Una delegazione del Parlamento Europeo si è recata a Taiwan, in visita ufficiale dal 3 al 4 novembre 2021. Non si è trattata di una delle Delegazioni istituzionali che nel Parlamento Europeo si occupano dei diversi Paesi o aree del mondo, bensì di una delegazione della Commissione Speciale, creata in seno al Parlamento, sulle “Ingerenze straniere in tutti i processi democratici nell’Unione Europea, inclusa la disinformazione”. Scopo della visita era quello di studiare le esperienze taiwanesi nell’affrontare le interferenze e le campagne di manipolazione.
La delegazione, composta da sette membri e capeggiata dal francese Raphaël Glucksmann (Gruppo Socialisti e Democratici), ha incontrato il presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, nonché altri rappresentanti delle autorità taiwanesi e delle organizzazioni della società civile.
I deputati hanno definito Taiwan un “partner chiave e alleato democratico”. Hanno invitato l’UE e le altre democrazie che affrontano operazioni di interferenza simili a trarre insegnamenti dalle migliori pratiche taiwanesi.
La delegazione ha espresso solidarietà a Taiwan per i suoi sforzi nell’affrontare una pressione senza precedenti da parte della Repubblica popolare cinese e ha accettato di esplorare vie di partenariato, inclusa la possibile creazione di un centro comune di disinformazione a Taipei. Nessuna pressione sull’UE o sui singoli Stati membri può essere accettata, ha affermato.
“Oggi Taiwan è la democrazia più vivace della regione, un tesoro che tutti i democratici del mondo dovrebbero custodire e proteggere. L’Europa è al fianco di Taiwan nella difesa della libertà, dello stato di diritto e della dignità umana. Abbiamo imparato molto dalla sua esperienza nel resistere ai tentativi di destabilizzazione. Ora attendiamo con impazienza nuove modalità di cooperazione”, ha affermato Raphaël Glucksmann.
Glucksmann è uno delle dieci personalità, tra cui altri parlamentari europei, che nel marzo 2021 erano sanzionati dal Governo cinese, con l’interdizione di recarvisi. Alla Conferenza stampa, tenutasi a conclusione della visita, lo stesso Glucksmann ha affermato: “Siamo venuti qui con un messaggio semplice: Taiwan non è sola”.
La visita ha avuto larga eco sulla stampa. Il periodico che più di ogni altro segue i lavori del Parlamento europeo, The Parliament Magazine, titola addirittura: “Con la visita a Taiwan, i Deputati Europei fanno la storia”. Per contro, l’avvenimento è stato stigmatizzato dalla stampa cinese e considerato un segnale sbagliato da parte dell’UE.
Trattandosi della prima visita ufficiale a Taiwan di una Istituzione dell’UE, il Governo cinese – che attraverso il portavoce della Missione cinese presso l’UE aveva già manifestato il proprio disappunto a proposito della Raccomandazione del Parlamento Europeo – non ha tardato a esprimere la sua protesta per la visita e ha invitato l’UE a “correggere urgentemente il suo errore”.
La visita della delegazione e il suo tenore politico si sono avvalsi di un importante precedente: la Raccomandazione sulle “Relazioni politiche e cooperazione tra l’UE e Taiwan” adottata Parlamento Europeo il 21 ottobre 2021. La Raccomandazione era stata approvata a larga maggioranza: 580 voti a favore, 26 contrari, 66 astensioni. Il Gruppo della Sinistra-GUE/NGL si è ripartito tra contrari e astenuti. I contrari: Botenga, Daly, Demirel, Ernst, Georgiou, Kizilyürek, Konečná, Michels, Pereira Sandra, Pimenta Lopes, Pineda, Rego, Schirdewan, Scholz, Wallace. Gli astenuti: Arvanitis, Aubry, Barrena Arza, Björk, Bompard, Chaibi, Flanagan, Georgoulis, Gusmão, Hazekamp, Kokkalis, Kouloglou, Kountoura, Matias, Maurel, Modig, Omarjee, Papadimoulis, Pelletier, Rodríguez Palop, Urbán Crespo, Villanueva Ruiz, Villumsen. Da segnalare: nessun deputato italiano tra i voti contrario e le astensioni.