Siamo di fronte a una sorta di “muraglia verde”, immagine magica, di difficile comprensione, se intendiamo applicarla alla ” tassonomia UE. ”
Il significato sfugge alla stragrande maggioranza dei cittadini , sia sotto il profilo etimologico, sia, soprattutto, sotto il valore
geopolitico.
L’origine greca da tacsis (ordinamento) e nomos (regola) conduce a un complesso criterio a più livelli di classificazioni gerarchiche di elementi viventi e inanimati. La classificazione degli elementi , cui dovrebbero rivolgersi la ricerca e lo studio dell’UE, dovrebbe raggiungere la salvaguardia dei livelli gerarchicI legati al clima, all’energia, al gas, al nucleare…
Sarà proprio su queste forze, su cui la tassonomia si sta affermando come dominatrice del mondo, che si farà strada la via di salvezza o di distruzione del pianeta.
Noi, come «Disarmisti Esigenti» e come «CRIDES» (Centro Romano di Iniziativa per la Difesa dei Diritti nella Scuola), abbiamo da tempo indirizzato la nostra azione su tre campagne: 1) la ratifica del TPAN (Trattato per la proibizione delle armi nucleari) da parte del Parlamento italiano; 2) l’ organizzazione della Tassonomia UE; 3) l’abolizione delle disuguaglianze sociali (che intendiamo affrontare con la solidarietà delle numerose associazioni in vorticosa crescita).
La prima di queste battaglie è in corso da anni, fintantoché il Parlamento italiano non deciderà di opporsi alla NATO collocando l’Italia nel novero dei Paesi favorevoli alla proibizione delle armi nucleari.
Riguardo alla seconda campagna, ci troviamo immersi e dipendenti nel pieno del Parlamento Europeo, dove la tassonomia europea si è apertamente manifestata e dove noi stessi abbiamo preso posizione insieme a cittadini di altri paesi europei, come Germania, Austria, Lussemburgo, Portogallo, Danimarca, Irlanda, Spagna CONTRO il reinserimento nucleare nella Tassonomia UE. Sono FAVOREVOLI come sedi di Centrali nucleari fonti di energia, la Francia con 12 paesi del Centro e Nord Europa e parte dei paesi Visegrad. “Energia di transizione verso la neutralità climatica”è il gas”Ursula” presentato da Ursula Von der Leyen.
Gli atti della tassonomia
La Commissione Europea sta lavorando da metà ottobre 2021 sulle due posizioni: da un lato la deterrenza in uso nei nove paesi filoatlantisti; dall’altro il dibattito sul nucleare civile e militare, che si allarga sempre più da nucleare “pulito” alla natura del nucleare in sé.
Altro aspetto da perseguire – nell’ambito delle classificazioni- è il disarmo per la crisi climatica da parte della delegazione diplomatica italiana.
A Roma e a Milano si sono svolte in data 21 maggio due grandi manifestazioni sulla Tassonomia UE, tra le quali una “biciclettata” degli ambientalisti al Colosseo CONTRO la Tassonomia UE inclusiva del gas e del nucleare, con a fronte le energie rinnovabili .
In Francia , su «Le Monde», 56 parlamentari hanno chiesto di porsi come “osservatori” sul TPAN al recente Convegno Internazionale di Vienna (L. Mosca)…
Recentemente, abbiamo ricevuto da Strasburgo l’ affollata immagine di un campeggio durato 3 gg.all’ insegna della “lotta alla crisi climatica” in seguito all’Atto delegato votato il 24 giugno in plenaria Ue anche sulla tassonomia, sul riconoscimento di territori autonomi, quali Ucraina, Moldavia, Georgia, portatrice dei due percorsi che avevamo fin qui scandagliato e giudicato sfuggenti. L’obiettivo degli ambientalisti è l’eliminazione definitiva di gas e nucleare dai possibili investimenti sostenibili.
È ben evidente l’ampliamento dei vari aspetti della Tassonomia Ue. La nostra battaglia su gas e nucleare ha continuato a essere rivolta a obiettivi ,si, raggiungibili ,frutto di sempre nuove alleanze….
Due risposte le abbiamo ottenute: una dalla Commissione Europea a noi donne di Wilpf-Italia che avevamo espresso perplessita’ su un percorso diviso tra due tendenze; l’altra, dall’Atto delegato della stessa Commissione Europea.
La questione del TPAN: documenti
L’attenzione nei confronti del TPAN appare assai più diffusa dopo il Convegno-Conferenza stampa di Vienna sull’argomento e varie iniziative messe in piedi con approfonditi sostegni giuridici sull’illegalità delle armi nucleari.
Partiamo dai testi di cui disponiamo. Il primo documento è la risposta della Commissione Europea alla nostra associazione Wilpf-Italia, che si era pronunciata con un”analisi tecnica delle ragioni per le quali il nucleare civile è nocivo , dalla estrazione allo smaltimento.
A giudizio della Commissione, tra le priorità della risposta vi è quella di portare l’Europa a divenire il «primo continente climaticamente neutrale nel 2050». Il Patto Verde Europeo si prefigge lo scopo di raggiungere e ristabilire la sostenibilità ambientale, come esemplificato dall’espressione «non fare danni significativi» spesso reiterata all’interno del documento.
Nell’Atto delegato (2 febbraio 2022) si parte da criteri di sicurezza altamente raggiungibili «per mitigare le attività nucleari»; in particolare sono presi in considerazione gli impianti operativi per lo smaltimento di rifiuti. Per il gas naturale vi sono condizioni molto stringenti, che «mirano ad assicurare un beneficio ambientale significativo a confronto con l’uso di combustibili fossili più inquinanti, come il carbone, e a riflettere la realtà tecnologica in corso». L’Atto delegato si occupa inoltre di illustrare la questione legata alla decarbonizzazione e alle sue ricadute in termini climatici. La neutralità climatica potrà essere raggiunta entro il 2050 con ingenti investimenti privati. La tassonomia dell’UE è intesa a guidare investimenti privati verso le attività necessarie allo scopo. La classificazione della tassonomia non determina se una data tecnologia rientrerà o meno nel mix energetico degli Stati membri ma ha lo scopo di presentare tutte le soluzioni possibili per accelerare la transizione e aiutarci a realizzare gli obiettivi climatici.
La Commissione Europea ritiene che gli investimenti privati nel settore del gas e del nucleare possano svolgere un ruolo nella transizione. Ma ciò che maggiormente apre un percorso, a molti di noi ostile, è la modifica dell’Atto delegato come informativa della tassonomia in modo tale che gli investitori possano individuare le opportunità di investimento legate alle attività «gasiere o nucleari» e compiere scelte informate. L’Atto delegato sarà tradotto in tutte le lingue ufficiali dell’UE e sia il Parlamento Europeo che il Consiglio disporranno di quattro mesi per esaminare il documento ed eventualmente sollevare obiezioni (la seduta plenaria necessita della presenza di almeno 353 deputati).
Conclusioni
La battaglia continua su due livelli. Il primo è quello che vede impegnate a Strasburgo due Commissioni europee congiunte, quella per l’Ambiente e quella per gli Affari Economici. Il 14 giugno scorso gli eurodeputati hanno sollevato un’obiezione alla proposta della Commissione Europea di includere l’energia nucleare e il gas fossile nell’elenco delle attività economiche sostenibili con 76 voti favorevoli, 62 contrari e 4 astenuti. Al che si aggiunge la petizione sostenuta da un gruppo di intellettuali democratici prima del voto, affinché nucleari e gas non siano inclusi tra le fonti rinnovabili. Il voto emanato dalle due Commissioni è stato favorevole a]ll’interruzione del flusso di denaro vitale per la macchina da guerra di Putin , e ostile al controverso piano della Commissione Europea di dare al gas fossile e all’energia nucleare l’etichetta di sostenibilità, nell’ambito delle linee guida.
E siamo così giunti al secondo livello, quello in cui il Parlamento Europeo, riunito il 6 luglio in seduta plenaria, ha smentito e ribaltato l’orientamento delle due citate Commissioni., È stato questo il prodotto del lavoro della Commissione Europea di cui abbiamo esaminato i testi e cercato di interpretarli al disotto di quanto si ricoprivano le parole in lotta tra bombe nucleari.
Con la prevalenza di 328 voti favorevoli su 278 contrari e 33 astenuti, il massimo organismo assembleare europeo ha infatti decretato l’accettazione dell’Atto delegato del 2 febbraio 2022 e l’inserimento di gas e nucleare. Il tutto con i voti favorevoli dei deputati italiani di centrodestra, PD e Cinquestelle e quelli contrari dei Verdi e della Sinistra. UNA SIMILE RISOLUZIONE FA ENTRARE A PIENO TITOLO GAS e NUCLEARE NELLA TASSONOMIA VERDE.
La ragione dei voti a favore dell’inclusione di gas e nucleare è stata dichiarata «per non ostacolare la ricostruzione».
Come affermato da Mairead McGuiness (istituz.finanziaria): «il gas non è una fonte verde ma gli stati membri possono averne bisogno. E la tassonomia, in ogni caso, non obbliga nessuno a investire su gas e nucleare».
La nostra battaglia è stata sconfitta e ci riconduce sul terreno in cui gas e nucleare vengono accreditati riportandoci ai documenti che ci avevano messo giustamente in sospetto.
Si sta aprendo in questi ultimi momenti la crisi politico-governativa provocata dai 5S .
La tassonomia Ue resta attualmente sullo sfondo….
Ci troviamo nel mezzo di una guerra lontana, eppure vicina, tra dibattiti cervellotici che ci portano su terreni quotidiani in cui l’orrore delle morti prevale.
Sono tre gli elementi che connotano il quadro geopolitico e ci immergono in situazioni disperate dalle quali è impossibile uscire:
1) lo scontro tra due popolazioni “fraterne”, parlanti la stessa lingua, discendenti dalle stesse tradizioni, improvvisamente massacrate da un odio atavico. Le distruzioni rappresentano quanto c’è di più duro nello scontro bellico. Il ricorso all’organizzazione di armi rudimentali, nelle mani di donne e ragazzi inesperti, animati da un improvviso disperato odio mai prima sperimentato e ora scoperto, annidato in manifestazioni filorusse frutto della propaganda putiniana, si allarga a macchia d’olio e rende più terribili realtà che altro non possono essere;
2) inquietante scenario è la rappresentazione del quadro russo-ucraino. Nella zona di Kiev assistiamo a perlustrazioni degli ucraini alla ricerca di ucraini-spie in attività sul territorio filorusso. È questa la situazione dell’Ucraina, avvolta in diversi movimenti politici, nelle mani degli aiuti occidentali, sostenuta da armi provenienti da NATO, USA e Stati europei;
3) altro aspetto su cui soffermarci è la previsione sul futuro dell’Europa. I paesi occidentali stanno compiendo balletti mediante incontri reciproci, ognuno con una propria storia alle spalle. NATO e UE tengono le fila. L’immagine che ne deriva è quella di una grande Russia nelle mani di Putin alla ricerca caparbia della fissazione dei confini. Dall’altro lato, USA, NATO e Stati europei foraggiano di armi l’Ucraina per contrastare la vittoria all’esercito russo. Zelensky corre a rifugiarsi sotto l’ombrello della NATO, ma non è l’unico paese a farlo. Restano i due grandi nemici della Guerra Fredda…Le bombe nucleari sono adocchiate da Putin con lo sguardo rivolto al Nord della Russia.