Il Parlamento Europeo chiede la revoca temporanea dei brevetti per i vaccini Covid-19. Il 10 giugno 2021, è stata adottata una Risoluzione dal titolo “Affrontare la sfida globale della COVID-19: gli effetti della deroga all’accordo TRIPS dell’OMC sui vaccini, le terapie, i dispositivi e sull’incremento delle capacità di produzione e fabbricazione nei paesi in via di sviluppo”. La Risoluzione approvata dopo le votazioni sugli emendamenti è risultata profondamente modificata rispetto alla Proposta presentata dal Gruppo del Partito Popolare Europeo (PPE) insieme ai Socialisti e Democratici (S&D), ai liberali di Renew e al Gruppo dei Verdi/ALE. Tant’è che il PPE ha votato contro il testo finale della Risoluzione.
Sono stati respinti gli emendamenti presentati dal Gruppo della Sinistra-GUE/NGL, volti a una deroga temporanea degli Accordi Trips e all’introduzione di licenze obbligatorie dell’UE per farmaci e vaccini. In particolare, l’emendamento 34, sulla deroga, è stato votato anche dai deputati italiani del PD, ad eccezione di Bonafè, De Castro e Ferrandino che si sono astenuti.
È stato invece approvato un emendamento del Gruppo dei Verdi/ALE che, se pur in modo meno articolato e puntuale, chiede ugualmente la deroga temporanea: “chiede un sostegno a negoziati proattivi, costruttivi e basati sui testi per una deroga temporanea all’accordo TRIPS dell’OMC, al fine di migliorare l’accesso globale a medicinali connessi alla COVID-19 a costi abbordabili e di affrontare i vincoli della produzione mondiale e le carenze nell’approvvigionamento;” (emendamento 9). L’emendamento è passato principalmente con i voti di S&D, Verdi, Sinistra, liberali di Renew e 5 Stelle (Gruppo NI-Non Iscritti) ma anche con alcuni voti dei Conservatori e Riformisti (ECR); i deputati della Lega (Gruppo Identità e Democrazia) si sono astenuti.
Va notato che è stato accolto un emendamento al preambolo, presentato dalla Sinistra, che rafforza la richiesta di revoca: “B bis. considerando che la dichiarazione sull’accordo TRIPS e la salute pubblica, adottata a Doha il 14 novembre 2001, stabilisce che l’accordo TRIPS dovrebbe essere attuato e interpretato in maniera favorevole alla salute pubblica, incoraggiando sia l’accesso ai medicinali esistenti sia lo sviluppo di nuovi medicinali; che il 6 novembre 2015 il Consiglio TRIPS dell’OMC ha deciso di prorogare fino al gennaio 2033 la deroga ai brevetti per i medicinali per i paesi meno sviluppati;” (emendamento 25).
La Risoluzione è stata approvata con 355 voti a favore (S&D, Verdi, Sinistra, circa la metà di Renew e parte di ECR), 263 contrari (PPE, metà Renew, ID meno i deputati della Lega che si sono astenuti, parte di ECR) e 71 astenuti.
In un comunicato del Gruppo della Sinistra-GUE/NGL si afferma: “Sebbene il testo finale non sia ancora sufficiente per riflettere la richiesta popolare all’UE di mettere la vita delle persone prima dei profitti di Big Pharma, è un passo avanti positivo che dimostra che è possibile vincere la lotta per l’uguaglianza dei vaccini.”
Il Parlamento si esprime, quindi, definitivamente su una questione sulla quale l’UE rimane arroccata a posizioni arretrate, nonostante le sollecitazioni provenienti dalla società civile1.
- Sul giudizio politico sulla questione brevetti/vaccini si rimanda all’articolo di Loretta Mussi, Vaccini, Europa, WTO: la Caporetto dell’umanità![↩]