I negoziatori del Parlamento Europeo e del Consiglio UE hanno raggiunto, il 17 maggio 2021, un Accordo provvisorio per rendere il sistema della Carta blu più attraente per i cittadini di paesi terzi altamente qualificati che desiderino lavorare nell’UE.
In base alle nuove regole concordate, i candidati – che potranno presentare domanda anche all’interno del territorio dell’UE – dovranno presentare un contratto di lavoro o un’offerta vincolante di lavoro di minimo sei mesi.
I titolari di Carta blu potranno spostarsi più facilmente da uno stato membro dell’UE a un altro dopo un periodo iniziale di 12 mesi nel primo stato membro. Anche la situazione dei familiari al seguito sarà migliorata grazie a procedure di ricongiungimento più rapide e accesso al mercato del lavoro. Accanto al sistema di ammissione a livello dell’UE, continueranno ad esistere le norme nazionali degli Stati membri.
L’Accordo interistituzionale provvisorio giunge dopo un lungo iter legislativo e politico. Dopo la Risoluzione d’iniziativa del Parlamento Europeo, sulla “situazione nel Mediterraneo e la necessità di un approccio globale dell’UE in materia di immigrazione”, del 12 aprile 2016, la Commissione Europea, il 7 giugno 2016, aveva adottato la Proposta di Direttiva sulla Carta Blu per i migranti altamente qualificati. Il Parlamento, il 5 luglio 2016, aveva approvato un’altra Risoluzione d’iniziativa, questa volta sull’ inclusione sociale e l’integrazione nel mercato del lavoro dei rifugiati.
La Commissione Libertà civili, giustizia e affari interni (LIBE) del Parlamento, il 28 giugno 2017, approvava una Relazione con gli emendamenti alla Proposta di Direttiva, e otteneva il mandato di procedere al negoziato interistituzionale con il Consiglio UE. Il negoziato si è dimostrato lungo e complesso, a causa della posizione del Consiglio.
Dopo l’accordo, il relatore Javier MORENO SÁNCHEZ (S&D) ha dichiarato: “Dopo cinque anni di lavoro e tre anni in cui gli Stati membri hanno bloccato i negoziati, questo accordo invia un segnale positivo nella giusta direzione. L’Europa deve aumentare i percorsi di migrazione legale e facilitare l’arrivo di lavoratori qualificati che possano contribuire allo sviluppo dell’Europa. I titolari di Carta blu UE e i loro familiari avranno diritti aggiuntivi, inclusa una mobilità all’interno dell’UE più agevole, che ne aumenterà il valore rispetto ai sistemi nazionali “.
Il testo concordato sarà ora sottoposto all’approvazione della Commissione LIBE, della plenaria, e poi del Consiglio UE.