In questi ultimi sette giorni, il Parlamento Europeo ha marcato qualche punto. Non tanto sui risultati ottenuti ma sulla determinazione nel difendere le proprie posizioni.
Il mancato accordo e la conseguente sospensione del negoziato interistituzionale sulla Politica Agricola Comune, mostra un Parlamento – che vuole un vero cambio di passo verso la sostenibilità ambientale e sociale – non disposto, una volta tanto, a subire il prepotere di un Consiglio nostalgico di una PAC al servizio dell’agricoltura capitalistica e intensiva.
Lo si è visto anche ad Atene, dove il Presidente Sassoli non demorde dalle parole d’ordine che hanno caratterizzato le sue posizioni di questi ultimi mesi: riforma dei Trattati, fine dell’unanimità, politica comune solidaristica della migrazione e dell’asilo, cui si aggiunge ora la proposta di rendere permanente il Recovery Fund. Questa volta, ad Atene, ha trovato una valida sponda nel Capo del Governo greco, contrariamente a quanto era avvenuto con quello portoghese.
Vi diamo conto anche del proficuo lavoro fatto nell’ultima riunione della Commissione Occupazione e Affari Sociali: nelle Notizie dal Parlamento