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L’avvento della grande singolarità o del caos globale?

di Roberto
Rosso

Gli ordini esecutivi del presidente Donald Trump, assieme alle sue dichiarazioni – buone ultime quelle sullo spostamento degli abitanti di gaza in Egitto e Giordania- sconvolgono il panorama delle relazioni globali e del governo interno agli Stati Uniti. Un fiume di provvedimenti e di aggiornamenti successivi, come nel caso della definizione di dazi nei confronti di Messico e Canada.  Non c’è ambito che si sottragga a questo sconvolgimento. Se la questione dei migranti è un punto focale della raccolta e del mantenimento del consenso che gli ha fatto conquistare la presidenza, le pretese territoriali sulla Groenlandia e sul canale di Panama aprono ad un gioco spregiudicato che prende atto della instabilità dei rapporti di forza strategici presenti e futuri che punta a rovesciare il tavolo, liberando la potenza imperiale da ogni vincolo e a rideterminare gli assetti ientro un tempo allo stato non prevedibile. Se molte mosse appaiono azzardate o addirittura del tutto inattuabili come lo sfollamento di tutta la popolazione di Gaza, se al personaggio vengono da alcuni attribuiti caratteri psicotici, una condotta strategica può essere individuata ed è quella secondo cui gli attuali assetti globali hanno ormai superato una soglia per cui sono in uno spazio che è lontano da ogni posizione di equilibrio, dinamicamente inteso come processo di trasformazione continuo e coerente, ragione per cui non varrebbe la pena cercare di conservarne alcun assetto parziale. Un atteggiamento strategico che si può riconoscere al di sotto di uno strato di pregiudizi ideologici, di esaltazione del liberismo contro ogni regolazione statuale, di qualità discutibile e azioni dilettantesche dell’entourage di cui si circonda ed a cui viene affidata la realizzazione dei suoi comandi, compreso lo staff  del DOGE di Elon Musk a cui è affidato il compito di demolire una parte consistente dell’amministrazione federale, delle politiche antidiscriminatorie e delle agenzie internazionali. A differenza di altre rotture strategiche, come quella prodotta a suo tempo dalla Germania Nazista nel contesto instabile emerso dalla prima guerra mondiale e dalla crisi finanziaria del ’29, la rottura/riconfigurazione degli assetti globali da parte dell’attuale presidenza americana si trova di fronte un principale antagonista costituito dalla Cina assieme all’emergere di potenze regionali che si sono coalizzate nei BRICS, coalizione che si sta allargando e mette in discussione l’egemonia Usa sul piano finanziario, monetario, produttivo e commerciale.

Come evidenziato da molti analisti – vedi il contributo di Emanuel Todd commentato dal nostro Alessandro Scassellati,  che sta proseguendo nella sua analisi puntuale ed approfondita delle politiche dell’amministrazione Trump- la posta in gioco è il venir meno di quell’egemonia che si è venuta articolando nelle varie fasi che dal dopo guerra ad oggi si sono succedute, passando per la svolta reaganiana ed il crollo dell’Unione Sovietica, che ne sembrava dover sancire l’eternizzazione, salvo il comparire sulla scena della Cina ed il verificarsi della grande crisi finanziaria del 2008-2011. La stessa economia Cinese per raggiungere il livello attuale è passata attraverso una fase nella quale il suo ruolo era quello di fabbrica del mondo con una strettissima integrazione con le filiere produttive e l’acquisto di titoli del debito USA -in un modello di globalizzazione che sembrava destinata a durare nei decenni- per giungere alla fase attuale nella quale compete in tutti i campi, come da ultimo si è dimostrato in quello dell’Intelligenza Artificiale con la realizzazione della chatbot DeepSeek R1, iscritta peraltro in un ecosistema tecnologico  capace di grandi capacità di innovazione.

L’irrompere della Cina nella competizione sull’I.A. se per un verso era da aspettarselo, ha colto tutti di sorpresa nei tempi, nel momento in cui sembrava ben definita la traiettoria tecnologica dello  sviluppo dell’I.A. quindi la selezione dei suoi protagonisti, in un processo di innovazione e di investimento di risorse a crescita esponenziale, centrato sugli Stati Uniti. Se vogliamo ciò conferma ulteriormente il carattere di instabilità crescente, di allontanamento da ogni punto di equilibrio delle dinamiche di sviluppo e trasformazione degli assetti globali.  Il tema dell’instabilità strutturale del mondo in cui viviamo tutti, compresi gli attori principali sulla scena mondiale, è figlia di quel contesto determinato dalle transizioni gemelle, nel loro andamento strettamente correlate, quella tecnologico-digitale e quella energetico-climatica. Nel contesto da questa duplice e complessa transzione la politica dell’amministrazione Trump è quella di togliere ogni vincolo all’iniziativa privata in particolare nel digitale -su cui andiamo a soffermarci-  di abolire ogni vincolo all’uso dei combustibili fossili -gli USA son i primi produttori di petrolio al mondo, grazie anche all’introduzione delle tecnologie di fracking- con un atteggiamento negazionista rispetto al riscaldamento globale, ma soprattutto con l’intenzione di garantirsi un vantaggio strategico nell’acquisizione di risorse energetiche nella competizione economica presente. Quanto sia coerente e praticabile l’insieme delle politiche messe in campo dalla presidenza è tutto da stabilire salvo forse distinguere pratiche su cui si apre un percorso di aggiustamenti e trattive ed altre che imboccano strade da cui non si torna indietro. Tra queste ultime sono le scelte sull’ecosistema delle tecnologie digitali, dall’I.A. alla blockchain, rispetto al quale vengono spazzate vie le logiche di controllo messe in campo dall’amministrazione Biden, in particolare ni confronti dell’I.A. con l’Ordine Esecutivo 14110 del 30 ottobre 2023 – Sviluppo e utilizzo sicuro, protetto e affidabile dell’intelligenza artificiale.1, annullato immediatamente2 con l’obiettivo dichiarato di rimuovere ogni barriera alla conquista della leadership da parte americana nel campo dell’I.A.; sembra passato secolo da quanto si paventava addirittura che fosse la messa rischio l’esistenza dell’umanità con lo sviluppo estremo dell’I.A. con gli stessi protagonisti dell’industria che  richiedevano all’amministrazione di mettere  in campo strumenti di regolazione, mentre fondatori di quella tecnologia ne evidenziavano i pericoli, come Geoffrey Hinton che si dimise volontariamente da Google3 per denunciare  i rischi insiti nei suoi sviluppi futuri. Possiamo immaginare che nell’abolizione di ogni dispositivo di regolazione si dia via libera all’uso dell’I.A. nelle pratiche di controllo sociale, dei comportamenti individuali e di classificazione preventiva del livello di pericolosità di singoli e categorie sociali, entrando in concorrenza con le pratiche in uso in Cina, sino ad una sorta di patente a punti attribuita ad ogni cittadino in base al suo comportamento. A differenza che in Cina si può prevedere che una tale classificazione possa essere per nulla trasparente ed esibita, se non nelle sue conseguenze, dagli apparati sicurezza; del resto ci sono evidenze di come agli algoritmi di I.A vengano trasmessi ogni sorta di pregiudizi di tipo sociale, culturale, etnico e di genere. Analogamente potrà progredire senza impedimenti l’uso dell’I.A. nei dispostivi, nelle organizzazioni militari, nella elaborazione e applicazione delle tattiche sui campi di battaglia e nella prefigurazione delle strategie. Il connubio del campo dei dispositivi della sicurezza e della conduzione della guerra ha trovato sino ad ora il suo massimo livello nella individuazione degli obiettivi e nella conduzione delle attività di combattimento e annientamento da parte delle forze di sicurezza e militari di Israele, come abbiamo avuto modo di documentare. Possiamo immaginare che in questa nuova temperie ci potrà essere un trasferimento di conoscenze acquisite dalla piccola Israele -si fa per dire- alla grande America.

Lo sviluppo dell’I.A. e dell’intero ecosistema tecnologico digitale ha capitalizzato in borsa enormi valori finanziari e sta muovendo giganteschi investimenti nella realizzazione delle infrastrutture necessarie ad alimenta i modelli di I.A. generativa, in particolare nei data center che a loro volta richiedono un flusso crescente di energia per il loro funzionamento, producendo anche nel settore della produzione energetica una crescita straordinaria della capitalizzazione delle principali imprese. Il processo esasperato di finanziarizzazione è testimoniato dal crollo drammatico e istantaneo dei valori azionari conseguente all’annuncio delle caratteristiche Deep Seek, con la perdita di centinaia di miliardi di dollari da parte ad esempio di Nvidia, con crolli percentuali tra il 15 e il 20 dei principali protagonisti dell’I.A. e del settore energetico; ancor prima di poter approfondire le informazioni sulla chatbot cinese. Del resto non solo i valori azionari sono in discussione, ma anche le prospettive di investimento nei prossimi anni; era stato appena annunciato il progetto Stargate, benedetto da Trump, che con in vestimento inziale di 100 miliardi di dollari dovrebbe assorbirne 500 nel suo pieno dispiegarsi.

Nel contesto dell’instabilità dell’economia mondo, dei rapporti sociali di produzione nel loro complesso, l’irrompere delle tecnologie digitali costituisce un fattore di innovazione/destabilizzazione radicale e pervasivo, come è chiaro a tutti da tempo. Un fattore che per alcuni è in grado di produrre una singolarità nel processo nell’evoluzione della società, un vero e proprio punto di rottura nel quale viene interrotta ogni continuità dei processi. Rispetto a questa previsione l’attuale amministrazione Usa si costruisce il ruolo di chi promuove l’avverarsi della singolarità all’interno del proprio paese e globalmente, ponendosi come punto di riferimento nella conduzione della competizione e nel processo di ridefinizione dei futuri assetti, quanto lucidamente è tutto da vedere; mentre l’ideologia reazionaria che la alimenta è del tutto evidente entro uno schema complessivo di darwinismo sociale che opera sempre più violentemente nella rottura degli assetti sociali presenti.

Il nesso con il processo di finanziarizzazione entro uno schema di competizione monetaria e finanziaria globale si coglie nel via libera dato alle criptomonete, nel quale si esclude contemporaneamente un ruolo della banca centrale , si vieta alla FED  la creazione di una propria moneta digitale, una central bank digital currency4. Sulla realizzazione delle CBDC nazionali e la loro integrazione in un sistema internazionale, molto si è parlato, molte banche centrali vi stanno lavorando compresa la BCE che ha affidato il compito all’italiano Panetta, ma nel complesso si è lontano da una loro applicazione. In compenso si è molto sviluppato il sistema  dei cosiddetti Fast Payment Systems, sistemi di pagamento digitali istantanei, molto diffusi globalmente che possono essere  o meno regolati da una banca centrale5; in generale la trasformazione in corso nei sistemi di pagamento digitali è una delle grandi poste in gioco della competizione/integrazione  globali6 La scelta di Trump, oltre a creare nuove occasioni di profitto nel campo monetario e finanziario a scapito dei processi di regolazione, pare esprimere la volontà di creare un contesto finanziario e monetario nel quale sia più difficile la messa  in discussione dell’egemonia del dollaro, tuttavia questo secondo aspetto si deve ancora evidenziare pienamente, anche perché la scelta ideologica di bandire il dollaro digitale emesso dalla FED può togliere uno strumento che potrebbe essere utile proprio per la difesa del primato della divisa americana. Come strumento di difesa del primato del dollaro possono essere usate le cosiddette stablecoin vale dire cripto agganciate stabilmente ad una moneta di stato7. Si tratta anche di capire quale ruolo potranno avere i reali padroni del mercato finanziario mondiale, Black Rock e soci, in questo contesto già instabile che si presenta nel prossimo futuro ancora più instabile. Black Rock si muove anche nel campo delle cripto in particolare delle stablecoin8. Oltre alle stablecoin si vanno creando ETF fondati su cripto valute, cioè titoli il cui andamento riflette quello di una cripto sottostante, senza che chi investe debba affrontarne direttamente gli andamenti9, anche in questo settore Black Rock domina e sta sperimentando.

Lo sviluppo delle cripto valute si basa sulla tecnologia delle reti blockchain, che come l’I.A. assorbono notevoli quantità di energia e possono essere un campo di investimento fruttuoso, finché dura il gioco delle cripto. Le reti blockchain possono essere integrate con le applicazioni di I.A. nella gestione delle basi dati, per garantirne la conservazione, la stabilità e l’accesso10 Come sempre è difficile fare previsioni sui prossimi sviluppi anche a breve periodo, impossibile nel medio e lungo, certo è che le intersezioni tra le diverse tecnologie ed i diversi campi applicativi possono dare origine a sviluppi del tutto imprevisti in termini quantitativi e qualitativi: qualcuno a Washington sta facendo parecchie scommesse.

In buona sostanza l’amministrazione Usa sta lasciando campo libero ai protagonisti del mercato finanziario e monetario di giocare su sempre nuovi strumenti finanziari per accrescere i propri profitti e difendere allo stesso tempo il ruolo del dollaro. Quanto questo apra le porte a nuovi sussulti e crisi di questi mercati è tutto da vedere. D’altra parte la strategia dell’attuale amministrazione è quella di scompaginare, fare saltare le regole, tutti i giochi e dare via libera alle cosiddette ‘forze del mercato’, quanto le conseguenze di questa scelta  potranno produrre nuove crisi con pesanti costi sociali è una domanda che è legittimo porsi assieme al fatto che il consenso sociale raccolto sia in grado reggere a tali crisi, all’aumento delle diseguaglianze sociali, sia pure  in un contesto di manipolazione totale dell’informazione.

Roberto Rosso

  1. https://en.wikipedia.org/wiki/Executive_Order_14110 []
  2. https://www.whitehouse.gov/presidential-actions/2025/01/removing-barriers-to-american-leadership-in-artificial-intelligence/ Sec. 5. Attuazione della revoca dell’ordinanza. (a) L’APST, il Consigliere speciale per l’IA e la Crittografia e l’APNSA riesaminano immediatamente, in coordinamento con i capi di tutte le agenzie che ritengono pertinenti, tutte le politiche, direttive, regolamenti, ordinanze e altre azioni adottate in esecuzione dell’Ordine Esecutivo 14110 del 30 ottobre 2023 (Sviluppo e utilizzo sicuro, protetto e affidabile dell’intelligenza artificiale). L’APST, il Consigliere speciale per l’AI e la Crittografia e l’APNSA individuano, in coordinamento con i capi delle agenzie competenti, le azioni intraprese ai sensi dell’Executive Order 14110 che sono o possono essere incompatibili con, o ostacolano: la politica stabilita nella sezione 2 del presente ordine.[]
  3. https://www.repubblica.it/tecnologia/2023/05/02/news/geoffrey_hinton_lascia_google_lallarme_del_padrino_delle_ia-398427143/ []
  4.   CBDC https://it.wikipedia.org/wiki/Central_bank_digital_currency  []
  5.   Fast payments: design and adoption  https://www.bis.org/publ/qtrpdf/r_qt2403c.htm https://data.bis.org/topics/CPMI_FMI []
  6. Tap, click and pay: how digital payments seize the day   https://www.bis.org/statistics/payment_stats/commentary2402.htm  []
  7. https://www.wsj.com/articles/stablecoins-can-help-keep-the-dollar-the-worlds-reserve-currency-yuan-china-ef1047c []
  8. https://news.bit2me.com/it/se-lanza-frxusd-respaldada-por-buidl  []
  9. https://www.wsj.com/livecoverage/jobs-report-stock-market-today-dow-nasdaq-sp500-01-10-2025/card/spot-bitcoin-etfs-attract-37-billion-in-first-year-of-trading-itZR5dTOWg2u2kS9H7H1   []
  10. https://www.ibm.com/it-it/topics/blockchain-ai      []
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