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La mia adesione al Partito Della Sinistra Europea

di Pasqualina
Napoletano

Caro Pietro, da oggi i mille diventano 1001, infatti, ho deciso di iscrivermi al Partito transnazionale della Sinistra Europea.

Non è per vocazione minoritaria che ho maturato questa scelta, al contrario, dopo aver sperato che alle elezioni europee potesse avvenire il miracolo un’unica lista a sinistra contro la guerra, ho votato con convinzione per ” Pace, Terra, Dignità” e ora sono disponibile a dare il mio contributo al rafforzamento di una sinistra antinazionalista di cui in Europa si sente un terribile bisogno.

Sono sconcertata dall’afasia di questa Europa di fronte agli sconvolgimenti globali, alle guerre che li accompagnano e incredula di fronte al silenzio sul genocidio alle porte di casa nostra. Indignata per il valore diverso che si dà alla stessa vita umana.

Di fronte a tutto ciò, sono colpita dalla mancanza di coraggio e dal conformismo della quasi totalità di quella che si definisce sinistra in Europa.

Sono , invece,felicemente sorpresa nell’ ascoltare Lucio Caracciolo dire che quello che ha fatto Orban con i suoi recenti e raffazzonati viaggi, avrebbero dovuto farlo da tempo e con ben altro peso, i massimi esponenti dei Governi e delle Istituzioni Europee o l’economista Baldassarri (ministro del governo Berlusconi) sostenere che il ruolo dell’Europa avrebbe dovuto essere quello di favorire un nuovo ordine globale capace di includere le aspirazioni dei due terzi del mondo che, nel frattempo, si sta organizzando con Istituzioni proprie al di fuori di quelle che hanno fin qui dettato le regole del gioco.

Al contrario, non uno/a  dei leader di sinistra o progressisti in Europa sembra reagire alla costruzione tutta ideologica che vede l’occidente , Israele compreso, così detto democratico, contro il resto del mondo. Concezione, in nome della quale accettare anche la guerra come possibilità.

Ed è la “guerra” con il nome di “difesa europea” la politica che ha caratterizzato la commissione Von der Leyen impegnando risorse per oggi e per il futuro.

Questa Unione Europea è anche vittima della sua codardia nell’affrontare riforme capaci di rappresentarla come tale. Ad esempio, si è istituita la figura del Presidente del Consiglio, mantenendo la rotazione semestrale delle Presidenze nazionali con una confusione di ruoli difficilmente spiegabile. Lo stesso Orban che oggi Von der Leyen vuole boicottare è quello con cui, in spregio alla sentenza della Corte di Giusizia, ha fatto accordi perché non si opponesse all’invio di armi in Ucraina. Tutto ciò per dire che il potere accresciuto dei Governi nella vita dell’Unione espone quest’ultima a continui ricatti non sanabili con il voto a maggioranza degli stessi ma soltanto con un processo democratico e costituzionale unica strada per opporsi a quella confederazione di Stati Nazione così cara alle destre tanto che in suo nome , queste ultime, hanno abbandonato la politica dell’ uscita dall’UE.

Per questo serve una sinistra in Europa che non sia la mera sommatoria di partiti nazionali ma un laboratorio capace di produrre  punti di vista alternativi e mobilitazioni che abbiano al centro l’Europa, le sue Istituzioni, le sue politiche.

Pasqualina Napoletano

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1 Commento. Nuovo commento

  • Pietro Soldini
    17/07/2024 15:58

    Benvenuta nel gruppo degli aderenti individuali al Partito della Sinistra Europea (European left) sarà un onore ed un piacere collaborare insieme nel Comitato degli aderenti individuali italiani (Europa a Sinistra) a presto

    Rispondi

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