Care e cari,
transform! italia ed “Europa a Sinistra” – Comitato aderenti individuali al Partito della Sinistra Europea hanno camminato insieme in questi anni per costruire una sinistra in Italia che avesse come sguardo e “terreno di lotta” la dimensione europea.
L’appuntamento dell’assemblea che abbiamo convocato per il prossimo 22 aprile 2022, per quanto formalmente divisa in due, costituisce un unico incontro in cui scambieremo idee e proposte, condividendo un percorso di sostegno alla costruzione di una soggettività politica europea. C’è la possibilità di una coalizione ampia con cui rappresentare non solo le battaglie civili e sociali che sorgono dalle tante fratture che il neoliberismo ha determinato in Europa e – come vediamo – anche su scala globale, ma anche per rendere visibile una idea di alternativa alle politiche di guerra che il capitalismo ci impone.
Crediamo che solo la capacità di dare voce e corpo all’alternativa politica alle destre e alle socialdemocrazie possa ridefinire un campo che riporti in scena, anche nel nostro paese, una sinistra vera.
La guerra in Ucraina segna uno spartiacque nella storia dell’Europa. Dopo quella che abbiamo definito la “guerra dei trent’anni”, in cui l’Unione Europea, dopo la caduta del muro di Berlino, si è venuta costituendo come spazio del mercato e della speculazione finanziaria, sia le destre che le socialdemocrazie (corrotte dalla ideologia della “terza Via”) si sono fatte carico di demolire il ruolo del mondo del lavoro, spingendo verso l’impoverimento e la precarietà milioni di cittadine e cittadini europei. È in atto addirittura un tentativo di rovesciare la Storia per scrivere un futuro opposto a quello sognato: non un’Europa dall’Atlantico agli Urali, ma una dependance dell’Atlantismo e della sua presunta superiorità.
Ben lungi dal fare dell’Unione Europea uno strumento di pace si è dato vita a un nuovo progetto coloniale, una “fortezza” a cui è vietato l’accesso a chi fugge da guerre “altre” e povertà, guerre e povertà di cui la stessa UE è corresponsabile.
Per quanto la storia non sia ancora scritta, la guerra segna un passaggio anche nello scenario globale. Assistiamo al passaggio da una globalizzazione che – da Porto Alegre a Genova – avevamo riconosciuto come ingiusta per la spietata accumulazione capitalista e la distruzione dell’ambiente, ad un ritorno all’economia di blocchi. Occorre il coraggio di proporsi da subito per le sfide del prossimo futuro – comprese quelle elettorali – con i connotati della “Sinistra Europea”: un volto nuovo e unitario in cui possano convivere le tante parzialità, nello spirito della convergenza e della cooperazione per una nuova stagione della Sinistra.
Vi aspettiamo per condividere il percorso.
Roberto Morea, transform!italia; Pietro Soldini, Comitato “Europa a Sinistra”