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Procedura d’urgenza per il Certificato verde vaccinale

Nel dibattito che si è svolto, nella mini-sessione di marzo del Parlamento, sui temi in discussione al Consiglio Europeo del 25 marzo 2021, la Commissione Europea ha rivolto un appello ai parlamentari per approvare in tempi rapidi la proposta del Certificato verde vaccinale. Nella stessa occasione il Consiglio ha comunicato il proprio impegno di prendere posizione, il più presto possibile, e di cooperare con Parlamento sulla sua definizione legislativa entro maggio.

In base a questo premesse, nella seduta del Parlamento del 24 marzo è stata proposta la procedura d’urgenza per due Proposte di Regolamento, adottate dalla Commissione il 17 marzo 2021,  relative al Certificato verde vaccinale: la prima per i cittadini dell’Unione, la seconda per i cittadini di paesi terzi regolarmente soggiornanti o regolarmente residenti nel territorio degli Stati membri.

Sulla procedura d’urgenza le posizioni espresse in aula hanno ricalcato quelle sul Certificato verde vaccinale nel dibattito sui temi in discussione al Consiglio Europeo.  I Gruppi di maggioranza e l’ECR, d’accordo; i Gruppi di opposizione, ad eccezione della Lega, contrari. I motivi di questa contrarietà sono riassumibili  nelle parole di Philippe Lamberts, Copresidente del Gruppo Verdi/ALE: “avviare una procedura d’urgenza, che de facto limita drasticamente le possibilità per questo Parlamento di esercitare le proprie responsabilità di deliberazione democratica, è un errore colossale.”

Come era prevedibile, nella votazione, le due proposte (si è votato separatamente per le due proposte di Regolamento) di adozione della procedura d’urgenza sono state approvate a maggioranza (non larghissima). La proposta relativa ai cittadini UE ha avuto 468 voti a favore, 203 contro e 16 astensioni. Quella per i cittadini dei paesi terzi: 467 a favore, 203 contro 17 astensioni.

Il gruppo del Partito Popolare Europeo (PPE) ha votato compattamente a favore; anche il Gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D) ha votato in gran parte a favore (compresi gli italiani Smeriglio, Majorino e Pisapia) ma 27 parlamentari S&D, in difformità dal Gruppo, hanno votato contro: tutti i tedeschi, e anche francesi, bulgari, sloveni e rumeni. Anche il gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei (ECR) ha votato in maggioranza a favore, ma con 12 voti contrari (Paesi Bassi, Svezia, Lettonia, Bulgaria, Romania). La stessa cosa per il Gruppo Renew Europe: maggioranza a favore ma 14 voti contro (in gran parte tedeschi). I parlamentari del Movimento 5 Stelle, aderenti al Gruppo dei Non Iscritti, hanno votato tutti a favore. Il Gruppo Identità e Democrazia (ID) si è diviso: i parlamentari della Lega hanno votato a favore, i Francesi di Rassemblement National e gli altri, contro.

Il Gruppo dei Verdi/ALE ha votato contro le due proposte di procedura d’urgenza, ad eccezione di due parlamentari catalani che hanno votato a favore e tre parlamentari (Germania e Spagna) che si sono astenuti. Il Gruppo della Sinistra Europea – GUE/NGL ha espresso voto contrario ma tre parlamentari spagnoli si sono astenuti.

A seguito di questa votazione, il Parlamento voterà, con la procedura d’urgenza, le due proposte di Regolamento nella sessione plenaria del 26-29 aprile 2021.

 

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