29 dicembre 1934
L’attivista russo Leonid Vasil’evič Nikolaev e altre 13 persone ritenute membri di un “gruppo controrivoluzionario” vengono processati da un tribunale militare, accusati Nikolaev di aver assassinato Sergej Mironovič Kirov, già Primo Segretario del comitato regionale di Leningrado del Partito Comunista di tutta L’Unione, e gli altri di aver fatto parte del complotto. Un’ora dopo l’emissione della sentenza Nikolaev, effettivamente autore dell’omicidio, veniva fucilato. L’omicidio, che secondo i più recenti studi storici sarebbe stato organizzato da Stalin, servì a questi come pretesto per scatenare la prima delle su grandi purghe.