Le immagini che accompagnano gli articoli di oggi si riferiscono a Robin Hood e alla sua diffusione in letteratura, nel cinema, nel fumetto. Una diffusione che ha anche moltiplicato le caratterizzazioni di questa potente fantasia. Al di là della verità storica dei personaggi e al di là delle diverse interpretazioni della leggenda, ciò che colpisce in questo immaginare una giustizia a favore dei più deboli è il suo carattere di denuncia sociale e la sua popolarità. Negli anni ’70 la satira era amaramente paradossale e così nacque il suo antieroe, il personaggio di Superciuck che rubava ai poveri per donare ai ricchi. Era un rozzo beone distruttivo, solo e profondamente stupido che purtroppo a oggi si è rivelato molto più diffuso dell’originale. Le nostre speranze tornano perciò al Robin Hood, alla Lady Marian e agli “allegri compagni” che esprimevano un insopprimibile desiderio di libertà, giustizia, fraternità e che costruivano liberazione.
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