Le giornate di Genova 2001 in occasione del G8 costituiscono un punto nodale nello sviluppo di un movimento contro la globalizzazione neo-liberista che ha avuto una straordinaria accelerazione da Seattle 1999. Un movimento che definito in Italia come No-Global trova una sua migliore definizione nel termine usato in Francia di Alter-mondialista, poiché se il suo motore è critica ed opposizione concreta al processo di globalizzazione, si presenta lo stesso tempo come il prodotto della collaborazione, della messa in comunicazione e relazione dei movimenti sociali di tutto il mondo, delle loro proposte alternative.
Tra il 25 ed il 30 gennaio del 2001 si era tenuto il primo Social Forum Mondiale (SFM – WSF -World Social Forum) a Porto Alegre in Brasile su iniziativa di otto movimenti brasiliani, con lo scopo di far incontrare i movimenti sociali di tutto il mondo, la scelta della data era in contrapposizione al Forum Economico Mondiale di Davos momento emblematico e luogo di incontro dei protagonisti della globalizzazione che appariva allora inarrestabile. La carta dei principi elaborata in quel primo incontro -strutturata in 15 punti- diventa uno straordinario strumento di organizzazione e definisce nel punto 1 il Social Forum come uno ‘spazio aperto’ e nel punto 3 come un processo a carattere internazionale, con l’obiettivo -secondo il punto 8- a sostenere azioni concrete miranti a costruire un altro mondo: un altro mondo è possibile è lo slogan, la frase che racchiude l’orizzonte e si apre verso un orizzonte di liberazione dopo la crisi dei movimenti del ‘900.
Questa capacità di organizzazione è il prodotto di una messa in relazione tra soggetti, esperienze e movimenti diversi, lontani anche migliaia di chilometri che la nascita e lo sviluppo di Internet ha reso possibile, permettendo comunicazione, condivisione di conoscenze e meccanismi di codecisione; nel novembre 1999 nasce l’Indipendent Media Center (IMC) nota come Indymedia in occasione delle manifestazioni contro la conferenza del World Trade Organisational Ministerial Conferene a Seattle. I centri di Indymedia si diffusero rapidamente in tutto il mondo. Il primo software utilizzato era quello sviluppato a Sydney dove si era tenuto nel giugno del 1999, assieme Londra il cosiddetto ‘Carnival Against Capital’1.
Un carattere fondante del SFM è la logica collaborativa e orizzontale dove a differenza di altre tipologie di forum (dei parlamentari, delle autorità locali… ) gli organizzatori hanno un ruolo di facilitatori e non di organo dirigente. Inoltre secondo la ‘Carta dei principi’ gli incontri non hanno un carattere deliberativo e non si concludono con un documento finale.
Il carattere plurale ed assieme globale dei movimenti che si trovano a Genova a luglio del 2001 è il prodotto di quella accelerazione che negli ultimi due anni ha dato corpo e connessioni ad uno sviluppo diffuso e differenziato di conflitti e movimenti sociali.
La funzione dell’infrastruttura tecnologica di comunicazione e condivisione di informazioni-certo rudimentale rispetto allo stato delle tecnologie attuali, ma essenziale per la strutturazione dei movimenti- si apprezza solo conoscendo e comprendendo a fondo la forma che assumono i movimenti sociali a livello globale all’inizio del secolo che utilizzano la tecnologie secondo la logica hacker piuttosto che quella militare da cui origina la tecnologia nell’ambito della Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA)2. L’uso della rete, la sua capillarità ed estensione, la pluralità delle voci , il suo nesso inscindibile con le realtà concrete, la capacità di costruire attraverso un mosaico di linguaggi, punti di vista e descrizioni una immagina olografico del mondo, anticipano quella che sarà lo sviluppo dei social network digitali, che ancora una volta alimenteranno lo sviluppo del sistema capitalistico -nelle sue diverse versioni- attraverso l’appropriazione formale e sostanziale delle capacità umane di relazione e cooperazione.
Negli stessi anni si esaurisce la prima fase di euforia finanziaria trainata dalle prime Internet companies; nel marzo dell’anno 2000 ci fu il crollo dei titoli delle aziende della cosiddetta new economy, partì una ondata di vendite che portò il NASDAQ, l’indice dei titoli tecnologici a perdere in tre giorni quasi il 9%. Nel corso del 2001 molte società internet chiusero o furono oggetto di operazioni di acquisizione e fusione. Nel 2004 solo la metà delle società quotate nel 2000 erano ancora sul mercato, con prezzi infimi rispetto ai loro massimi3. Tra 1995 ed il suo picco nel marzo del 2000 l’indice del NASDAQ crebbe del 400% per arrivare a perdere il 78% sino all’ottobre del 20024.
Genova nel 2001 si trova ad un punto di svolta nel processo che lega sviluppo tecnologico, conflitto sociale e crisi-trasformazione capitalistica. Nei 10 anni successivi abbiamo assistito alle rispettive parabole della rete dei movimenti e dell’innovazione tecnologica e della corrispettiva crescita del mercato finanziario oltre che della trasformazione dei rapporti sociali. Alcune società, come Pets.com, fallirono completamente, mentre altre persero una larga parte della loro capitalizzazione rimanendo comunque solide e redditizie come Cisco Systems, le cui azioni persero circa l’86%. Altre negli anni successivi sorpassarono il prezzo massimo raggiunto all’apice della bolla delle dot-com come Amazon.com le cui azioni passarono da 107 a 7 dollari, ma nel decennio successivo superarono i 950 dollari per azione.
Poche settimane prima del G8 a Milano si verificò un altro avvenimento che segnò una svolta nella crescita, nella coscienza e nelle forme espressive dei movimenti di lotta la May Day5 la manifestazione del primo maggio delle precarie e dei precari, il percorso si concluderà nel 2015 quando nell’anno dell’EXPO nella manifestazione precipiteranno tutte le contraddizioni di una composizione del movimento che non era più quella del primo decennio, nonostante il valore politico di quella scadenza, dopo almeno quattro anni di crescita della critica di un modello di sviluppo fondato sul grande evento, la cui spinta propulsiva è destinata comunque ad esaurirsi.
Se il nuovo secolo di era aperto con la scoppio della bolla delle dot-com, il nuovo ciclo del digitale caratterizzato dall’esplosione dei social network e la diffusione capillare dei dispositivi mobili sempre più potenti e versatili, dal connubio tra le tecnologie del digitale e quelle della vita, si produce dopo la crisi del 2008-2011. Il processo di globalizzazione, contro cui il movimento dei movimenti si era mobilitato in occasione del G8, assume nuove forme dopo aver mostrato tutte le sue contraddizioni nella crisi più grave dal 1929. In occasione del decennale di Genova 2001 il gruppo Progetto Comunicazione realizza la mostra Cassandra: le idee del 2001 e i fatti del decennio6 che illustra il ruolo di Cassandra dell’incontro dei movimenti a Genova. Nel ventennale dal 17 luglio una nuova mostra espone la nuova terribile conferma delle previsioni di Cassandra 2001.
Lo sviluppo delle tecnologie digitali nel secondo decennio del secolo, ormai siamo nel terzo, determina una nuova composizione sociale con la crescita della cosiddetta Gig economy con il suo carico di precarietà e diseguaglianze sociali, mentre emerge la Cina come protagonista di questa nuova configurazione della formazione sociale globale e del confronto strategico su tutti i piani politico, economico e militare. Il movimento contro la guerra fu una delle connessioni fondamentali della coalizione genovese, della rete del movimento dei movimenti, si espresse il 15 febbraio del 2003 con una tale forza, capillarità ed estensione da essere definito la seconda potenza mondiale, portando in piazza oltre un centinaio di milioni di persone; nel marzo ebbe inizio la seconda guerra del Golfo di cui fu causa e pretesto l’attentato dell’11 settembre di quel fatidico anno alle torri gemelle dello World Trade Center a New York7. Di ricorrenza in ricorrenza, nonostante il crescente bagaglio tecnologico dell’esercito con l’ingresso in campo di dispositivi d’arma guidati dall’intelligenza Artificiale, in questi giorni l’amministrazione Biden avvia il ritiro dall’Afghanistan dove i talebani dilagano di provincia in provincia,
Oggi la tensione corre innanzitutto tra USA e Cina, il confronto strategico si svolge lungo le linee di penetrazione commerciale e di approvvigionamento che veicolano contenuti tecnologici sempre più spinti e richiedono quote crescenti di risorse fisiche ed energetiche; le strategie militari come quelle civili si strutturano attorno all’uso delle tecnologie di Intelligenza Artificiale sotto la supervisione degli apparati di controllo in orbita attorno al nostro pianeta.
A Genova il 21 luglio la spedizione punitiva delle ‘forze dell’ordine’ alla scuola Diaz, fu una incursione in un centro di organizzazione, documentazione e comunicazione del Genoa Social Forum, oltre alla mattanza ed alla scia di sangue che lasciò fisicamente nei locali della scuola, le uniche ‘armi’ sequestrate furono computer, macchine fotografiche, video camere e video-cassette che potevano testimoniare quanto era accaduto in quei giorni. Le cronache di quei giorni e delle vicende giudiziarie successive sono puntualmente documentate nel libro di Carlo Gubitosa ‘Genova nome per nome’8. In particolare quelle legate alla irruzione alla Diaz ed alle ricostruzioni cronachistiche e giudiziarie successive.
Nonostante il tentativo di distruggere ogni testimonianza ed imporre a quelle giornate il solo segno della sopraffazione e della violenza omicidiaria, di cancellarne i contenuti dalla storia, migliaia di persone dotate delle piccole macchine fotografiche elettroniche documentarono tutti i momenti di quelle giornate assieme a decine di professionisti della comunicazione9. I contenuti si sono dispiegati nel movimento dei social forum.
Oggi traguardiamo le giornate di Genova, gli eventi e i contenuti la realtà globale di quegli anni in un contesto in cui le previsioni di allora sono state superate, mentre la pandemia da Sars-Cov-2 sta devastando le nazioni del pianeta accentuando drammaticamente le diseguaglianze con l’intervento selettivo dei vaccini, la diversa tenuta dei sistemi sociali economici e sanitari. L’orizzonte catastrofico della crisi climatica globale irreversibile è sempre più vicino, mentre le sue manifestazioni colpiscono quasi quotidianamente tutte le regioni del mondo. La formazione sociale globale si evolve, in un gioco contraddittorio tra competizione, scontro e integrazione, governata da un dispositivo tecnologico sempre più imponente e diffuso, fondata sulla appropriazione privata di ogni risorsa, di ogni forma di vita e risorsa vitale, dalla terra fertile alle risorse genetiche degli ecosistemi; la riproduzione artificiale dei sistemi sociali, biologici e ambientali non pongono rimedio alla rottura sistemica, globale e capillare degli equilibri sociale ecosistemici e ambientali evocando un orizzonte distopico in cui una sparuta minoranza di una popolazione prossima ai 10 miliardi cerca una propria salvezza dal degrado presente e dalla catastrofe prossima ventura.
Si ripropone l’interrogativo su quali movimenti sapremo costruire per la nostra salvezza e liberazione, individuale e collettiva, quando sapremo riempire le settimane partendo dai venerdì dei ragazzi dei Fridays For Future, unire le generazioni, riempire gli spazi percorrere tutti luoghi, bloccare i processi globali come obiettivo e forma di lotta, di cui i picchetti della logistica sono anticipazione e metafora.
Mentre si avvia a conclusione la stesura di questo articolo sotto le finestre impazzano i cortei per la vittoria contro la Spagna, una reazione liberatoria, quasi isterica dopo mesi di vincoli pandemici. Domani è un altro giorno.
- https://en.wikipedia.org/wiki/Carnival_Against_Capital [↩]
- https://www.darpa.mil/about-us/timeline/modern-internet – https://en.wikipedia.org/wiki/DARPA [↩]
- https://st.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2016-10-20/marzo-2000-crash-bolla-internet-181238.shtml?uuid=ADUEdRgB [↩]
- https://en.wikipedia.org/wiki/Dot-com_bubble [↩]
- https://milanoinmovimento.com/movimenti/limmaginario-mayday-ventanni-dopo [↩]
- qui i link al catalogo della mostra https://www.carlogiuliani.it/wp-content/uploads/2020/11/CASSANDRACatalogoMostra1.pdf [↩]
- https://www.nytimes.com/2001/09/11/national/thousands-feared-dead-as-world-trade-center-is-toppled.html [↩]
- scaricabile in formato PDF al link http://web.giornalismi.info/gubi/articoli/art_8906.html [↩]
- Con le centinaia di fotografie di dilettanti e professionisti a Milano fu realizzata dal gruppo che darà origine all’associazione Progetto Comunicazione, la prima mostra che poi trasferita su teloni plastificati fu esposta al Social Forum Europeo di Firenze [↩]