“Repressione sistematica in Bielorussia e relative conseguenze sulla sicurezza europea a seguito di sequestri di persona su un aereo civile dell’UE intercettato dalle autorità bielorusse”; è il titolo di una Risoluzione, adottata dal Parlamento Europeo, il 10 giugno 2021, che condanna l’accaduto e chiede sanzioni, oltre al rilascio dei prigionieri.
Si è iniziato ad affrontare la questione con un dibattito nella seduta dell’8 giugno 2021. L’argomento era stato già oggetto, il 26 maggio 2021, di un’audizione della Commissione Affari Esteri del Parlamento, resa drammaticamente attuale dal dirottamento, avvenuto due giorni prima, di un aereo di linea Ryanair immatricolato in Polonia, in volo da Atene a Vilnius e costretto da un caccia militare Bielorusso ad atterrare a Minsk per consentire l’arresto del giornalista Raman Patasevich e della sua compagna Sofia Sapega.
Ha introdotto il dibattito Josep Borrell, Alto Rappresentante UE per la politica estera e di sicurezza, sostenendo che la discussione è avvenuta nel momento giusto , a seguito di innumerevoli episodi di violazione di diritti umani aumentati esponenzialmente dall’agosto 2020, data delle elezioni contestate e culminate con il dirottamento aereo. Borrell ha sottolineato la gravità di un atto senza precedenti che ha messo in pericolo la vita dei passeggeri, ha violato ogni regola del diritto internazionale e ha definito abietto l’arresto di Raman Patasevich e di Sofia Sapega, seguito da interrogatori che hanno prodotto delle confessioni forzate.
Ha ricordato che il Consiglio Europeo, riunito in quei giorni a Bruxelles, ha tempestivamente adottato misure per impedire ad aerei bielorussi di sorvolare lo spazio e atterrare in aeroporti europei e viceversa. Sono state inasprite sanzioni mirate, con l’impegno, a seguito dell’aggiornamento dell’elenco dei responsabili, di tornare sull’argomento al Consiglio successivo. Si valutano anche sanzioni economiche selettive per evitare, quanto possibile, ricadute sulla popolazione.
Vi è poi l’aspetto legale per assicurare alla giustizia i responsabili di questo e di altri crimini. Attualmente sono 450 i prigionieri detenuti per reati di opinione o a seguito di partecipazione a manifestazioni pacifiche. Infine, un pacchetto di tre miliardi di euro sarà destinato al sostegno della società civile per arrivare all’obiettivo di una Bielorussia democratica.
Il dibattito che è seguito ha riscontrato una volontà unanime a sostegno del popolo bielorusso e di condanna di atti definita da alcuni come “terrorismo di Stato” e, comunque, unanimemente condannati. Da segnalare, negli interventi, la particolare sensibilità dei deputati polacchi e lituani, i quali sentono più di altri la minaccia del regime anche perché vivono il dramma delle famiglie divise che non possono comunicare – essendo la Bielorussia praticamente sigillata – ed a causa della decisione di costruzione di una centrale nucleare a 40 Km da Vilnius.
Molti hanno insistito anche sulle responsabilità della Russia a sostegno del regime di Lukashenko e che tutto ciò debba avere un peso anche nella relazione con la Russia, anche perché è in fase di definizione la strategia di lungo periodo UE- Russia.
Nella replica, l’Alto Rappresentante si è detto d’accordo con gli interventi, ha aggiunto inquietudine per un ultimo decreto che consente l’uso delle armi alle forze dell’ordine per reprimere manifestazioni. Si è detto, altresì, d’accordo nel promuovere una Conferenza internazionale sul futuro della Bielorussia, confermando pieno sostegno alle forze democratiche. Ha ricordato, infine, che la Russia ha accordato 100 milioni di dollari alla Bielorussia e che questo avrà un peso nel confronto aperto con Mosca.
Si è arrivati all’ inclusione di questo argomento nell’ordine del giorno della sessione plenaria dopo che erano state presentate cinque Proposte di Risoluzione, rispettivamente dal PPE, dai Socialisti e Democratici, dai liberali di Renew, dal Gruppo dei Verdi/ALE e dall’ECR. Le cinque proposte sono poi confluite in un unico testo di compromesso, nella Proposta di Risoluzione comune, posta in votazione.
Alla Proposta di Risoluzione comune sono stati presentati 13 emendamenti. La Sinistra ne ha presentati 12 (N° 1-6 e N° 8-13), tutti respinti, mentre quello presentato da S&D è stato approvato.
La Risoluzione adottata affronta approfonditamente tutti gli aspetti della relazione UE-Bielorussia, chiede sanzioni aggiuntive a quelle già in atto, tra cui l’esclusione della Bielorussia da eventi sportivi internazionali e la costituzione di un Tribunale specifico per i crimini commessi.
La Risoluzione è stata approvata con 626 voti favorevoli (di cui 17 della Sinistra e tutti i voti della Lega italiana), 16 contrari (di cui 9 della Sinistra) e 36 astenuti (di cui 13 della Sinistra).