di Roberto Musacchio
“….Si, “empatica”…con il perseguitato. Con il gitano, il nero, l’ebreo…con il morisco, il moro, che tutti abbiamo dentro. Granada odora di mistero, come una cosa che non può essere e tuttavia è. Che non esiste però influisce o che influisce precisamente perché non esiste, che prende il corpo e conserva e aumenta il suo aroma. Che si vede assediata e cerca di…injertarse, di infiltrarsi in tutto quel che la circonda….”. Alfredo riflettè. Non parlava. Allora Enrico disse:” A me sembra una definizione esatta del comunismo”. Alfredo lo guardò, sorrise:”Io sono il morisco” disse.