Domanda: Il forum delle forze di sinistra, verdi e progressiste nasce 8 anni fa per costruire uno spazio di dialogo costruttivo avente al centro la discussione sulle scelte politiche utili e necessarie per contrastare le politiche anti popolari largamente adottate in Europa. Questa 3 giorni abbiamo potuto ascoltare idee e argomentazioni utili a definire una strategia di contenimento e di contrasto delle destre, finalizzate tuttavia a far tornare protagoniste le necessità delle classi lavoratrici. Si percepisce molto realismo, un po’ da tutti coloro che sono intervenuti al forum, che chiama la sinistra europea a cambiare decisamente marcia perché si è tutti concordi nel ritenere che l’autoritarismo di destra potrebbe prendere il sopravvento in tempi molto stretti. Cosa ne pensi ?
Risposta: Guarda, intanto c’è da dire che il forum nasce appunto come tu hai detto 8 anni fa, quando le condizioni economiche e politiche in Europa erano differenti. Quindi ancora una volta la sinistra in Europa ha avuto una visione più di lungo periodo. Poi però ci scontriamo sempre un pochino con la difficoltà di rendere concreto quello che ipotizziamo. Cosa voglio dire? L’idea nasce appunto dal fatto che, come chi sa e chi sta nelle istituzioni, spesso, pur essendo magari su barricate diverse, certamente non opposte, ma leggermente diverse, si riesce a lavorare insieme di fronte a obiettivi comuni e punti comuni. Questo è quello che accade in tutti i parlamenti e anche nel Parlamento europeo, ovviamente. E quindi questo forum nasce con l’ idea di provare a mettere insieme coloro che dentro al Parlamento europeo corrispondono a gruppi europarlamentari differenti, ma che possano trovare dei punti, degli spazi su cui lavorare insieme. Chiaramente oggi questa esigenza diventa ancora più forte perché giustamente, come dicevi tu, non solo c’è un’avanzata in tutta Europa e dei partiti di estrema destra, quindi non la destra liberale a cui eravamo abituati, ma c’è anche un sostegno forte, un po’ più trasversale a politiche militaristiche, o al ritorno del patto di austerità (ma non per le armi). È una situazione che andando avanti penalizzerà di più la classe lavoratrice e i settori sociali più poveri o più penalizzati, appunto. Quindi da questo punto di vista questo spazio è utilissimo.
È molto importante averlo fatto in Ungheria, che rappresenta per l’Europa un’avanguardia, insieme all’Italia, di questi governi autoritari. Ed è un segnale anche per noi come Rifondazione comunista – che ricordiamo siamo tra i fondatori della sinistra europea giusto vent’anni fa – sempre per una logica di visione di lungo periodo che abbiamo avuto e che poi forse in qualche modo non siamo riusciti a rendere all’altezza del momento. La sinistra europea è in una fase di grande discussione proprio per rivedere quelle che sono le proprie metodologie di lavoro per rispondere a questa urgenza e esigenza. Lo vediamo un po’ in senso generale: il compito che dovrebbero avere le sinistre, e io aggiungo in particolare i partiti comunisti, è quindi estremamente importante essere qui; è importante che Rifondazione comunista stia dentro questo percorso di ragionamento, perché ci riguarda direttamente. Perché appunto, noi in Italia abbiamo l’estrema destra al governo che porta avanti il patto di austerità, porta avanti una finanziaria terribile che sta tagliando la sanità e l’educazione, penalizzando i lavoratori; e si vede perché cominciano a esserci scioperi concreti e parole concrete che arrivano dal mondo sindacale. E quindi noi come Rifondazione comunista qui portiamo la nostra voce in quanto avanguardia di governi di estrema destra, ma portiamo anche a casa degli strumenti che ci possono essere utili per ragionare su come anche nel nostro Paese possiamo dare un contributo che poi diventerà un contributo anche alla sinistra in Europa.
Anna Camposampiero è componente dell’esecutivo del partito della Sinistra Europea e segreteria nazionale del Partito della Rifondazione Comunista