25 dicembre 1989
Un “tribunale volante” militare, dopo soli 55 minuti di camera di consiglio, condanna a morte, con l’accusa principale di genocidio e con l’aggravante di avere condotto la popolazione romena alla povertà e di avere accumulato illegalmente ricchezze, Nicolae Ceaușescu, presidente della Repubblica Socialista di Romania dal 1967, e la moglie Elena, vice Primo ministro della Romania dal 1980. I coniugi Ceaușescu furono giustiziati alle ore 14:45 locali da un plotone d’esecuzione formato dall’élite del reggimento paracadutisti.