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Intelligenza artificiale e nuove generazioni. Da internet ai social. Arma del potere o strumento di cambiamento?

di F. Cracolici,
L. Tussi

Alcuni giorni fa si è celebrato l’ottantesimo anniversario dell’eccidio dei fratelli Cervi. Ma cos’hanno a che fare le vittime del nazifascismo con l’intelligenza artificiale? Ce lo spiegano Fabrizio Cracolici e Laura Tussi nell’ambito di una riflessione più ampia su come questa rivoluzionaria tecnologia possa essere usata in maniera positiva o negativa.

L’intelligenza artificiale può essere una risorsa per il genere umano? Pillole di intelligenza artificiale esistono dagli anni ’80 e ’90 e la sua potenziale pericolosità risiede nell’eventualità di una evoluzione priva di etica e morale e nella sua aumentata capacità di diffusione nelle attività dell’essere umano. Ad esempio, sul controllo delle armi nucleari siamo già nel baratro anche solo con i sistemi d’informazione tecnologica: la tanto sventagliata sicurezza non esiste ossia non sussiste un rischio zero.

L’intelligenza artificiale è un’opportunità o un rischio per l’umanità? Uno dei rischi concreti è quello della sua applicazione negli scacchieri di guerra mondiali e nella sostituzione dell’uomo in fondamentali settori e ambiti di attività quotidiane comprese quelle ad altissimo pericolo esistenziale come la gestione autonoma di sistemi d’arma quali droni, missili e addirittura testate nucleari.

Buoni e cattivi usi

Con la scomparsa di alcune attività lavorative, l’uomo potrebbe essere sostituito in toto o quasi dall’intelligenza artificiale tramite robot o altre tecnologie che la usano.

L’applicazione dell’intelligenza artificiale per coinvolgere le nuove generazioni su temi di drammatica attualità. Insomma, l’intelligenza artificiale può essere un’opportunità interessante se utilizzata secondo un approccio umanistico, senza fine di lucro, altrimenti potrebbe diventare la peggiore innovazione tecnologica dell’essere umano, sino alla perdita delle libertà individuali acquisite nei tempi.

L’influenza della comunicazione massmediale. La comunicazione sta già da molti anni indirizzando la gente, soprattutto le nuove generazioni, su binari di controllo e omologazione, con l’esaltazione dell’eroe giovane e bello che promette a tutti ricchezza e successo. Ma l’intelligenza artificiale è già uno strumento per manipolare il pensiero? Come possiamo apportare un cambiamento? Come fare in modo che l’intelligenza artificiale diventi un’opportunità per attirare l’attenzione sui temi di stringente attualità come i cambiamenti climatici, le guerre e la violazione dei diritti umani?

I rischi dell’intelligenza artificiale. La storia insegna che usare i mezzi del potere per contrastarlo può essere una via da percorrere. Un esempio è stato il cinematografo, che durante la dittatura nazifascista ha influenzato – o meglio, ha manipolato – il pensiero di intere popolazioni. Allo stesso tempo il cinema è stato un mezzo comunicativo alternativo al potere che con moltissimi registi e attori ha saputo contrastare il pensiero unico.

Una narrazione difficoltosa, ma necessaria. Un altro esempio emblematico di mezzo del potere é stata l’invenzione di internet, nato come mezzo di comunicazione militare. La società civile, in risposta al peggio, è stata capace di utilizzare la tecnologia web realizzando reti globali di comunicazione per il pacifismo [una delle storie più significative a questo proposito è quella di PeaceLink. Lo insegna la storia.

Abbiamo realizzato un reel che mostra una immagine della famiglia dei sette fratelli Cervi con alcuni effetti speciali che rendono la grafica, o meglio la fotografia, più interessante.

L’esperimento applicato alle giovani generazioni. Spiegare alle nuove generazioni la nuda e cruda realtà del mondo è sicuramente difficile e la nostra narrazione potrebbe risultare difficoltosa, se non addirittura noiosa. È qui che l’utilizzo dell’intelligenza artificiale può venirci incontro. Cosa più attira l’attenzione di un bambino o di un ragazzo a livello comunicativo? Probabilmente favole, cartoni animati oppure video che gruppi musicali realizzano in realtà aumentata ossia con IA.

Il controllo delle menti da parte del pensiero unico neoliberista veicolato dai poteri forti. Uno dei luoghi dove oggi possiamo incontrare le nuove generazioni è il mondo dei social media. TikTok, Instagram e Twitch sono i social più utilizzati dai ragazzi dove trascorrono molto del loro tempo. Cercano quello che il sistema mostra – a volte impone – loro. Ecco allora che il cambiamento può avvenire mostrando altro, palesando la realtà resa più interessante dall’intelligenza artificiale. Proprio come in passato con il cinematografo che ha preso le mosse dagli esperimenti dei fratelli Lumière.

È necessario utilizzare i mezzi del potere per destabilizzare e contrastare il potere stesso. In collaborazione con Laura Tussi, abbiamo cominciato a realizzare video di comunicazione sociale inserendoli in queste piattaforme, ossia nei social più utilizzati dai ragazzi. Video brevi, da 15 a 30 secondi che utilizzano l’intelligenza artificiale; spot, ossia reel, che comprendono al loro interno un messaggio, un solo messaggio alla volta. L’esperimento sta portando i suoi frutti perché molti giovani hanno iniziato a seguirci stabilendo con noi interazioni. Proprio così: le nuove generazioni ci stanno interrogando in una costante dinamica comunicativa intergenerazionale e questo è sicuramente un buon inizio.

L’applicazione dell’intelligenza artificiale agli spot o ai reel all’interno dei social. Ad esempio, abbiamo realizzato un reel che mostra una immagine della famiglia dei sette fratelli Cervi con alcuni effetti speciali che rendono la grafica, o meglio la fotografia, più interessante. Questo reel sta diventando virale. Vale a dire sta crescendo in modo esponenziale raggiungendo un vasto pubblico con un grande numero di visualizzazioni. Ad ora decine di migliaia di visualizzazioni in pochi giorni. Come del resto altri reel che abbiamo realizzato inerenti i temi della pace e delle minacce più emergenti che incombono sull’intera umanità.

Le giovani generazioni hanno resistito e lottato nei periodi più bui dell’umanità. Nei momenti più difficili per l’umanità sono stati proprio i giovani a ribaltare le sorti di una civiltà che sembrava irrimediabilmente sulla via dell’annientamento con la forza delle idee e con il coraggio delle azioni.
E hanno saputo conquistare diritti che oggi più che mai dobbiamo cercare di salvare. E possono farlo anche oggi che è necessario trovare ispirazione per una campagna globale di sensibilizzazione al cambiamento e alla presa di coscienza.

Suggerimenti a confronto. Vi invitiamo a seguire i nostri canali social dove ci auguriamo possiate trovare ispirazione per una campagna globale di sensibilizzazione al cambiamento e alla presa di coscienza per cui l’umanità si trova ad un bivio e spetta a noi imboccare la strada della salvezza e del cambiamento e non la via dell’estinzione, della fine dell’umanità.

Sitografia per approfondire

Canale Facebook https://www.facebook.com/laura.tussi

Canale YouTube https://youtube.com/@LauraTussi?si=vToObZGDLPkXKGAJ

Canale Instagram https://instagram.com/cracolicifabrizio

Canale TikTok https://www.tiktok.com/@fabrizio.cracolici?_t=8imKGq9A35U&_r=1

Canale Mastodon @laura@sociale.network

Bibliografia essenziale:

  • Laura Tussi e Fabrizio Cracolici, Resistenza e nonviolenza creativa, Mimesis Edizioni.
  • Laura Tussi e Fabrizio Cracolici, Memoria e futuro, Mimesis Edizioni. Con scritti e partecipazione di Vittorio Agnoletto, Moni Ovadia, Alex Zanotelli, Giorgio Cremaschi, Maurizio Acerbo, Paolo Ferrero e altr*

In collaborazione con la rivista online Italia che cambia.

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