editoriali europei

Glasgow, Taiwan, salario minimo

Una Delegazione del Parlamento Europeo si è recata a Glasgow per “partecipare” alla COP26. Si tratta solo di alcuni incontri, conferenze stampa, “eventi collaterali”. Insomma, una presenza piuttosto decorativa. Le Istituzioni europee che trattano nella COP26 sono ben altre: il Consiglio Europeo, il Consiglio UE e la Commissione Europea. Eppure, si tratta di prendere decisioni che riguardano il futuro di intere generazioni, sulle quali chi rappresenta direttamente i cittadini europei avrebbe, forse, il diritto di far valer le proprie opzioni.

Ben altro peso politico ha avuto la visita di un’altra delegazione del Parlamento, quella fatta a Taiwan, dal 3 al 5 novembre. È stata la prima visita ufficiale a Taiwan di una Istituzione dell’UE; tant’è che a Bruxelles si è scritto che con questo atto i sette deputati della delegazione “hanno fatto la storia”. In realtà, non si trattava di una delle Delegazioni del Parlamento Europeo che istituzionalmente compiono una normale attività diplomatica con vari Paesi o aree del mondo. Era una delegazione della Commissione Speciale del Parlamento, sulle “Ingerenze straniere in tutti i processi democratici nell’Unione Europea, inclusa la disinformazione”. Scopo della visita era quello di studiare le esperienze taiwanesi nell’affrontare le interferenze straniere. Per una bizzarria della storia, la delegazione di una Commissione, costituita espressamente per combattere le interferenze straniere, è stata accusata dal Governo cinese di aver commesso una grave interferenza (straniera) nella politica interna della Repubblica Popolare Cinese.

Ma nel Parlamento Europeo non ci sono solo i viaggi delle delegazioni; c’è il duro lavoro quotidiano, che, ogni tanto fa fare qualche passo in avanti, come, per esempio, sul salario minimo in Europa.

Di tutto ciò ci occupiamo nelle Notizie dal Parlamento Europeo.

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