L’assemblea di transform! italia è stato un appuntamento importante per il nostro lavoro. Un punto di passaggio di un percorso, non certo un punto di arrivo, piuttosto una virata che consente al nuotatore di spingere sul muro per ripartire con più slancio nella vasca successiva.
Il momento in cui si fa il punto tra di noi e, contemporaneamente, fuori di noi, per aggiustare il tiro o confermare di essere sulla strada giusta. Credo che si esca confortati da un dibattito che ha visto contributi interni ed esterni capaci dare conto della complessità della realtà e allo stesso momento di dare un senso di marcia preciso e definito.
La guerra, la pandemia, il cambiamento climatico fanno parte della nostra vita e sono frutto di scelte che i dominanti impongono all’umanità in nome di regole della convivenza e di una economia che mostra sempre di più la corda.
Non entro qui nel merito dei singoli aspetti che trovate negli interventi ripresi nello spazio dedicato alla fine dell’articolo.
L’insoddisfazione verso questo modello economico e sociale sta sempre più portando alla crescita di un malessere che trova sponda verso un imbarbarimento delle relazioni e alla xenofobia. Un colonialismo culturale di ritorno che porta alla crescita delle destre estreme in tutto il continente.
La possibilità di una alternativa nasce da una capacità di comprendere la complessità e di opporsi, anche conflittualmente, con l’esistente.
Il nostro impegno resta quello di definire questo percorso non solo a livello nazionale, ma soprattutto a livello europeo, per questo l’appuntamento che abbiamo promosso lo abbiamo fatto comunemente con gli aderenti individuali al Partito della Sinistra Europea.
La presenza di Heinz Bierbaum, presidente del Partito della Sinistra Europea, e di Marga Ferrè, co-presidente della fondazione transform! europe, è stata appunto il segnale di uno sguardo a quella dimensione.
Siamo grati a tutte e tutti per gli interventi che ci hanno segnalato l’attenzione con cui viene percepito il nostro impegno a dare forma ad una alternativa culturale e politica, continueremo a farlo anche nei prossimi mesi, certi che, malgrado l’oscuramento mediatico, le nostre riflessioni siano utili e condivise da tante e tanti che come noi, aspirano a partecipare ad una soggettività capace di rappresentare non solo una storia politica, che nel nostro paese ha significato molto, ma anche una visione del futuro fatta di pace di giustizia sociale ed ambientale.
Il resoconto dell’assemblea è consultabile qui attraverso le registrazioni degli interventi.