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Slovenia, una Presidenza che inquieta ma che dovrebbe interrogare

È cominciata, il primo luglio 2021, la Presidenza slovena di turno della UE. Ci sono molti giustificati allarmi in Parlamento europeo, ben espressi anche dal Gruppo della Sinistra, e sui media per il profilo del governo e del premier di quel Paese.

Giusto è, però, ricordare il percorso fatto in questi decenni. La Slovenia è stata la prima ad avviare il processo di dissoluzione della Jugoslavia con un forte appoggio europeo e tedesco. Risultato immediato fu un confine in più. Ha fatto una Costituzione con caratteri “etnici” che ha determinato il fenomeno dei “cancellati”. Diverse migliaia di persone che, persa la cittadinanza multietnica jugoslava, si trovarono senza documenti e diritti. Se ne occupò all’epoca, al Parlamento Europeo, il Gruppo della Sinistra Unitaria Europea (GUE/NGL), con grande impegno insieme ai movimenti. Anche le “guerre umanitarie” che divisero la UE trovarono sponda in Slovenia. Dunque, ciò che c’è oggi non nasce dal niente e per caso.

Fatta questa premessa, vediamo ciò che è stato presentato.

La Slovenia ha definito il suo programma semestrale di presidenza del Consiglio dell’Unione europea in quattro settori prioritari. Ispirandosi al motto “Insieme. Resiliente. Europa”, si impegnerà per una ripresa e una maggiore resilienza dell’UE, riflettendo sul futuro dell’Europa, per rafforzando lo Stato di diritto e i valori europei, nonché consolidare i partenariati nei paesi vicini e nel mondo.

Resilienza, ripresa e autonomia strategica dell’Unione europea

L’emergenza su vasta scala causata dalla pandemia di Covid-19 colpisce tutti gli Stati membri che non sono in grado di rispondere adeguatamente da soli ed è necessaria una risposta comune a livello dell’UE. La Slovenia considera quindi una priorità fondamentale il rafforzamento della resilienza dell’Unione europea.

Al fine di rafforzare il ruolo dell’UE e dotarla di strumenti più efficaci per proteggere la salute dei cittadini europei, ci concentreremo in particolare sulla costruzione di un’unione europea della salute. Vogliamo anche rafforzare l’autonomia strategica dell’UE e aumentare la sua capacità di garantire la disponibilità di medicinali e dispositivi medici e di accelerarne la ricerca, lo sviluppo e la produzione. Siamo favorevoli a una proposta ambiziosa per istituire un nuovo organismo europeo per la risposta alle emergenze sanitarie – HERA.

Vogliamo incoraggiare un’ulteriore riflessione sulle lezioni apprese e sulle esperienze della crisi dovuta alla pandemia di Covid-19 in tutte le aree pertinenti dell’azione dell’UE e garantire che sia preparata a un’ampia gamma di sfide.

La pandemia di Covid-19, durante la quale la vita e il lavoro si sono spostati online, ha anche aumentato la nostra vulnerabilità agli attacchi informatici. Il rafforzamento della resilienza informatica dell’Europa sarà al centro dei nostri sforzi. È necessario fare di più per essere preparati meglio ed essere in grado di rispondere in modo coordinato a potenziali attacchi informatici su larga scala.

Allo stesso tempo, dobbiamo garantire che inizi una ripresa duratura in tutti i settori dell’economia e della vita sociale. Al fine di mitigare le conseguenze sociali ed economiche, un’importante priorità della Slovenia sarà l’effettiva attuazione dello strumento Next Generation EU e del meccanismo per la ripresa e la resilienza, auspicando al riguardo la quanto mai rapida adozione di programmi nazionali di ripresa. Desideriamo che la loro attuazione venga sfrutta nel migliore dei modi per accelerare la transizione verde e digitale che promuoverà la creazione di posti di lavoro, la resilienza delle nostre società e garantirà un ambiente sano.

Le decisioni che prendiamo oggi daranno forma al futuro delle prossime generazioni. L’Unione europea è impegnata a raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 e a ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto al 1990. Ciò fornisce anche le linee guida per la nostra presidenza, durante la quale lavoreremo per recepire gli obiettivi prefissati dalla legislazione europea vincolante. La conferenza COP26 di Glasgow sarà un’ulteriore opportunità per l’UE di mostrare determinazione e convincere il resto del mondo che bisogna agire in questo momento.

La trasformazione digitale era un principio guida dell’UE anche prima della pandemia che ha solo accelerato questo processo. Le tecnologie digitali sono diventate essenziali per il lavoro, gli affari, la formazione, la socializzazione e l’accesso a tutto, dai servizi sanitari alla cultura. Poiché la legislazione esistente non soddisfa più le sfide attuali, sono necessari progressi nella regolamentazione dei servizi e dei mercati digitali con i quali l’UE creerà nuovi standard nell’uso delle piattaforme digitali.

Ci adopereremo per rendere l’Europa digitalmente autonoma e garantire l’uso etico e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale che si propone per essere una delle tecnologie chiave del futuro in relazione alla disponibilità di dati di massa.

Conferenza sul futuro dell’Europa

 

Date le numerose sfide che l’UE ha dovuto affrontare negli ultimi anni, abbiamo più che mai bisogno di un dibattito globale sul nostro futuro comune. La Conferenza sul futuro dell’Europa è iniziata ufficialmente il 9 maggio 2021 e si concluderà nella primavera del 2022. È finalizzata a una consultazione a livello europeo su come dovrebbe essere l’Unione europea in futuro al fine di soddisfare le aspettative dei suoi cittadini.

A livello dell’UE, le discussioni assumeranno la forma di sessioni plenarie e forum dei cittadini, nonché di una piattaforma digitale accessibile a tutti. Presteremo particolare attenzione allo svolgimento del processo, guidato dalla stretta cooperazione delle tre principali istituzioni dell’UE, e al fine di garantire che il Consiglio dell’UE e gli Stati membri vi svolgano un ruolo appropriato. Allo stesso tempo, in Slovenia si svolgeranno dibattiti sugli aspetti della vita in Europa, oggi e in futuro.

Un’unione dello stile di vita europeo, di uno Stato di diritto e di criteri uguali per tutti

Come sancito dall’articolo 2 del Trattato sull’Unione europea, quest’ultima si fonda sui valori comuni che sono alla base delle nostre società e della nostra identità comune. Ci concentreremo sul rafforzamento dello Stato di diritto come valore europeo comune.

Sulla base della relazione annuale della Commissione europea, la Presidenza slovena del Consiglio dell’UE condurrà un dialogo annuale sulle condizioni dello Stato di diritto nell’UE e nei singoli Stati membri. Il nostro obiettivo è promuovere una cultura dello Stato di diritto in tutta l’UE e, attraverso un dibattito inclusivo, consentire agli Stati membri di imparare gli uni dagli altri attraverso lo scambio di esperienze. Allo stesso tempo, vogliamo mostrare come lo Stato di diritto possa essere ulteriormente rafforzato nel rispetto dei sistemi e delle tradizioni costituzionali nazionali.

La Slovenia richiamerà inoltre l’attenzione sulla necessità di far fronte alle tendenze demografiche negative nell’UE.

Un’Unione europea credibile e sicura in grado di garantire sicurezza e stabilità con i paesi del vicinato

La Presidenza slovena, con il sostegno dei lavori dell’Alto rappresentante dell’Unione per la politica estera e di sicurezza comune, farà tutto il necessario per rafforzare le relazioni transatlantiche. Lavorare a stretto contatto con gli Stati Uniti e la NATO sulla base di principi, valori e interessi comuni è la migliore garanzia per rafforzare la posizione dell’UE nella comunità internazionale e per facilitare gli interessi comuni degli Stati membri.

Presteremo particolare attenzione ai paesi dei Balcani occidentali, al loro futuro europeo e alla continuazione credibile del processo di allargamento dell’UE. Lavoreremo per la ripresa economica dei paesi della regione. Per garantire uno sviluppo sostenibile, vogliamo lavorare con loro per realizzare la transizione verde e digitale e migliorare la connettività all’interno della regione e con l’Unione europea.

Concentreremo i nostri sforzi sul rafforzamento della resilienza della regione, anche nel campo della cibernetica. La linea guida di base dei nostri sforzi sarà quella di creare un futuro positivo per i giovani. A tal fine, in autunno si terrà in Slovenia un vertice UE-Balcani occidentali.

Durante la sua presidenza, la Slovenia si concentrerà anche sul rafforzamento della sicurezza dell’UE. In questo contesto, il regime di Schengen è di fondamentale importanza. Ci sarà in primo piano la creazione di uno spazio Schengen più forte, solido e preparato alle sfide in modo da garantirne il pieno funzionamento.

Al fine di assicurare una gestione più efficace delle pressioni migratorie, la Slovenia si adopererà per progredire nei negoziati su un nuovo patto sulla migrazione e l’asilo e per rafforzare il ruolo dell’Unione europea nel campo della dimensione esterna della migrazione.”

 

Qui si trova il calendario delle riunioni del Consiglio UE nel semestre sloveno:

https://www.consilium.europa.eu/media/50398/si-presidency-calendar-ver-14-06-2021.pdf

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