editoriali

No ai profitti sulla pandemia

di Roberto
Morea

Mentre l’Unione Europea, con la speranza che i vaccini chiudano la stagione della pandemia, si attrezza a difesa della stabilità economica e finanziaria, il nostro paese si inerpica su una parete con pochi appigli. Le discussioni su regole sanitarie e comportamenti sociali restano un dibattito “a briglia sciolta” in cui manca un’idea di soluzione che prefiguri un modello di riferimento a cui tendere. Potremmo dire, traslando un termine urbanistico, un pianificar facendo che ci fa sentire come in mare aperto e burrascoso senza navigatore e rotta.

In Europa le ultime notizie ci fanno sapere che oltre all’ansia da Covid dobbiamo cominciare ad avere un’ansia da crolli finanziari.  Non bastassero le conseguenze economiche e sociali dell’epidemia nel commercio e nella produzione, ora cominciano ad agitarsi le acque della situazione finanziaria.

La Commissione europea a la Banca Centrale Europea cominciano ad occuparsi dei “crediti deteriorati” cioè delle esposizioni bancarie che possono restare scoperte. Purtroppo non c’è la capacità di cambiare pagina e di pensare una economia postmercantile in cui torna centrale il pubblico non solo come salvatore di ultima istanza, ma come nuovo ordinatore. Con la capacità di affrontare il tema debito, come dovrebbe essere, cioè cancellando ciò che si deve e ricorrendo alla equità.

Non poteva mancare in questo quadro l’uscita di Mario Draghi con la sua “profezia” sulle lacrime e sangue del mondo riconsegnato alle imprese.

In Italia lo scontro sulla gestione dei soldi messi a disposizione dalla UE resta imprigionato in una logica di sostegno all’impresa e alle famiglie, mettendo insieme capre e cavoli. Accapigliandosi più per il riconoscimento del singolo ruolo nello scambio che un vero e proprio punto di vista alternativo.

Anche nel migliore dei casi l’intervento pubblico ha solo la funzione di socializzazione del debito per poi riconsegnare ai privati la possibilità di riprendere in mano la gestione delle cose una volta rimesso in carreggiata le aziende.

In tutto questo resta un vuoto, la voce del punto di vista di una sinistra che sappia affrancarsi dal ruolo di ancella, ma che renda udibile e comprensibile una posizione alternativa al dominio del pensiero unico.

Del resto è una storia lunga quella di una sudditanza della sinistra, non solo italiana, all’idea di sviluppo economico su cui poggiare per una spinta verso una società diversa. Il tempo e l’abitudine non hanno fatto altro che consegnarci ad uno sterile dibattito su “governo sì o governo no” che rende impossibile ragionare sul merito delle questioni e aprire una nuova stagione che, proprio dal riconoscere la necessità di un cambiamento radicale, sappia mettere insieme chi opportunamente non vuole tornare al “business as usual” una volta finita l’emergenza pandemia.

Per questo, insieme a tanti altri in Europa, transform! italia è impegnata alla raccolta firme per una Iniziativa dei Cittadini Europei che renda visibile e sostanziosa l’opposizione al dominio del mercato e del profitto che persino sulla pandemia si sta attrezzando sia a livello europeo che globale.

Il finanziamento con risorse pubbliche delle ricerche farmacologiche per arrivare ai vaccini richiedono la possibilità che anche i brevetti non siano esclusiva proprietà delle singole case farmaceutiche, ma che si possa consentire la più larga ed efficace copertura possibile, consentendo ai singoli stati, di provvedere alla produzione e alla distribuzione dei farmaci necessari.

Portiamo avanti, anche se indegnamente, una battaglia che Nelson Mandela, iniziò negli anni ‘80 contro i brevetti delle cure per l’Aids e vi invitiamo a sottoscrivere. www.noprofitonpandemic.eu

Di seguito Mario Draghi e poi le proposte della Commissione europea in materia di crediti deteriorati.

Il rientro apocalittico – e politico – di Draghi: “Crisi di solvibilità da bordo del precipizio”

Commissione Europea – Questions and Answers: Tackling non-performing loans to enable banks to support EU households and businesses

Commissione Europea – Communication from the Commission to the European Parliament, the Council and the European Central Bank – Tackling non-performing loans in the aftermath of the COVID-19 pandemic

Commissione europea – Comunicato stampa – Risposta al coronavirus: affrontare i crediti deteriorati perché le banche
possano sostenere le famiglie e le imprese dell’UE

Proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio  relativa ai gestori di crediti, agli acquirenti di crediti e al recupero delle garanzie reali

 

 

 

 

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