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Il Parlamento Europeo a Glasgow

Una delegazione ufficiale del Parlamento europeo prende parte alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, COP26, che si tiene a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre. Presidente della delegazione è Pascal Canfin (Renew), Vicepresidente Peter Liese (PPE).

Nell’agenda della delegazione, un incontro con il segretario esecutivo dell’UNFCCC Patricia Espinosa, nonché ministri, parlamentari e altri delegati di diversi paesi non UE tra cui Brasile, Stati Uniti, Russia, Sudafrica e Maldive, nonché rappresentanti della società civile.

L’8 novembre 2021, si è tenuto un seminario stampa online con tre dei deputati che partecipano alla COP26: Bas Eickhout (Verdi, Vice presidente della Commissione Ambiente), Lidia Pereira (PPE) e il Presidente della delegazione Pascal Canfin

Il 10 novembre 2021, al Padiglione dell’UE della COP26, il Parlamento Europeo ospita un evento collaterale, sul tema “Il prezzo del carbonio nell’Unione europea: un invito al resto del mondo. La sessione esamina anche il contesto globale del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM) proposto dall’UE e del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE per i settori dell’aviazione e del mare.

L’11 novembre 2021, si tiene una conferenza stampa con il Vicepresidente della delegazione, Peter Liese e il Vicepresidente della Commissione Europea Frans Timmermans.

All’arrivo della delegazione a Glasgow il Presidente e il Vicepresidente della delegazione hanno rilasciato delle dichiarazioni. Così Pascal Canfin: “Il mondo deve intensificare le sue ambizioni climatiche. Non possiamo lasciare questa COP con una traiettoria di 2,7 gradi, come è attualmente il caso. L’Europa deve dare l’esempio e utilizzare gli strumenti climatici a nostra disposizione, come il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM), per rimodellare la globalizzazione in modo coerente per il clima”.

“Possiamo evitare una drammatica catastrofe climatica solo se il mondo lavora insieme. L’Europa ha già ridotto le sue emissioni del 25% dal 1990, ma dobbiamo aumentare drasticamente i nostri sforzi. Poiché le emissioni continuano ad aumentare bruscamente in altre parti del mondo, dobbiamo capire come convincere il resto del mondo a ridurre le proprie emissioni. Il “pacchetto Fit for 55″ deve essere progettato in modo da invitare il mondo a seguirci sulla via della decarbonizzazione”, ha affermato Peter Liese.

Più preoccupata, anche sull’operato dell’UE, è la posizione di un altro membro della delegazione a Glasgow, il Verde Pär Holmgren. Diversamente preoccupata e critica è la polacca Anna Zalewska (ECR), anche lei componente della delegazione, che sposta l’attenzione dalla riduzione delle emissioni alla cattura di CO2.

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