editoriali

Due giorni contro NATO e armamenti

Non è mai stato facile esprimersi contro la NATO e alzare la bandiera della Pace contro le guerre, senza essere accusati di essere ingenui e naïf. Le ragioni delle armi hanno delle solide e ben diffuse radici e nei giorni in cui a Madrid si tiene l’incontro dei membri della Nato, alcune di queste ragioni sono state esposte e discusse tra i partecipanti delle assemblee e i seminari che si sono tenuti nell’Auditorio del sindacato Commissione Obrera Marcellino Camacho.

Per due giorni si sono alzate le voci dell’opposizione alla guerra e alle enormi e sempre più massicce spese militari. Soldi pubblici che vengono sottratti a Scuola, Sanità, Trasporti insomma a tutta la spesa Pubblica destinata, questa si, a farci stare più sicuri e a vivere meglio nei nostri paesi.

Ma la Nato ha un ruolo generale che ha che fare con la difesa di un modello di società che ha poco a che fare con il benessere delle persone e del pianeta. Due terzi delle missioni militari, secondo uno studio di Greenpeace, sono impegnate a garantire l’estrazione ed il trasporto dell’energia fossile. Un impegno armato per mantenere colonialismo, estrattivismo e schiavitù, ma che soprattutto nasconde la necessaria transizione verso un modello produttivo rispettoso dell’ambiente.

Qui sono state riprese le parole di Jean Jures “il capitalismo porta la guerra così come le nuvole portano la pioggia”.

L’aggressione della Russia ha scatenato un effetto domino che non sappiamo come possa finire e uno delle paure peggiori è l’utilizzo di armi nucleari che come detto potrebbero essere messe in campo.

Ogni paese membro ha obbedito al comando centrale portando le spese al 2% del PIL, la Germania lo ha addirittura messo in costituzione, diventando il terzo paese dopo USA e Cina in spese militari.

Una spesa per armamenti che serve esclusivamente a irrobustire un muro che separa la ricchezza dalla povertà, nell’illusione che questo equilibrio possa essere mantenuto con la forza. Questi anche i nuovi compiti che la Nato assumerà per conto della UE. La Nato si metterà a difesa dei confini contro profughi da guerre e da fame, delle masse che fuggono dai paesi che meno hanno responsabilità di crisi climatiche e di guerre, e che sono due volte vittime.

La necessità di un movimento per la pace che faccia sentire la propria voce è del tutto evidente così come è evidente che serve anche una opposizione politica che metta in discussione questo equilibrio del terrore.

La manifestazione tenuta domenica scorsa ha visto una confortante presenza di persone e organizzazioni provenienti da tutta Europa e non solo. Dare forza alle nostre idee non è facile, ma possibile, visto anche l’enorme supporto della maggioranza dell’opinione pubblica ad una idea di pace e difesa dei diritti per le persone e per l’ambiente.


Qui il nuovo quadro strategico della NATO approvato al vertice di Madrid (in inglese)

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