Il 9 settembre 2021, la Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo (AGRI) ha approvato l’Accordo, raggiunto il 25 giugno 2021 tra i negoziatori del Parlamento e del Consiglio, sulla “riforma” della Politica Agricola Comune (PAC). L’Accordo – fortemente voluto dal Presidente di AGRI, il tedesco Norbert Lins (Gruppo del Partito Popolare Europeo) e da Paolo De Castro, Coordinatore del Gruppo Socialisti e Democratici (S&D) nella stessa Commissione – sarà sottoposto al voto della plenaria in novembre.
In un Comunicato della Commissione AGRI si afferma che, votando a favore dell’Accordo, i deputati hanno assicurato che “la conservazione e il rafforzamento della biodiversità nell’UE e il rispetto degli impegni dell’Unione europea nell’ambito dell’accordo di Parigi diventeranno uno degli obiettivi della futura politica agricola dell’UE.” Non la pensa così il Gruppo dei Verdi che ha votato contro l’Accordo sul quale, peraltro, c’è stato un consenso pressoché unanime di tutti gli altri Gruppi, compreso il Gruppo della Sinistra-GUE/NGL.
Sulla riforma della PAC, si può vedere l’articolo di Antonio Onorati “Una PAC a sostegno di quale agricoltura e di quale alimentazione”.