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L’Europarlamento contro i cittadini?

di Riccardo
Petrella

A proposito della deregolamentazione degli OGM ottenuti da nuove tecniche genomiche (New Genomic Techniques)

Il 7 febbraio l’Europarlamento in seduta plenaria a Strasburgo rischia di approvare la deregolamentazione degli OGM ottenuti da nuove tecniche genomiche. Da decenni, il mondo del business e della finanza si oppone alla regolamentazione rigorosa e giustificata da parte dei poteri pubblici, fino all’interdizione, dei prodotti e servizi , in particolare gli OGM, nocivi alla salute umana e distruttori del buono stato ecologico della natura. Ed è da decenni che si constata che, malgrado i rischi e danni avverati dall’uso di detti prodotti e servizi, gli interessi particolari e settoriali del business hanno trovato sempre di più una eco favorevole da parte dei rappresentanti eletti a livello nazionale ed europeo. Non è invece il caso dei cittadini che cercano di proteggere e garantire attraverso le leggi l’interesse generale, in particolare il diritto alla salute dei cittadini, di tutti i cittadini.

Il CEO di Vanguard, li secondo più importante e potente fondo d’inverstimenti speculativi al mondo, l’ha affermato chiaro e tondo ( purtroppo cito a memoria): la cosa migliore che gli Stati possono fare è lasciare libera la finanza. Gli Stati non devono interferire. Tutto cio’ che consente di utilizzare le risorse del pianeta in maniera “efficace” da aumentare i profitti dei detentori di capitali, è bene, nell’interesse del mond0! La storia recente ha dimostrato che la debolezza, e assenza, di regolamentazione in materia di OGM, rispetto alla grande libertà data alla finanza in questo campo cosi come su un piano generale; a partire dal 1980 (anno della legalizzazione da parte degli Stati Uniti della brevettabilità del vivente a titolo privato e a scopo di lucro) non ha giovato ai cittadini , né ai contadini/agricoltori (pensiamo ai brevetti sulle sementi), né agli operai, nè ai “consumatori” . Ha giovato, soprattutto, come dimostrano l livelli record dei loro profitti, alle grandi imprese multinazionali USA, UE, UK, CH (ed anche latino-americane, asiatiche).

Peraltro lo dimostra anche il numero importante di condanne e multe infllitte ad opera della magistratura alle multinazionali (Monsanto-Bayer, Syngenta, Glencore, Nestlé…) per danni alla salute della gente ed alla natura. Il che mortra un fatto interessante ma anche preoccupante. E’ possibile accettare che in una soceità che si dice democratica la garanzia della protezione e della promozione dei diritti alla e della vita debba venire sempre di più dalla magistratura? Certo, cio’ è anche positivo. Ma, allora, che ci stanno a fare i parlamenti, luoghi primari, fondamentali, della rappresentanza e dell’esercizio del “potere del popolo”?

Lo si sa. Tutti stanno deplorando la penosa involuzione dell’Unione europea sul piano dei diritti universali e della democrazia effettiva. Milioni di Europei non credono più all’Unione europea perché constatano ch’essa si posiziona sempre più dal lato dei poteri economici e finanziari forti, in linea con quanto accade a livello degli Stati. Cosi, la maggioranza degli analisti politici anticipano per il 7 febbraio un voto favorevole alla deregolamentazione. E de facto, esempio più che significativo, per calmare la parte più corporativa e ricca degli agricoltori in rivolta, favorevole all’agricultura industriale intensiva ad alta intensità chimica, il governo macroniano non ha fatto altro, tre giorni fa, che promettere di ridurre e di fare una pausa alla lotta contro i pesticidi! Proprio cosi.

La decisione francese non è una sorpresa, tante e evidenti sono state negli anni le contraddizioni e le ipocrisie francesi nel campo della politica agricola. Se pero’ l’Europarlamento votasse a favore della deregolamentazione riguardo i nuovi OGM, saremmo difronte ad una conferma dolorosa dell’abdicazione dei poteri pubblici in Europa, dell’Europarlamento compreso, dei principi del costituzionalismo garantista sul quale si è basato l’insieme delle conquiste sociali, politiche, economiche e culturali delle nostre società nel corso degli ultimi due secoli. La ”Coalizione Italia Libera da OGM” lotta contro siffatta abdicazione.

E’ possibile che l’Europarlamento volga le spalle allo Stato piuttosto democratico del welfare, nel modello pîù avanzato che fu il welfare scandinavo e che aveva fatto , tra l’altro, dei principi della prevenzione e della precauzione due capisaldi del sistema di libertà, di giustizia e di solidarità delle società occidentali. Se fosse cosi, legittima allora sarebbe la questione dei cittadini europei: ma come può l’Europarlamento pretendere di rappresentare l’interesse generale di tutti i cittadini europei? Il meccanismo eletttivo della selezione della rappresentanza è di primaria importanza, ma non è sufficiente per parlare di giustizia, di libertà, di uguaglianea nei diritti, di valore sacro della vita.

Riccardo Petrella-Agorà degli Abitanti dellaTerra

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