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E la rigira la rigira la rigira e non la sbaglia

di Marcello
Pesarini

“La protezione speciale, misura che non c’è in nessun paese europeo (al contrario: è presente in 21 paesi su 32 censiti) l’ho voluta io e la sto facendo approvare come emendamento al decreto Cutro”. E’ sottinteso che Matteo Salvini, che ogni tanto veste la divisa da Ministro dell’Interno, aveva spinto in questa direzione ma ci è riuscita solo lei. In effetti Salvini era riuscito solo, nel 2018, a rendere più ristretti i diritti della persona cui era riconosciuto il permesso di soggiorno per protezione speciale, fra i quali il diritto al lavoro, non convertibile in permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Nel 2020 con Ministro dell’Interno Lamorgese i cittadini stranieri che non ottengono dalla Commissione territoriale lo status di rifugiato né la protezione sussidiaria ne hanno diritto.

Il permesso ha la durata di due anni e lo può ottenere chi rischia di essere espulso o respinto verso uno Stato dove sarebbe oggetto di “persecuzione per motivi di razza, di sesso, di orientamento sessuale, di identità di genere di lingua, di cittadinanza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali o sociali”. Niente passepartout per immigrati irregolari, o sanatoria ulteriore.

Nel 2022 ne hanno usufruito 10.000 individui, in piena attuazione della Costituzione, articoli 2, 3 e 10, ma la disinformazione è sempre stato uno strumento di cui i fascisti fanno abbondante uso.

Ci ferisce in modo particolare l’immagine della Presidente del Consiglio figlia della lupa che urla queste dichiarazioni in una ex colonia del fascismo, l’Etiopia, dove il nostro esercito fece uso di gas nervino, per asservirla assieme ad Eritrea e Somalia, come ricordava a Rai 3 la scorsa settimana la scrittrice Igiaba Scego, di origine somala, assieme a Tommaso Giartosio, che ha fornito ulteriori elementi sui momenti bui della storia italiana al confine slavo, anch’essa mistificata da anni.

Ma il ritornello, che sembrerebbe indicare la debolezza del primo governo costituito da fascisti in Italia dopo la Liberazione e invece ne afferma l’arroganza, è lo stesso della Procura di Padova che indaga 12 ambientalisti di Ultima Generazione per associazione a delinquere, come cellula locale di Extinction Rebellion, per avere danneggiato opere d’arte, blocchi stradali e addirittura una sede della Lega. Peraltro il governo è allo studio di reati ad hoc, mentre nulla fa contro i morti di lavoro e di ambienti malsani.

Il governo che ha legiferato, non appena eletto, contro i rave party, in parallelo ha parzialmente con accoglimento le indicazioni della Consulta sull’ergastolo ostativo, aumentando però gli anni necessari per avere accesso ai benefici da 26 a 30.

Dimostrando anche qui la più crassa ignoranza in occasione dello sciopero della fame dell’anarchico Alfredo Cospito contro l’ingiusto provvedimento di assegnazione dello stesso al regime di 41 bis come “pericolo sovversivo nei confronti dello Stato”, la Giorgia nazionale aveva affermato che simili leggi ci sono perché l’aveva voluto lei, confondendo ostativo(4 bis) con 41 bis il tutto sotto il nome di carcere duro.

Ma a noi, a pochi giorni dal 25 aprile, devono tornare in mente le canzoni come quella del titolo, canto anarchico dedicato a Giordano Bruno, Garibaldi e Campanella.

Il salto di qualità preparato dalle destre nel Paese per decenni con la connivenza di sinistre e sindacati deboli e addomesticati, ha solleticato i peggiori difetti dell’italiano medio e le voglie di facile rivincita del finto patriota e sta avvenendo sotto gli occhi di tutti senza opposizione adeguata.

Intanto, il governo e le forze economiche che lo sostengono stanno giocando su almeno due modalità di comportamento.

Da una parte, che potremmo definire seriosa perché parlare di tuba, cilindro e gessato ricorda troppo il ventennio, si prosegue a tagliare su pensioni e stipendi, immaginare uno sviluppo basato sul turismo senza preoccuparsi degli aspetti ambientali dello stesso(basti pensare ai disastri ambientali del 2022 e agli assurdi investimenti sulla neve finta e sull’edificabilità).

E’ sufficiente seguire i programmi di approfondimento politico economico alla Rai nazionale per sentire definire come doverose le nuove fasce fiscali che disegnano le nuove classi medie che vanno dopo 15000 a 28000 (25%) a 28000 euro di imponibile ai 50000 (35%), oltre 50000 il 43%, con la riduzione da 5a 4 tutta a favore dei redditi dichiarati medio alti.

Il tutto è legato all’incentivo al consumo per le classi alte, soddisfatte da manifattura e industria che si modelleranno ad hoc in quella direzione.

Cadono nel vuoto le parole dell’economista Gustavo Piga che ricorda che per investire bisogna assumere, e che la dinamica fra lotta sindacale e di classe presente in Germania e Francia con risultati di volano dell’economia e anche dei servizi pubblici, in Italia non è pervenuta.

Il comportamento che dimostra che questo governo non abbia paura al momento di perdere consenso è segnato dall’arroganza con cui rivendica il suo odio nei confronti dei migranti, dei detenuti e delle classi dalle quali la maggior parte di loro provengono, delle donne al di là di una vulgata da “underdog” della presidente che rivendica donne al posto degli uomini nei posti e nelle modalità di comando detenute degli stessi, dei giovani, degli ambientalisti, per deviare lo sguardo della popolazione dal vero obiettivo, che siamo tutti noi oppositori, la nostra libertà d’azione, di riunione, di pensiero, di affermazione della Costituzione e dei diritti sociali e individuali inscindibili che essa afferma.

Non è questo il luogo delle proposte articolate.  Questo è solo il luogo in cui si afferma la necessità di alzare i toni, rispondere con forza e convinzione a chi ci vuole rubare la democrazia, la repubblica, la libertà e la nostra dignità, per rendere vere le parole che dicevano “Chi ha esitato questa volta lotterà con noi domani”.

Marcello Pesarini

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1 Commento. Nuovo commento

  • Michelangelo
    19/04/2023 22:06

    Le considerazioni esposte sono più che sensate, ma occorre fermare questo Governo, nel contempo fascista e populista
    Per farlo occorre tenere insieme tutti i partiti oggi all ‘opposizione che non hanno saputo, e pare non sappiano trovare quell’ unità necessaria per mandare a casa una maggioranza di Governo che ha vinto le elezioni grazie, soltanto, alla frammentazione di una sinistra sciocca.

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