1 settembre 2009
Muore di cancro a 63 anni Teresa Sarti Strada, presidentessa e co-fondatrice, col marito Gino, di Emergency.
Ricorrenze della prossima settimana scelte da Stefano Marchesi
Truppe tedesche, travestite con divise polacche, attaccano la stazione radiofonica di Gleiwitz: questo finto attentato è il pretesto usato da Hitler per giustificare l’invasione della Polonia e quindi lo scoppio della seconda guerra mondiale.
Tutte le ricorrenze in ordine di giorno e mese
Auguri all’ex avvocato (si è ritirato dalla professione nel 2008) triestino Giuliano Spazzali, che fece parte del Soccorso Rosso Militante e, dopo la strage di piazza Fontana, si occupò della difesa legale degli anarchici del circolo Ponte della Ghisolfa. Compie oggi 85 anni.
Nel Chiapas, la regione messicana al confine con il Guatemala, in concomitanza con l’entrata in vigore del NAFTA (North American Free Trade Agreement), con l’occupazione di cinque municipalità e la lettura, da parte del subcomandante Marcos della “prima dichiarazione della Selva Lacandona”, ha inizio la rivolta indigena zapatista.
nasce Georg Elser, l’operaio che l’8 novembre 1939 tenterà di uccidere con una bomba Adol Hitler. Ma il dittatore se ne andò imprevedibilmente sette minuti prima dell’esplosione. Arrestato, Elser rimase nelle mani dei nazisti fino al 9 aprile 1945, quando fu fucilato a Dachau appena qualche settimana prima che la guerra fosse terminata.
al termine di un comizio indetto a Roccagorga (oggi in provincia di Latina) dalla “Società Agricola Savoia” per protestare contro le condizioni in cui era tenuta la popolazione più povera si verificarono gravissimi incidenti durante i quali le forze dell’ordine, per impedire l’occupazione del municipio, aprirono il fuoco sulla folla lasciando sul terreno 7 morti e numerosi feriti. Il giorno successivo Mussolini pubblicò un articolo furente dal titolo “Assassinio di Stato”. Ne seguirono altri con titolazioni sempre più dure a tutta pagina: “La politica della strage”, chiamando Giolitti “ministro omicidiario”. Finì per questo sotto processo.
L’11 gennaio 1948, una domenica, 54 italiani rimasti in Somalia anche dopo la fine dell’occupazione e 14 somali che li sostenevano erano uccisi a Mogadiscio dopo una manifestazione della Lega dei Giovani Somali e le loro case erano saccheggiate e devastate. Secondo quanto rivelato molti anni dopo a Claudio Pacifico, consigliere italiano in Somalia fino al 1991, gli autori della strage sarebbero stati militari e civili fatti affluire dalle vicine colonie appositamente dal Comando Inglese.
Alle ore 13:28 locali del 14 gennaio 1968 una prima scossa annunciava l’inizio del terremoto del Belice. Seguirono altre 20 forti scosse, la peggiore delle quali alle 03:01 del 15 gennaio. Si registrarono 231-370 morti (10 fra i soccorritori), 1.000 feriti e 90.000 sfollati e l’inizio dell’infinita odissea della ricostruzione.