Il Convegno indetto su proposta del gruppo di lavoro “Libertà delle donne nel XXI secolo”, in partnership con la Casa e transform! europe, é stato partecipato e ricco di contenuti.
Economiste, attiviste, sociologhe, lavoratrici di fabbrica, giuriste e portavoce di esperienze di gestione e trasformazione di conflitti, a livello internazionale e di diverse generazioni, hanno condiviso con naturalezza contributi di analisi, resoconto di casi emblematici e riflessioni sul tema del lavoro, sul suo senso per le donne oggi, e sulle prospettive che i nuovi lavori possono dare alle nuove generazioni.
La ricerca di libertà delle donne può inaugurare un mondo nuovo e più giusto. Libertà che è liberazione dalle costrizioni di lavori precari, dal peso di lavori non riconosciuti perché chiusi nel privato “domestico”, dalle disuguaglianze salariali, dalla povertà, da relazioni di dominio radicate in secolari strutture economiche e culturali. Si sono illustrate esperienze di autogestione e di mutualismo come pratica collettiva di lotta contro la privatizzazione, femminilizzazione e razzializzazione del lavoro. E ai confini attraversati dagli interventi si sono affiancati i confini davvero attraversati dalle donne che chiamiamo “migranti” e da altre che hanno raggiunto il convegno da zone di guerra come le donne curde.
Abbiamo raccolto i materiali del convegno internazionale negli atti e nel report sintetico per rendere fruibile la ricchezza di argomenti, riflessioni, esperienze.
Atti e report sono pubblicati sul blog di “Libertà delle donne nel XXI secolo”
ed ora potete trovarli anche qui
Buona lettura!
Giuliana Beltrame, Chiara Giunti, Francesca Koch, Alessandra Mecozzi, Barbara Pettine, Nicoletta Pirotta (del gruppo di lavoro “Libertà delle donne nel XXI secolo)