Quando, mentre guardi Esterno notte di Bellocchio, ti appare l’anteprima di Vespa con Porta a Porta che titola sui missili russi contro la Polonia, hai un sobbalzo.
Il cuore ti va ancora più in gola a leggere i tweet di Letta e Calenda che dicono che ciò che accade in Polonia è come se accadesse qui. Il che più che un gesto di solidarietà appare come richiamo al Trattato NATO che porta in guerra tutta l’alleanza se uno dei membri è colpito.
Il primo gesto è pensare e scrivere un “fermatevi” che ti sembra ciò che c’è da fare di fronte all’abisso. Lo pensi e lo fai come uomo ma anche con quel senso di responsabilità che la politica ti ha lasciato. E che sembra dismesso dai nuovi, troppi guerrieri.
Il presidente ucraino anche lui parla di escalation e tu fibrilli.
Poi però, per fortuna, le notizie si fanno più dubbie e caute, sul missile. E anche le dichiarazioni, a partire da quelle USA, che dicono che ci sono molti dubbi, che non dovrebbe essere russo (e i russi intanto smentiscono sia loro), che tutti gli alleati concordano che occorre accertare i fatti.
A quel punto, ti fai anche una risata nervosa, pensi a Carosone e Sordi, a quelli che vogliono fare gli americani ma che non lo sanno nemmeno fare.
Gli americani sono più freddi, “professionali”, gestiscono l’impero.
La nuova genia liberal-guerresca che sta in Europa, al di là dei paragoni buffi che ho fatto, rischia di essere ancora più pericolosa.
È ora di fare i conti con che cosa sono diventate le classi dirigenti europee dopo l’89. Diciamo un sub-imperialismo che cerca di lucrare sull’impero militare USA e su quello finanziario globale. Che da trent’anni si prende pezzi di territori e di influenza su aree dove prima arriva la NATO e poi i vari valvassori UE, Germania riunificata per giusta e gentile concessione, Francia ecc.
Ora che la grande cupola della globalizzazione liberista sta deflagrando e si rischia la Trappola di Tucidide, il conflitto finale tra USA e Cina, preparato da uno scenario orwelliano di conflitti tra liberal-imperialisti e nazional-imperialisti, i nostri vassalli invece che pensare a sventare la trappola pensano di lucrare ancora. Anche con un tweet sull’orlo della guerra mondiale.
Francamente ogni costruzione di fronti antifascisti non ha nessuna possibilità di realizzarsi se non affronta ciò che ha rimesso in gioco quello che il fascismo alimenta e cioè le guerre imperialiste.
Basta guardare al G20, alle sue divisioni profonde, per capire che la strada imboccata dalla UE è distruttiva e suicida. E che chi fa parte di questa assurda maggioranza vassalla trasversale che “guida” la UE non è certo la soluzione, ma parte del problema. E di che problema.
P.S.: Neanche il tempo di rilassarsi e parla Meloni per dire che comunque è colpa della Russia. Letta e Calenda si sentiranno confortati.
Roberto Musacchio
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I commenti di Letta e Calenda mi hanno ricordato quanto diceva Cartesio a proposito del Buon Senso:
IL BUON SENSO È LA COSA MEGLIO DISTRIBUITA AL MONDO, TANTO CHE NESSUNO NE DESIDERA PIÙ DI QUELLO CHE HA.