C’eravamo lasciati, la settimana scorsa, con il fiato sospeso per la sorte degli emendamenti del Gruppo della Sinistra al Parlamento Europeo. Emendamenti che chiedevano la revoca temporanea dei brevetti per i vaccini Covid. Come temevamo, sono stati respinti ma ne è stato accolto uno presentato dai Verdi, dal contenuto analogo sebbene di minore impatto. Risultato finale: il Gruppo del Partito Popolare Europeo, che era uno dei proponenti della Proposta di Risoluzione posta in votazione, ha votato contro il testo finale. La Risoluzione è stata approvata il 9 giugno. Vittoria per il Parlamento Europeo e cocente sconfitta dei Popolari e delle Destre. Tutto ciò, però, non sembra scalfire la posizione retrograda assunta dall’UE, lo stesso giorno, a livello di Organizzazione Mondiale del Commercio.
Altre importanti Risoluzioni sono state adottate durante la stessa sessione plenaria. Alcune potrebbero avere ricadute politiche significative, come quella sulla biodiversità o quella sullo stop agli allevamenti in gabbia. Sono state anche adottate un certo numero di Risoluzioni su violazioni dei diritti umani in Paesi terzi. Alcune di queste sembrano obbedire a ossessioni ideologiche o a condizionamenti esterni. A questo proposito lascia molto perplessi l’approvazione della Risoluzione di condanna nei confronti di Cuba. Lo stesso Borrell, nella discussione, ha manifestato contrarietà a questo rigurgito di guerra fredda.
Per fortuna ci sono parlamentari europei che si indignano, per esempio contro le decisioni xenofobe del Governo danese, e un Presidente che, sebbene inascoltato, non perde occasione per rilanciare le sue proposte su asilo e migrazioni.
Di tutto questo diamo conto nelle Notizie dal Parlamento Europeo