L’8 maggio 2021, il giorno dopo il Vertice sociale di Porto, si è tenuta, sempre a Porto, la riunione informale del Consiglio Europeo dedicata alla dimensione sociale europea, al termine della quale è stata adottata la Dichiarazione di Porto sulle questioni sociali. Nel consueto intervento all’inizio dei lavori del Consiglio Europeo, il Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, ha invitato il Consiglio dell’Unione Europea e la Commissione Europea a rafforzare, insieme al Parlamento, gli sforzi per dare “attuazione concreta ai principi e ai diritti contenuti nel Pilastro europeo dei diritti sociali”.
Alcuni stralci del suo intervento:
“Con il Piano europeo di ripresa, l’Europa si sta dando i mezzi per affrontare i problemi strutturali e avanzare ulteriormente verso un’Europa sociale. Il dialogo sociale e l’impegno degli attori sociali saranno essenziali per raggiungere questo obiettivo. Più che mai, oltre al Green Deal e alla Strategia digitale, è necessario riaffermare con forza l’esistenza di un terzo pilastro per la ripresa e la trasformazione dell’UE, il Pilastro europeo dei diritti sociali.”
“Il Pilastro europeo dei diritti sociali deve essere una guida per la dimensione sociale delle riforme e degli investimenti nazionali.”
“Questo processo è essenziale per garantire ai cittadini sicurezza, protezione sociale e prosperità nell’Unione e affrontare le sfide emergenti che l’Europa sta incontrando: crescenti disuguaglianze tra generazioni, lavoratori, regioni e Stati membri; disparità territoriali e accesso ineguale a servizi sociali e sanitari fondamentali, posti di lavoro e opportunità commerciali e infrastrutture sociali.”
“Per questo, e come sottolineato nella nostra Risoluzione su un’Europa sociale forte per transizioni giuste, dovremo da subito definire un’agenda politica forte con obiettivi chiari, ambiziosi e raggiungibili e con chiari indicatori di sostenibilità sociale.”
“Il Parlamento ritiene che abbiamo la legislazione, abbiamo i mezzi finanziari, abbiamo ora bisogno di una reale volontà politica e dell’impegno di tutte le autorità responsabili per trasformare i diritti sociali in una realtà per tutte le persone nell’UE.”
Ha poi rinnovato l’appello a dare seguito al Piano d’Azione lanciato dalla Commissione: “Sulla base degli input raccolti a Porto, crediamo che i legislatori e la Commissione dovranno impegnarsi per gli obiettivi e l’attuazione del piano d’azione nei prossimi mesi”.
Infine, ha annunciato il suo “forte impegno personale affinché il Parlamento europeo possa lanciare un messaggio ambizioso sulla scia del Social Summit di Porto, in grado di rispondere al disagio sociale di troppi cittadini europei.”