La discussione su misure come il passaporto vaccinale è meno semplice e scontata di quello che possa sembrare a prima vista. Ci sono aspetti inerenti a diritti fondamentali e alla privacy cui bisogna prestare le dovute attenzioni. Bisogna evitare che tutto si riduca ad una sorta di lasciapassare scaricabarile per cui tutte le responsabilità di ciò che serve alla sicurezza collettiva vengano scaricate sui singoli e non sull’organizzazione della vita collettiva e di chi ne ha le responsabilità. Come è avvenuto con i contratti secretati con le multinazionali dei vaccini per cui lo Stato si è assunto tutte le responsabilità sgravando big pharma. E come è avvenuto con le riduzioni democratiche che tutti gli organismi internazionali che misurano lo stato della democrazia certificano essere avvenute un poco ovunque.
Per questo, per le enorme conseguenze che covid ha nelle nostre vite e nelle nostre società, la questione del diritto di tutte e tutti alle cure ed ai vaccini, il contrasto a far profitti sulla pandemia, e dunque la richiesta di almeno sospendere i brevetti che stanno limitandone la produzione e l’accesso che deve essere invece il più rapido e generale in questa corsa a tempo contro la morte e le nuove varianti, è decisiva.
Dovrebbe essere oggetto di una discussione specifica ed urgente delle istituzioni europee vista anche la richiesta di Paesi come l’India, ora nel dramma, e Sudafrica che in sede di Wto si sancisca questa sospensione dei brevetti.
Ma il Consiglio europeo se ne esce con una nota che, mentre prende atto che la UE “rischia di perdere il controllo della catena del valore”, cioè in soldoni di non controllare produzione e distribuzione dei vaccini, si affida poi ai più classici meccsnismi da Wto e cioè proporzionalità e reciprocità come “principi” di un mercato che però detta regole e fa la realtà.
Realtà che vede la Gran Bretagna per molti destinata a fallire causa brexit controllare eccome la catena che le permette di vaccinare molto prima e molto di più. Per non parlare degli USA che impiegano la loro legge per le produzioni in tempo di guerra per “convincere” ad allargare produzioni e distribuzioni. Cosa che non impedisce che negli stessi USA ci sia un dibattito intenso anche nella amministrazione Biden sulla possibilità di accedere alla richiesta di India e Sudafrica. Ne parla lungamente e accuratamente il Washington Post che non è un giornale qualunque. Il che conferma come non solo gli USA siano ben più potenti della UE ma anche abbiano un dibattito politico e massmediatico che in Europa, e ancora peggio in Italia, è drammaticamente arretrato.
Dunque il Parlamento Europeo nemmeno decide di fare una discussione ad hoc sui brevetti e la richiesta di sospensione.
Ragione per cui il gruppo della Sinistra, The Left, già Gue, che è impegnatissimo da sempre su questo e sta sostenendo l’ICE, l’iniziativa dei cittadini europei che con la raccolta di un milione di firme porterà la Commissione a dover intervenire in materia di brevetti, coglie l’occasione del dibattito sul passaporto vaccinale per presentare 5 emendamenti, che alleghiamo anche col risultato di voto.
Che dicono? I due centrali portano alle necessarie conseguenze il logico ragionamento che se si vuole sconfiggere la pandemia e si prevede anche un passaporto occorre che il vaccino ci sia per tutti. Dunque stop ai brevetti e si alla sospensiva richiesta. L’esito? oltre 160 si, ma 440 no e circa 80 astenuti. I si sono 5 volte e più la rappresentanza della Sinistra. Votano si i verdi come gruppo. Fa piacere che il si venga dagli italiani di Pd e Cinquestelle, mentre Lega e FdI si astengono e vota no solo Forza Italia. Segno che la campagna ICE che ha visto in Italia una larga adesione e la raccolta già di 50 mila firme sulle 180 mila fin qui raggiunte in tutta Europa ha pesato.
Però il no dei grandi gruppi di destra, popolari, liberali e socialisti fa rabbia e conferma una subalternità del Parlamento europeo alla subalternità della UE alle multinazionali. Se c’è un tema che oggi è decisivo anche per esercitare un ruolo positivo nel Mondo è questo. Ma la UE non sa e non vuole farlo. Comunque la battaglia continua e bisognerà far cambiare posizione al PE.
Che due emendamenti de La Sinistra li ha accolti. Quelli che dicono che ci vogliono vaccini per tutti e che bisogna produrne di più e ovunque. Cioè il problema c’è ma non ho il coraggio di risolvere.
L’idea è sempre quella del mercato. Allora si passa da una multinazionale all’altra e magari si fanno cause che però non ridanno la vita a chi l’ha persa per i ritardi.
L’ultimo emendamento chiedeva attenzione proporzionalità sulle norme del passaporto ed è stato bocciato di stretta misura.