Mentre sono impegnati nella campagna elettorale per le elezioni europee e in vista dell’8 maggio, celebrazione della fine della seconda guerra mondiale, i leader di PCF (Fabien Roussel) e Die Linke (Bernd Riexinger) hanno rilasciato una dichiarazione congiunta nella quale presentano appunti di programma radicalmente alternativi a quelli dell’accordo di Aquisgrana tra Macron e Merkel.
[…] È urgente sviluppare un altro approccio alla pace in Europa. Invece di impegnarsi nella corsa agli armamenti, è meglio creare un’area di cooperazione e sicurezza collettiva europea.
La recessione economica sta minacciando l’Europa e nulla è cambiato radicalmente dalla crisi del 2008. E questa corsa agli armamenti porterà a riduzioni di bilancio che colpiranno per la prima volta la sfera sociale e culturale.
Per noi è più importante investire nell’occupazione, nella transizione ecologica, nell’industria, nella formazione, nei servizi pubblici, migliorare gli standard sociali e rafforzare la prevenzione delle crisi in campo civile. […]
Il 26 maggio deciderà il futuro dell’UE. È solo con le forze del progresso, i sindacati, i molti uomini e donne che si impegnano nelle attuali mobilitazioni sociali che saremo in grado di esercitare il necessario equilibrio di potere al fine di costruire un’Europa di solidarietà, democrazia e rispetto per i popoli. Ci impegniamo a rafforzare il gruppo EUL nel Parlamento europeo.
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