Sono un po’ di giorni che seguo, e metto su fb, la lotta per le pensioni in Francia. Non so quanti vadano oltre le immagini e i post. Fatelo. Ci sono discorsi di Mélenchon e altri leader di sinistra, piattaforme sindacali, che sembrano arrivare da un altro mondo. Per chi ha la mia età, un mondo in cui ho il ricordo di aver vissuto. Ma non la certezza, direi. Scherzo ma a volte penso che alcune cose, che poi sono il grosso della mia vita, non siano esistite, le abbia sognate. D’altronde moltissima produzione di fantasy attuale è fatta di multiversi in cui l’impresa è capire quale (e se) è la realtà. Philip Dick riusciva benissimo a rendere questo senso di straniamento. Poi Matrix. E ora Strangers things, Queste oscure materie (con un piglio anti religioso militante), Dark e tante altre fiction (spesso da romanzi).
Kafka rese in modo angoscioso la metamorfosi capitalistica.
Grande merito di Marx, Freud, Gramsci, della “modernità” socialmente e culturalmente connotata, è stato di provare a darci gli strumenti per governare le dimensioni storiche e esistenziali. Come generazione molto dobbiamo anche alla beat generation.
Oggi a me le cose che sento seguendo la lotta francese fanno l’effetto della cuffietta con la sua musica preferita che mettono alle orecchie di Max (una delle giovani protagoniste di Strangers things) per sottrarla al demone che le sta succhiando l’anima per spezzarla.
Cosa dicono in Francia? Che la pensione non è mero salario differito ma elemento fondamentale di civiltà, di qualità della vita. Perché la vita è esistenza e non solo merce da lavoro. E comunque ciò che garantisce le pensioni è avere più gente che lavora, possibilmente tutti, guadagnando di più e dunque garantendo più risorse al welfare e alla vita stessa. Il contrario esatto di quanto il mostro (anzi, i mostri, perché ce n’è uno che poi risponde ad un altro, come il liberismo risponde al capitalismo) in Strangers things, io dico appunto del capitalismo e del neoliberismo, facciano. I mostri ti succhiano l’anima, e ti spezzano le ossa, perché si nutrono letteralmente di te, di noi. Come il capitalismo si nutra di noi lo spiega bene Marx. Ma anche il femminismo che ne legge la natura patriarcale, l’anticlericalismo che scopre i multiversi che sovraintendono alle angosce, l’ambientalismo che vede la mercificazione del vivente. C’è voluto il movimento operaio come grande afflato alla modernità umanistica per fare della liberazione un processo storico. La pensione è un pezzo di questo processo. E su di esso da tempo si esercita tutta la voglia di carne umana dei mostri riemersi, il capitalismo sotto forma di liberismo. Fare lavorare di più, più a lungo, peggio, più precari e meno pagati, mangiandosi prima sempre più parte della ricchezza prodotta e dunque riducendo tempo e risorse alle pensioni, attribuendotene anche la colpa. E in più accusando i “vecchi” di togliere ai giovani. Ciò che è stato detto e fatto in questi trent’anni dai due mostri, liberismo e capitalismo, non ha pari per quantità e ferocia. Prendere sempre di più e sempre per meno. Attrezzare una meta classe trasversale al mondo, i dominanti, a recuperare e mantenere il potere ad ogni costo e in ogni contesto, crisi, pandemie, guerre.
In questi giorni ricorrono i sessant’anni del Trattato dell’Eliseo, tra Francia e Germania. Come sempre i due Stati guida della UE ne traggono occasione per mettere su carta ciò che vogliono, per sé e per noi. Naturalmente non c’è niente delle piazze per le pensioni e contro il carbone. Ormai questi documenti sono come il mantra dei mostri. La guerra e dunque il riarmo e l’egemonia su tutto ciò che può far vincere, dallo Spazio, alla conoscenza, alle terre rare, agli elementi vitali. Naturalmente si deve vincere perché “noi” siamo i “buoni”. Infatti ci mettiamo l’ambiente ed anche il pilastro sociale, naturalmente fatti col mercato. Cioè non fatti.
Sono veramente senza vergogna. In una UE che ha avuto milioni di morti per la pandemia e che si è opposta ferocemente a togliere i brevetti sui vaccini, dove crescono le povertà e si accentrano i profitti con le tasse sulle imprese scese di oltre 10 punti in 10 anni, con l’ambiente reclutato in guerra col plauso dei Grunen tedeschi, con le destre nazionaliste ormai al governo dei Paesi e della UE sdoganate da un neo atlantismo orwelliano che alimenta revisionismi storici e proclami bellicisti, i dominanti franco tedeschi mettono nero su bianco la loro Matrix. Che poi se uno va a leggere i testi, è, nelle cose da fare, assolutamente simile a quella dei testi NATO, UE, Russi, Cinesi. Cambiano solo le illustrazioni del perché chi li scrive è buono.
Il testo franco tedesco arriva nei giorni delle piazze francesi per le pensioni e della lotta in Germania contro il carbone.
Max (la ragazzina di Strangers things), i manifestanti in Francia e Germania, si sono forse messi la cuffia per sentire le nostre canzoni, il nostro racconto del mondo.
In Italia, siamo senza cuffia. Non c’è lotta ma tavoli. Basta sentire i desolanti dibattiti tra i candidati alla segreteria del PD per cadere in depressione. O leggere le affannose ricerche di commentatori di sinistra per scoprire in loro una virgola di sinistra. Quando basterebbe chiedere se stanno con la lotta francese, cioè con chi fa il contrario di quello che si fece in Italia e cioè dare a Dini quello che non si era dato a Berlusconi. Berlusconi era caduto sulla lotta per le pensioni che era allora grande come in Francia. Poi il centrosinistra andò al governo per fare ciò che non riusciva al centrodestra. Contro quella che era la sua gente. E, come in Strangers things, si aprì il portale da cui escono i mostri. Ci ribellammo, lottammo, fummo spezzati. Ora la lotta in Francia ci dice che non siamo pazzi. Ma avremmo bisogno di una nostra cassetta (degli attrezzi, si diceva). È incredibile come il “puer robustos sed malitiosus” come si autodefiniva con Togliatti il PCI sia stato spezzato o catturato dai mostri. Diventando col PD mostro. Ho già scritto di aver riletto il dibattito del PCI sullo SME che avveniva con la pressione di La Malfa per una politica dei redditi. C’era una acutezza nel leggere i rischi del vincolo esterno per qualsiasi politica che puntasse alla trasformazione ed avesse a riferimento il lavoro e come orizzonte il socialismo. L’acutezza scompare con l’adesione a Maastricht e il passaggio che si compie non è neanche quello lamalfiano della politica dei redditi ma quello dei due mostri, il neoliberismo capitalista, della politica dei profitti per altro globali.
La cassetta di Max in Strangers things ad un certo punto viene fatta a pezzi e la lotta contro i mostri diviene terribile. Chi vuole sapere come va guardi la serie e per altro attenda l’ultima stagione, definita violentissima. Dire violentissima per una serie molto spielberghiana, che trae spunto dalla guerra fredda e rivisita gli anni settanta, è dire che viviamo tempi terribili.
È il caso di attrezzarsi e di rimettere in campo la forza necessaria.
di Roberto Musacchio