A fianco dell’intervento di Giuseppe Mariano Delogu, proponiamo una serie di materiali sul contrasto e la prevenzione degli incendi a livello europeo, a partire dal comunicato stampa dal titolo “Incendi boschivi: La Commissione europea sta intensificando i preparativi per la stagione degli incendi boschivi 2021”.
Si tratta di un testo della Commissione Europea datato da Bruxelles il 21 giugno 2021 che è corredato da una serie di link e che riproponiamo in forma di articolo (la versione originale è disponibile qui). È un materiale importante e da approfondire. Qui ci limitiamo a qualche breve impressione.
In merito a un atteggiamento verso il problema dei roghi che tende a centralizzare, a adottare una logica militarizzante e a tecnologizzare l’attività di contrasto, si è parlato di un “tintinnar di sciabole”. Ebbene, in questo comunicato si sente – a contrappunto – un gran rombare di motori. Infatti a costituire il centro della comunicazione, accanto agli orientamenti destinati agli Stati membri, è l’istituzione della flotta di undici aerei e sei elicotteri. Tanti? Pochi? Sicuramente secondo Janez Lenarčič “strategicamente” ubicati (ci mancherebbe!). Resta che è davvero sconcertante l’affermazione che essi renderanno la Commissione Europea “pronta ad affrontare qualsiasi incendio boschivo su vasta scala… sia quest’anno che in futuro”: si tratta di presunzione più che di previsioni ottimistiche a fronte del disastro dell’estate 2021.
Sicuramente in questo atteggiamento giocano le sproporzioni tra le dimensioni sociali, economiche, politiche, finanziarie del problema e la relativa esiguità delle risorse. Gioca certamente anche il ruolo dell’Europa che focalizza a suo modo il problema, studia e consiglia, opera per quel che può. Eppure è solo di buon senso il pensare che proprio le dimensioni e la complessità dei problemi richiederebbero una visione diversa che fornisca strumenti per una mobilitazione. Al contrario, nel discorso della Commissione si fanno strada parole, mediazioni e concetti che sono delle ovvietà. Così, come leggerete, Virginijus Sinkevičius presenta come nuovi gli “orientamenti della Commissione [che] illustrano le misure di prevenzione basate su un’adeguata governance, un’opportuna pianificazione, una gestione efficace delle foreste e sulle fonti di finanziamento dell’UE.” Se poi si tratta davvero di impostazioni nuove e dunque diverse da quelle precedenti non è dato qui sapere dato che non si accenna in cosa e perché lo siano.
Comunque il bisogno di novità è così pressante che si conia il termine di “prossima nuova Strategia forestale dell’UE” che, manco a dirlo, nemmeno affronterà ma già “affronta le principali priorità e rafforza la capacità dell’UE di prevedere, prevenire e gestire in quanto priorità immediate le catastrofi naturali e climatiche.”…
In tutto questo impianto, accanto alla profondità e ampiezza degli studi e dei dati (si vedano in proposito i Nuovi orientamenti sulla prevenzione degli incendi boschivi linkati anche nel testo) quello che spicca è la mancanza di soggetti che si facciano carico nella realtà di sviluppare sistemi di vita e relazione con i suoli in grado di riequilibrare la relazione tra fuoco e gestione del territorio. Sono presenti esclusivamente soggetti istituzionali forse non sempre in azione concorde se lo studio-opuscolo citato sopra conclude “…Questo mostra che c’è un sostegno politico per la preservazione delle foreste e del paesaggio da parte dell’UE. È compito delle autorità competenti negli Stati membri cogliere l’occasione e usare al meglio i fondi e le opportunità di cooperazione al fine di rendere più efficiente la propria risposta agli incendi..”
A nostro parere è l’assenza di qualsiasi riferimento a dei soggetti collettivi (i contadini, gli allevatori, gli abitanti, i cittadini, i migranti, le persone… le tante sfaccettature dei cittadini e delle cittadine europee) che rende il testo del comunicato stampa e i link ai materiali così stridenti a fronte del problema per come le tragedie di questi mesi ce lo hanno fatto vivere. Un’assenza questa che affligge, temiamo, anche le autorità competenti degli Stati membri.
Ecco il testo del Comunicato con il suoi link
Per essere pronta ad affrontare qualsiasi incendio boschivo su vasta scala di questa stagione, la Commissione europea ha istituito una flotta europea* composta da 11 aerei antincendio e 6 elicotteri ubicati in vari Stati membri nell’ambito del sistema rescEU. La Commissione ha inoltre pubblicato degli orientamenti destinati agli Stati membri per il rafforzamento delle loro misure di prevenzione degli incendi.
Il Commissario per la Gestione delle crisi Janez Lenarčič ha dichiarato: “Ogni anno gli incendi boschivi costituiscono un rischio significativo di catastrofi per tutta l’Europa. La stagione degli incendi è intensa e lunga e le zone soggette a incendi si stanno espandendo verso nord. Prima dell’inizio della stagione degli incendi boschivi di quest’anno, dobbiamo fare tutto il necessario per ridurre l’impatto degli incendi. La flotta antincendio rescEU che proponiamo è composta da 11 aerei e 6 elicotteri e può essere rapidamente dispiegata in qualsiasi momento nella stagione degli incendi. È strategicamente ubicata in Croazia, Francia, Grecia, Italia, Spagna e Svezia e desidero ringraziare questi paesi per la loro importante cooperazione. Lavorando in stretta collaborazione a tutti i livelli, anche attraverso il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell’UE e rescEU, l’UE sarà in grado di prevenire, prepararsi e rispondere agli incendi boschivi, sia quest’anno che in futuro.”
Virginijus Sinkevičius, Commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, ha affermato: “Gli incendi boschivi costituiscono una minaccia crescente per le foreste che ospitano l’80 % di tutte le piante e gli animali conosciuti sulla Terra. I nuovi orientamenti della Commissione illustrano le misure di prevenzione basate su un’adeguata governance, un’opportuna pianificazione, una gestione efficace delle foreste e sulle fonti di finanziamento dell’UE. Gli investimenti nella prevenzione sono fondamentali. Allo stesso tempo, dobbiamo essere certi di avere la capacità di reagire quando si verificano incendi boschivi. È in questa fase che il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell’UE svolge un ruolo fondamentale.”
Secondo le previsioni, il rischio di incendi boschivi per la prossima estate è superiore alla media, con temperature più elevate rispetto alla media tra giugno e settembre nella regione mediterranea. Potrebbero anche registrarsi meno precipitazioni, soprattutto in Europa centrale e in molte aree del Mediterraneo. Ciò può aumentare il rischio di incendi sia nelle zone soggette a questo tipo di eventi che in altre regioni d’Europa.
I mezzi antincendio di rescEU
- Quest’anno la flotta antincendio di rescEU è composta da aerei ed elicotteri provenienti da sei Stati membri dell’UE, pronti per essere dispiegati in altri paesi in caso di necessità.
- La flotta antincendio rescEU sarà composta da: 2 aerei antincendio dalla Croazia, 2 aerei antincendio dalla Grecia, 2 aerei antincendio dall’Italia, 2 aerei antincendio dalla Spagna, 6 elicotteri antincendio dalla Svezia.
- Questi mezzi vanno ad aggiungersi a 1 aereo antincendio dalla Francia e a 2 aerei antincendio dalla Svezia, che fanno parte della flotta rescEU a lungo termine.
Misure preventive, preparatorie e di monitoraggio per la stagione 2021 degli incendi boschivi
La Commissione europea continua a monitorare e a coordinare i preparativi in vista della stagione degli incendi boschivi di quest’anno.
- I Nuovi orientamenti sulla prevenzione degli incendi boschivi migliorano la comprensione della prevenzione degli incendi boschivi basata sul territorio e promuovono risposte efficaci.
- I servizi e gli strumenti di monitoraggio nazionali ed europei, quali il Sistema europeo d’informazione sugli incendi boschivi (EFFIS ) forniscono un quadro generale dei dati europei provenienti dai programmi nazionali di lotta contro gli incendi boschivi.
- Durante la stagione degli incendi riunioni periodiche con gli Stati membri dell’UE e gli Stati partecipanti al meccanismo di protezione civile dell’Unione, ai fini dello scambio di informazioni sul loro stato di preparazione e sui rischi di incendio.
- Due riunioni all’anno con gli Stati membri dell’UE e i paesi terzi per mettere a disposizione di tutti l’esperienza acquisita sulla prevenzione degli incendi. Queste riunioni hanno portato, tra l’altro, all’elaborazione dei nuovi orientamenti sulla prevenzione degli incendi boschivi basata sul territorio.
- La prossima nuova “Strategia forestale dell’UE” affronta le principali priorità e rafforza la capacità dell’UE di prevedere, prevenire e gestire in quanto priorità immediate le catastrofi naturali e climatiche.
- La nuova “Strategia dell’UE sulla biodiversità” riconosce l’importanza della prevenzione degli incendi boschivi e di altre calamità naturali e propone ambiziosi obiettivi di ripristino per rafforzare la resilienza dei nostri ecosistemi.
- Il Sistema d’informazione forestale europeo (FISE) dell’Unione europea raccoglie tutte le informazioni sulle foreste europee.
Contesto
Le azioni di prevenzione, preparazione e risposta agli incendi boschivi sono predisposte per salvare vite umane e mezzi di sussistenza e proteggere l’ambiente. La disponibilità di esperti in materia di incendi boschivi, di vigili del fuoco ben addestrati, di tecnologie dell’informazione e di mezzi di risposta sufficienti fa la differenza.
L’UE garantisce un approccio coordinato alla prevenzione, alla preparazione e alla risposta agli incendi boschivi quando questi superano le capacità di risposta nazionali. Quando l’entità di un incendio boschivo supera le capacità di risposta di un singolo paese, quest’ultimo può chiedere assistenza tramite il meccanismo di protezione civile dell’UE. Una volta attivato, il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell’UE coordina e finanzia l’assistenza messa a disposizione dagli Stati membri dell’UE e da altri sei Stati partecipanti attraverso offerte spontanee. L’UE ha inoltre creato il pool europeo di protezione civile per disporre di un numero critico di capacità di protezione civile immediatamente disponibili che consentano una risposta collettiva più forte e coerente. Qualora l’emergenza richieda un’ulteriore assistenza di primo soccorso, interviene la flotta antincendio di rescEU che fornisce mezzi aggiuntivi per far fronte alle catastrofi in Europa. Il servizio dell’UE di mappatura satellitare di emergenza Copernicus contribuisce alle operazioni con informazioni dettagliate provenienti dai sistemi spaziali.
Per maggiori informazioni
Meccanismo di protezione civile dell’UE
Centro di coordinamento della risposta alle emergenze
Orientamenti della Commissione “Prevenzione degli incendi boschivi basata sul territorio”