Il 27 ottobre 2021, la Corte di giustizia dell’Ue ha reso noto di aver condannato la Polonia a pagare alla Commissione europea una penalità giornaliera da un milione di euro per non aver sospeso l’applicazione delle disposizioni nazionali relative alle competenze della Camera Disciplinare della Corte Suprema.
In molti vi vedranno un effetto della ferma posizione assunta dal Parlamento Europeo, con la inequivocabile Risoluzione approvata a Strasburgo il 21 ottobre, a proposito della ormai famosa sentenza della Corte Costituzionale polacca che non intende riconoscere il primato del diritto europeo su quello nazionale. Sicuramente non sarà così per chi, come noi, continua a credere nell’indipendenza della Corte di Giustizia dell’UE. Ma ciò che colpisce è che atti concreti per il ripristino dello Stato di Diritto arrivino solo dalla Corte di Giustizia, mentre, come il Parlamento Europeo continua rimproverare, Commissione e Consiglio continuano a nicchiare. Se, nella metà degli anni ’80, il “Trattato istitutivo dell’Unione Europea” di Altiero Spinelli non fosse stato rigettato, non sarebbero queste le Istituzioni cui ricorrere, bensì proprio la Corte di Giustizia.
Gli stessi rimproveri, il Parlamento li rivolge a Commissione e Consiglio a proposito dei paradisi fiscali, ritornati alla ribalta con lo scandalo dei Pandora Papers.
Ne parliamo nelle Notizie dal Parlamento Europeo.