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…E in Germania?

di Maurella
Carbone

Nel mio percorso scolastico italiano ho vissuto l’esperienza  della scuola media da poco unificata e  di un istituto tecnico,  negli anni ‘70 ancora un vero ascensore sociale, dove si svolgevano dopo una preparazione nei laboratori,  tirocini professionalizzanti anche all’estero, ed erano previste  prove di pratica per gli esami di maturità tecnica. Non venivano trascurate, accanto alle materie specifiche, quelle culturali e linguistiche, e si riusciva a raggiungere alla fine una vasta formazione culturale e professionale.  Sono stati gli anni in cui cominciò a diminuire la dispersione scolastica, fenomeno invece in crescita già negli anni precedenti la pandemia, ora ancora più preoccupante. Molte sono le criticità del sistema scolastico italiano e, mentre l’attenzione è focalizzata sulle scuole superiori, ci si dimentica che le scuole medie non assolvono più il compito di superamento degli  ostacoli socio- culturali,  per cui vennero istituite e  di fatto contribuiscono ad alimentare forme di selezione che si evidenziano nei percorsi successivi, sempre più subordinati alle esigenze del mondo economico. E forse è da lì che bisognerebbe ripartire per riportare  il tema della scuola in Italia negli intenti previsti dalla nostra Costituzione.  Vivendo ed avendo insegnato in Germania, dove vige un sistema scolastico “regionalizzato” e molto differenziato  (i Länder hanno competenza esclusiva nell’istruzione) e fortemente selettivo (si parte dalla IV o dalla VI classe elementare), a seguito dell’attuale discussione sul percorso  definito ancora  “alternanza scuola-lavoro”,  oggi PCTO, è nata l’esigenza con docenti in Italia di un confronto con percorsi simili  in Germania. In questo Paese esiste ugualmente  l’obbligo di “ tirocini  in azienda” in tutti Länder, ma  nella Sekundarstufe I , che corrisponde  in Italia alla secondaria di 1° grado con in più  parte o tutto del  biennio superiore.  I tirocini non sono  retribuiti, ma prevedono la copertura delle spese di trasporto o altro da parte della scuola,  si svolgono  per una o massimo tre settimane, ma non ovunque  in tutte le tipologie della Sekundarstufe 1, in molti Länder vengono esclusi i Ginnasi (corrispondenti ai Licei). In alcuni Länder sono previsti ulteriori  tirocini di due o tre settimane anche nella fascia della Sekundarstufe II (secondaria di 2° grado, quindi il nostro Liceo), che possono essere obbligatori o facoltativi e possono svolgersi anche all’estero. In questo caso vengono finanziati  in parte (circa il 70%) attraverso fondi europei dei Länder, il resto è a carico delle famiglie  o, se queste impossibilitate, a carico di istituzioni comunali.

La finalità di questi tirocini è di dare la possibilità agli alunni di un primo orientamento riguardo ad attività lavorative o allo studio e di poter comprendere attraverso il contatto diretto aspetti del mondo del lavoro e dell’economia. Questi tirocini non prevedono unicamente prestazione d’opera ma anche un’analisi del funzionamento dell’azienda o dell’ufficio ed un collegamento con i relativi settori economici, con diverse gradualità di obiettivi ed  aspettative secondo il grado di scuola. La preparazione, lo svolgimento e la riflessione vengono svolti in ambito di alcune discipline come “Applicazioni Tecniche”,  “Tecnica ed Economia”, “Scienze Politiche ed Economia” (questa soprattutto per i tirocini della fascia superiore).  Un docente o più di queste discipline fungono da tutori e svolgono più  visite ai tirocinanti con compiti di sorveglianza e supervisione.  Esiste un catalogo di mansioni che gli studenti non possono svolgere e naturalmente la scuola ne garantisce la tutela, anche di tipo assicurativo. Nelle scuole professionali i tirocini sono professionalizzanti e fanno parte dell’orario scolastico. Gli alunni stipulano un contratto con i datori di lavoro, sotto  sorveglianza dell’istituto. Di solito le attività pratiche sul posto di lavoro si svolgono per tre giorni alla settimana, negli altri due giorni gli alunni frequentano lezioni teoriche e di cultura generale. In questo percorso professionale i tirocini sono retribuiti secondo le tariffe del contratto regionale. Ad esempio, chi frequenta il percorso di formazione per parrucchiere, che dura tre anni,  guadagna circa € 475  il  primo anno, 575€ il secondo, 700€ il terzo; per chi si forma come operatore sanitario, sempre in tre anni, le tariffe sono maggiori: 1040€ il primo, 1100€ il secondo, 1200€ il terzo anno (si tratta di somme lorde, su cui  poi sono possibili variazioni secondo i Länder, ma di solito le migliori tariffe si concentrano generalmente nei Länder Baviera, Baden Württenberg, Amburgo, le più basse nei Länder orientali).  Negli ultimi  dieci anni, ma in modo più intenso negli ultimi 4, ad una nuova migrazione in Germania di giovani (e giovani famiglie),  fatta nuovamente anche di braccia, che  coinvolge anche  persone che non hanno concluso  la scuola in Italia, soprattutto sono persone di genere maschile, mentre le donne  dispongono in larga maggioranza di titoli universitari.

 

Maurella Carbone

Fonti:

  1. Gesetzliche-Regelung-betrieblicher-Praktika-in-der-Sekundarstufe-I-eine-bersicht-der-Bundeslaender.pdf –  www.schule.dgb.de
  2. https://www.einstieg.com/ausbildung/uebersicht-ausbildung.html
  3. “On the road again “ , Marco Grispigni – Pietro Lunetto, Ed. Futura, 2021
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