculture, energy and overall planetary security.

La marea femminista

focus

di Zoe Vicentini – Il prossimo sabato la marea femminista tornerà in piazza. Un corteo moltitudinario invaderà di nuovo le strade della capitale, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Una data ormai risignificata dal movimento Non Una Di Meno, un grido globale che dall’Argentina alla Polonia, dalla Spagna all’Irlanda, da Verona a New York, da ormai quasi tre anni rappresenta le voci di coloro che non ci sono più, di tutte quelle donne, migranti e soggettività lgbt*qia+ su cui si abbattono provvedimenti violenti, razzisti e patriarcali in tutti gli angoli del mondo.

abbraccio tra Merkel e Macron

Il giro di vite franco tedesco

focus

di Alfonso Gianni – Visto che in patria non stanno ottenendo grandi successi né incremento di consensi, Macron e Merkel si danno un gran da fare sullo scenario europeo e non solo, particolarmente per quanto riguarda il presidente francese. Macron aveva mostrato pubblica irritazione per le titubanze e le tergiversazioni della Merkel sulle cosiddette riforme da attuare nella Unione europea, tanto che Bruno Le Maire, ministro delle finanze francese, aveva affermato che la sua pazienza si stava esaurendo. Erano passate poche ore che la Merkel annunciava l’appoggio al disegno francese di “un esercito europeo”. Poiché nel sistema capitalistico le vicende militari sono sempre strettamente intrecciate con quelle economico finanziarie, ecco prendere subito corpo, nella riunione dell’Eurogruppo di lunedì 19 novembre, una nuova – anche se già annunciata tempo fa da parte francese, seppure in versioni non identiche –    proposta franco-tedesca  in materia di bilancio che lo stesso Le Maire ha subito decantato come una enorme svolta politica.

La Storia e le Maschere

articoli

di Roberto Musacchio – È segno dei tempi, bui, che si discuta di quanto a lungo si possa convivere con uno spread alto prima che arrivi il collasso economico e non di quanto si possa pensare di stare in una crisi politica e sociale prolungata prima che tutto salti per aria.

Bene fa Rossana Rossanda a citare in questa sua ripresa di interventi preziosi il romanzo storico che Antonio Scurati ha da poco realizzato su Mussolini. Nel libro si mischiano chiaramente due elementi. Da un lato la dissoluzione di un vecchio sistema politico e i percorsi dei suoi interpreti per restare a galla e dall’altro l’emergere, o meglio il riemergere, di Mussolini, già socialista ed ora edificatore del mivimento fascista prima e dello Stato fascista poi.